Bergamo, città a misura di anziano
Firmato un Protocollo Comune-sindacati

L’intesa siglata mercoledì 13 novembre, undici i punti programmatici: dai servizi socio-sanitari al trasporto pubblico, dalla casa alla sicurezza, dal commercio alla cultura.

Una città a misura di anziano: è quella che immaginano l’amministrazione comunale di Bergamo e le rappresentanze sindacali dei pensionati di Bergamo, che mercoledì 13 novembre hanno siglato un protocollo d’intesa per avviare azioni concrete per poterla realizzare compiutamente. La città, come il nostro Paese, invecchia. Bergamo vede costantemente crescere il numero delle persone over 65 anni: sono oggi circa 27.000, tra loro circa 10.000 vivono soli, molti in condizioni di fragilità, spesso con limitate possibilità economiche. Nei prossimi anni, un cittadino su tre sarà sopra i 65 anni. «Insieme all’età della popolazione, crescono i bisogni ed emergono nuove fragilità – si ragiona in seno all’amministrazione –. Per farvi fronte dobbiamo continuare il percorso iniziato e incrementare l’impegno per concretizzare l’idea di una città sempre più inclusiva e a misura di anziano».

«Durante i cinque anni del primo mandato del sindaco Giorgio Gori sono stati avviati nuovi servizi migliorativi della qualità delle risposte a bisogni importanti e in particolare alla possibilità per le persone anziana più fragili di continuare a permanere nella propria abitazione – si legge in una nota –. Per rispondere alle esigenze della popolazione over 65 e alle richieste che i sindacati hanno avanzato, è necessario riorganizzare i servizi e scommettere con convinzione sulla dimensione del welfare di quartiere che sperimenti processi di generatività, attivando e organizzando risorse umane e professionali a integrazione e ampliamento dei servizi erogati. Non solo: è necessario pensare i servizi e gli spazi della città perché siano più accessibili alle persone anziane. Aree verdi, trasporto pubblico, partecipazione e tanto altro ancora deve declinarsi necessariamente ai bisogni che la città esprime, consentendo a tutte queste persone di poter godere della Bergamo di domani e di poterlo fare in modo indipendente».

«Nei mesi scorsi le rappresentanze sindacali della città hanno avviato un confronto con l’amministrazione, strutturando una serie di richieste che vanno proprio nella direzione di costruire una Bergamo sempre più inclusiva. Le proposte sono state recepite in gran parte e hanno dato vita a un programma strutturato confluito nelle linee di mandato per i prossimi cinque anni a sostegno delle persone anziane e più fragili», conclude la nota.

«Fa piacere – sottolineano i segretari cittadini di Fnp-Cisl, Spi-Cgil e Uilp-Uil – constatare che quanto abbiamo proposto lo scorso anno è stato ritenuto non solo come parole ma fatti concreti che sono entrati nelle linee di mandato di questa Giunta. Con il rinnovo del Protocollo, le organizzazioni sindacali dei pensionati della città di Bergamo si impegnano su due fronti: il primo prevede che le verifiche di quanto programmato dalla Giunta abbiano tempi e modi di attuazione credibili e verificabili; il secondo, proseguire nel confronto e nella proposta per il 2020, confidando che le prossime mosse siano legate a interventi reali e specifici sulla domiciliarità (intesa nelle politiche complessive che tengono l’”over” nella sua casa, nel suo quartiere, nel suo mondo di relazioni), e sul modello di governo dei servizi assistenziali, che preveda la forte partecipazione delle organizzazioni sindacali e della società civile».

«Nel testo del Protocollo, la Giunta di Bergamo si impegna a convocare le Federazioni sindacali confederali cittadine dei pensionati in riunioni dedicate a specifici e/o urgenti argomenti relativi agli anziani. Analoghi momenti di confronto potranno essere promossi in Consiglio comunale, così come con rappresentanti delle aziende partecipate o concessionarie di servizi, (Atb, Bof, Aprica, ecc.) sempre tramite i diversi assessori competenti e con l’ausilio dei tecnici di riferimento. Verranno inoltre attivati specifici e periodici momenti di confronto per la verifica dello stato di attuazione del programma elettorale dedicato alla popolazione anziana, esaminandone i risultati, gli effetti derivati e le possibili variazioni in corso d’opera. Per questo motivo, il Comune di Bergamo e le Federazioni sindacali cittadine dei pensionati si impegnano periodicamente a promuovere unitariamente una Conferenza cittadina sugli anziani, dando atto che la stessa costituirà, per entrambe le parti, occasione di periodica presa d’atto dello stato di attuazione delle politiche comunali a favore degli anziani».

Le azioni dedicate agli anziani del programma del mandato dell’amministrazione:

1 – I SERVIZI SOCIOSANITARI

Istituzione di poli decentrati dei Servizi (da 7 a 11) per un più facile accesso e un migliore coordinamento con le realtà dell’associazionismo e delle istituzioni che operano in uno specifico territorio;

completamento della presenza dell’infermiere di comunità e della custode sociale in tutti i quartieri;

sviluppo del Punto informativo per la Demenza e l’Alzheimer;

Elaborazione e diffusione a tutte le persone anziane della Mappa dei servizi per facilitarne l’accesso;

Sostegno ai volontari impegnati nell’assistenza alle persone anziane in una vasta gamma di situazioni (pasti a domicilio, visita di cortesia, condominio solidale ecc.).

2 –TRASPORTO PUBBLICO

Proseguire il percorso di potenziamento ed estensione notturna (avviati sulle linee 6, 8, 1, 3 e C) delle Linee di trasporto pubblico e sulla T1;

confermare le agevolazioni (metà prezzo) per gli abbonamenti over 65;

lavorare per la realizzazione di buoni taxi per persone over 65 che si affiancano agli esistente buoni taxi rosa e per i giovani;

Sostegno al trasporto effettuato dalle associazioni di volontariato (auto Amica, Auser, ecc.)

miglioramento dell’accessibilità ai mezzi pubblici lavorando per adeguare le fermate ai pianali abbassabili già in dotazione all’intera flotta dei veicoli Atb;

miglioramento e manutenzione della segnaletica per i pedoni, implementazione dell’illuminazione lungo i percorsi pedonali e le pensiline;

attenzione agli spazi di sosta in prossimità di luoghi sensibili per la popolazione anziana e attenzione agli spazi disabili laddove carenti.

3 – CASA

Progetto «Abitare sicuro»:

– residenze temporanee per l’accoglienza in periodi di maggiore necessità assistenziale, in particolare di persone sole, con nuova modalità di gestione condivisa del servizio di assistenza domiciliare integrata;

– residenze condominiali protette con interventi di assistenza, di servizi alla persona ed alla casa condivisi e supportati dalle Reti sociali di quartiere;

– facilitazioni economiche per adattamenti tecnologici facilitanti l’autonomia della persona nella propria residenza;

– revisione del regolamento edilizio e aiuto economico per l’eliminazione delle barriere architettoniche nei condomini;

– accordo di collaborazione con associazioni degli Amministratori di condominio.

Progetto «Casa sicura»:

– potenziamento e attivazione in ogni quartiere del progetto «Quartiere x quartiere» come servizio di pronto intervento per improvvise necessità e di aiuto in semplici compiti quotidiani;

– programma antitruffa in collaborazione con polizia locale e Forze dell’ordine;

– servizio «Memory» per l’aiuto in situazioni di disagio e/o di emergenza ( deposito chiavi o spesa, ritiro posta, segnalazione scadenze, avvisi interventi manutenzione,ecc.) anche in collaborazione con vicini di casa, residenti e commercianti di via;

– assistenza per le necessarie modifiche dell’alloggio in considerazione di sopravvenute difficoltà nella mobilità della persona anziana.

Progetto «Condominio solidale»:

– attività di sorveglianza solidale in condomìni in cui risiedono inquilini anziani soli, svolta da alcuni condòmini, con l’aiuto della custode sociale e/o dell’assistente sociale per interventi di compagnia, di aiuto in caso di bisogno, di prevenzione dell’isolamento sociale;

– Organizzazione delle «visite di cortesia»“ al domicilio degli anziani che vivono soli, in collaborazione con la rete sociale di quartiere e con il Cte;

– disponibilità di una gamma di alternative abitative appropriate e sostenibili, possibilmente nel quartiere di residenza ( come alloggi di dimensioni più adeguate in caso di persone sole; alloggio in condominio con ascensore);

– definizione di un fondo economico dedicato all’abbattimento delle barriere architettoniche e all’istallazione degli ascensori.

4 – EDIFICI PUBBLICI E PRIVATI SEDI DI SERVIZI

Collocazione dei servizi in prossimità dei luoghi di domicilio delle persone anziane e in situazione di facile accessibilità ( pianoterra);

accordi di servizio a favore degli anziani (file separate, casse di servizio);

aree di riposo con sedili adeguati;

5 – SPAZI ALL’ARIA APERTA

Fruibilità dei parchi:

– incremento della dotazione di sedili e panchine sulla base di una mappatura dei percorsi abituali delle persone anziane nei diversi quartieri;

– apertura nuovi bagni pubblici facilmente accessibili e ben organizzati in ogni quartiere;

– predisposizione di luoghi di intrattenimento all’aperto nei parchi pubblici;

– predisposizione nei parchi delle zone relax riservate sia agli anziani che a coloro che desiderano leggere o studiare.

6 – RACCOLTA DIFFERENZIATA

Informazione puntuale e di facile comprensione;

facilitazione per lo smaltimento dei rifiuti ingombranti (raccolta periodica con aiuto dei volontari e Servizio «Svuotacantine»”).

7 – PARTECIPAZIONE CIVICA

Sviluppo dei «Centri per tutte le età»:

– apertura dello Sportello informativo sui servizi sociali e sanitari in ogni Centro ex Terza età;

– formazione nella tecnologia informatica per tutte le persone anziane;

– sostegno allo sviluppo del volontariato;

– programmazione di eventi culturali decentrati, aperti a diverse età, in collaborazione con l’assessorato alla Cultura e con la Rete di quartiere;

– realizzazione di attività in scambio intergenerazionale.

Inclusione e partecipazione:

– valorizzazione delle competenze delle persone anziane nelle attività di gruppi e associazioni di territorio, attraverso la Rete di quartiere;

– organizzazione di un Servizio informativo costituito dallo staff degli operatori di quartiere per collegare i Cte, le reti sociali di quartiere con enti e associazioni che organizzano eventi ludico-sportivi, culturali, religiosi, per facilitare la partecipazione delle persone anziane;

– progetto «Anziani in cattedra» in collaborazione con le Università della Terza età dedicate alla presentazione di esperienze e storie di vita di persone anziane che hanno partecipato ad iniziative significative;

– mantenimento e sviluppo del Tavolo Terza età per la collaborazione progettuale con le associazioni e i Servizi per la longevità.

Offerta di informazione

– distribuzione regolare, affidabile e capillare assicurata dalle Reti sociali di quartiere e dalle organizzazioni di volontariato;

– utilizzo di un linguaggio semplice e chiaro;

– pubblicizzazione di eventi contenenti informazioni su attività, accessibilità, alternative di trasporto, costi calmierati;

– incentivazione all’uso delle nuove tecnologia sia poter fornire che per accedere a informazioni.

8 –SICUREZZA

Facilitazione per la segnalazione di problematiche inerenti la sicurezza nelle strade e nelle case con la creazione delle Unità mobili di quartiere;

cura dell’illuminazione di strade, piazze e luoghi pubblici;

estensione delle aree delle zone 30;

sostegno alla nascita in ogni quartiere di un Gruppo di controllo di vicinato;

erogazione di incentivi a commercianti e condomini che investano in dispositivi in tema di sicurezza.

9 – ATTIVITA’ FISICA E SPORTIVA

Dotazione di impianti sportivi in ogni quartiere con possibilità di attività fisica per le persone anziane;

collaborazione con i Centri Terza età e le Università per la Terza età per l’organizzazione di attività in palestra, in piscina, nei parchi;

corsi di formazione dedicati alla Mobilità nella terza età con specialisti del settore;

partecipazione facilitata ad eventi sportivi (stadio, Palazzetto dello sport,ecc.).

10 – COMMERCIO

Progetto «Negozi 4.0» per migliorare la qualità del servizio personalizzato, l’uso delle tecnologie digitali e rafforzare i legami tra negozi e comunità;

rafforzare la presenza di negozi di vicinato e/o di medie strutture di vendita nei quartieri;

rafforzare la funzione sociale di negozi e botteghe per il miglioramento delle relazioni di comunità con l’incentivazione economica agli esercizi che offriranno ai cittadini, e in particolare alle persone anziane, «servizi di prossimità».

11 – CULTURA E TURISMO

Rendere le biblioteche luoghi più multifunzionali di promozione della lettura, insieme ai Centri socioculturali , con attenzione alle scelte espresse dalle persone anziane;

favorire la partecipazione ad eventi culturali (teatro, concerti, ecc);

considerare forme di gioco/attività ludica quali espressioni degli interessi e delle passioni degli anziani (scacchi, ecc.);

valorizzare le espressioni culturali dilettantistiche (pittura, musica, ecc.).

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