Coronavirus, aggiornamenti ora per ora
Controlli ai voli da Orio. Chiuso il Brennero

Continuiamo gli aggiornamenti sulla situazione in Italia e in Lombardia sul coronavirus, con aggiornamenti in tempo reale.

Sabato sera anche il presidente Mattarella è intervenuto, esprimendo vicinanza «a quanti sono stati colpiti e alle loro comunità che vivono momenti di comprensibile ansia. Dobbiamo stare uniti per combattere contro il virus».

Ore 22.40

«Il passaggio lungo il Brennero rimane chiuso oggi». E’ quanto si legge in una nota diffusa via Twitter da OBB (ovvero la società che si occupa delle ferrovie dell’Austria). «A causa di un divieto ufficiale, al momento non sono possibili viaggi tra Steinach am Brenner e il Brennero. I treni a lunga percorrenza sono fermi al blocco di Innsbruck o nel Brennero», si legge invece sul sito ufficiale della OBB.

Ore 22.30

Non è ancora stato chiarito per quanto tempo durerà il blocco ai collegamenti ferroviari con l’Italia via Brennero, attuato stasera dall’Austria dopo che due passeggeri sul Venezia-Monaco avevano mostrato sintomi sospetti. Lo ha detto, citato dal sito Tagesschau.de, un portavoce delle ferrovie austriache Obb. I prossimi passi, ha aggiunto, verranno decisi in consultazione con le Ferrovie dello Stato italiane

Ore 21.30

In Romania è stata disposta la quarantena obbligatoria per tutte le persone in arrivo dalla Lombardia e dal Veneto o che siano stati nelle due regioni italiane negli ultimi 14 giorni. Lo annuncia il ministero della Sanità di Bucarest in una nota, come riporta l’agenzia romena Agerpres.

Ore 21

Un treno proveniente dall’Italia è stato bloccato alla frontiera del Brennero dalle autorità austriache per due casi sospetti di coronavirus a bordo. Lo riferisce il portale austriaco Oe24 e altri media locali.

Ore 20.15

Cominceranno da stasera all’aeroporto di Palermo i controlli contro il coronavirus attraverso la misurazione della temperatura corporea con i termometri a infrarossi dai tecnici del ministero della Salute e dalla Croce Rossa anche per i voli provenienti da Milano e Bergamo. Si aggiungono a quelli già in atto per le provenienze dei passeggeri da scali internazionali e da Roma Fiumicino

Ore 19.45

Gli sport invernali sospesi in tutta Italia per l’intera settimana. La Fisi che aveva già bloccato gli eventi in Lombardia e Veneto previsti oggi per l’emergenza coronavirus, ha deciso in aggiunta di estendere lo stop “all’intero territorio nazionale per tutta la prossima settimana, in attesa del perfezionamento di ulteriori provvedimenti che verranno forniti dallo stesso Consiglio dei Ministri». La Fisi fa sapere di «mantenersi a stretto contatto e in aggiornamento con i relativi organi competenti». Degli eventi di calendario nazionale non fanno parte il Gs femminile di Coppa Europa di domani a Folgaria e la tappa di cdm a La Thuile: eventi della federazione internazionale (Fis) al momento confermati.

Ore 19

Il gruppo Fs prevede tra le misure attivate per l’emergenza Coronavirus anche «la definizione, in corso, di termini e modalità del rimborso in bonus per chi rinuncia al viaggio per tutte le tipologie di biglietto acquistate». E’ quanto si legge in una nota.

Ore 17.30
«Abbiamo disposto la chiusura dalle ore 18 dei luoghi commerciali di intrattenimento o svago, non i ristoranti, quindi pub e discoteche, luoghi dove si trovano molte persone». Lo ha detto l’assessore lombardo al Welfare Giulio Gallera.

Ore 17
«È necessario che i cittadini siamo consapevoli della necessità di chiamare l’emergenza sanitaria (direttamente o attraverso l’112) solo in casi di vera emergenza, per non intasare le Centrali e rendere meno efficace e più tardivo il soccorso per i casi gravi», aggiunge la Siems.

L’invito è quello di utilizzare il numero che il Ministero della salute ha messo a disposizione per le informazioni (1500) e laddove esistente come in Lombardia (800894545) il numero messo a disposizione dalle Istituzioni regionali per i residenti nelle «zone rosse» o per informazioni (in Veneto 800462340).

Ed infine la società scientifica invia un ringraziamento agli operatori sanitari e ai tecnici che stanno svolgendo in queste ore, insieme ai volontari, anche in situazioni di oggettiva difficoltà ai volontari un enorme lavoro.

Ore 17
Scattano le procedure di filtraggio sulle strade di accesso alla zona rossa del Lodigiano. Le forze dell’ordine stanno avvisando gli automobilisti che, una volta entrati, non potranno più uscire. I blocchi agli ingressi dei dieci comuni, come previsto dalle disposizioni del governo, scatteranno tra pochi minuti.

Ore 17
Stop alle visite da parte di parenti e amici ai pazienti ricoverati nei reparti di terapia intensiva e neurochirurgia all’ospedale San Raffaele di Milano. È uno dei provvedimenti presi e pubblicati oggi dalla struttura, dove si trova ricoverato un uomo di Sesto San Giovanni risultato positivo al virus Sars-Cov-2. In base alle disposizioni della direzione regionale Welfare della Lombardia, il San Raffaele ha deciso che le visite ai reparti, si legge, sono possibili solo negli orari indicati sul sito della struttura e un visitatore per volta. Per alcuni reparti sono state decise restrizioni maggiori, come appunto stop ai visitatori per terapia intensiva e neurochirurgia. È stata inoltre deciso che l’attività chirurgica in elezione potrebbe subire dei cambiamenti, di cui verranno informate direttamente le persone interessate. Blindato anche l’ospedale di Monza, dove è ricoverato il paziente di Crema risultato positivo al coronavirus. Il reparto di terapia intensiva e ad altri collegati sono stati chiusi all’ingresso al pubblico, in attesa di ulteriori controlli.

Ore 17
«Abbiamo un altro decesso in Lombardia, a Crema una donna che era ricoverata in Oncologia con una situazione molto compromessa e aveva anche il coronavirus». Lo ha spiegato l’assessore lombardo al Welfare Giulio Gallera.

Ore 16.35
In aumento esponenziale ai numeri di emergenza e superlavoro per tutte le figure del soccorso. La sola centrale di Brescia (a cui fa riferimento Lodi) ha visto un’incremento da 3.266 telefonate per domenica 16 febbraio a 13.149 chiamate di ieri. A Milano si passa dalle 787 chiamate di domenica 16 febbraio alle 1054 di venerdì con un trend degli ultimi giorni in costante e deciso aumento. A Padova le telefonate sono quadruplicate in una settimana.

Ore 16.30
Sono circa 500 gli uomini e le donne delle forze di polizia e delle forze armate che verranno inviati in Lombardia e Veneto per presidiare gli accessi alle aree focolaio del coronavirus e che devono restare isolate. Il personale sarà integrato a quello già presente sul territorio e sarà coordinato a livello locale dai prefetti, cui spetterà anche il compito di indicare le ’regole di ingaggiò per gli uomini impegnati a far rispettare le disposizioni contenute nel decreto del Consiglio dei ministri.

Ore 15.15
«Al fine di non far «collassare» il numero unico emergenze 112 è stato istituito il numero verde 800 894545 dove risponde L’Unità di Crisi di Regione Lombardia che può dare indicazioni e risposte in merito all’emergenza CoronaVirus . Vi chiedo di divulgare questo messaggio al fine che il numero unico 112 possa funzionare e essere accessibile anche a tutte le altre emergenze sanitarie. #sosemergenza»

Ore 15
Sono stati chiusi anche due centri commerciali a Sesto San Giovanni dopo che un anziano di 78 anni residente nella città alle porte di Milano è risultato positivo al coronavirus.

Ore 14.45
La Polizia presidierà 24 ore al giorno 35 varchi di accesso alla zona rossa nel lodigiano, che comprende il territorio di 10 comuni, e 8 varchi per entrare nel territorio di Vò Euganeo. Il piano di cinturazione delle zone individuate come focolaio dalla diffusione del Coronavirus è stato definito questa mattina al Dipartimento di Pubblica Sicurezza presieduta dal capo della Polizia Franco Gabrielli, in contatto costante con i prefetti di Lodi e Padova.

Ore 14.40
In Lombardia decisa la chiusura anche di cinema e musei.

Ore 14.25
Il teatro alla Scala ha deciso di sospendere «tutte le rappresentazioni a titolo cautelativo in attesa di disposizioni».
Sabato si è tenuta la prima dell’opera Il turco in Italia, ma da domenica saltano tutti gli spettacoli a partire dal recital del soprano Aleksandra Kurzak.

Ore 14.05
Scuole di ogni ordine e grado chiuse per una settimana in Piemonte per l’emergenza coronavirus. È quanto emerso dal tavolo di sicurezza in corso in queste ore nella sede della Protezione civile di Torino. Al vertice partecipano il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio, la sindaca Chiara Appendino, il prefetto Claudio Palomba e i rappresentanti delle forze dell’ordine.

Ore 14
Il ministero dell’Università e la Ricerca ha invitato «le Istituzioni universitarie e quelle di Alta Formazione Artistico Musicale e Coreutica presenti nelle Regioni Lombardia, Veneto ed Emilia-Romagna a sospendere comunque, fino al 29 febbraio 2020, l’attività didattica».

Ore 13.35
Sospeso il Carnevale di Venezia.

Ore 13.20
«Stiamo andando a valutare questi aspetti». Così l’assessore lombardo al Welfare Giulio Gallera ha risposto a SkyTg24 a una domanda sulla possibile chiusura dei negozi in Lombardia. Gallera ha spiegato quindi che potrebbero esserci altri provvedimenti oltre alla sospensione di «tutto il comparto scolastico e dell’intrattenimento» già decisa dalla Regione.

Ore 13.08
I casi di Venezia sono due 88enni ricoverati nel reparto di Terapia Intensiva dell’ospedale Santi Giovanni e Paolo. Confermato il Carnevale a Venezia domenica, Zaia ha comunque annunciato misure drastiche. Nella mattinata si era diffusa la notizia dell’individuazione del «paziente zero» veneto, smentita dallo stesso Zaia. Così come sono risultati negativi al test gli otto cittadini cinesi, ma residenti a Vò Euganeo, avventori dello stesso bar frequentato dai primi due contagiati.

Ore 12.27
Sono 132 le persone positive al coronavirus in Italia. Lo ha detto il commissario Angelo Borrelli facendo un punto con i cronisti sull’emergenza coronavirus sottolineando che 26 di queste sono in terapia intensiva.

Ore 12.05
Carnevale di Venezia a rischio per il Coronavirus? La domanda dei giornalisti al Governatore del Veneto: «Ci sarà anche di più» la risposta sulle misure per contenere gli effetti del virus in Regione per cui si profila anche l’isolamento di VòEuganeo.

Ore 12.02
L’assessore regionale alla Sanità del Piemonte, Luigi Icardi, d’intesa con il coordinatore dell’Unità di crisi regionale sul «coronavirus covid19», ha disposto l’allestimento presso tutti i Pronto soccorso del Piemonte di tende pneumatiche della Protezione civile per le attività di pre-triage, in modo che gli eventuali casi sospetti di contagio possano accedere a un percorso differenziato, a tutela delle norme di prevenzione che impediscono la diffusione del virus. In pratica, prima di entrare nel Pronto soccorso, si verrà sottoposti alla misurazione della febbre e alle domande necessarie a indirizzare il paziente verso il percorso sanitario più appropriato.

Ore 12
«Ieri in Consiglio dei Ministri adottate misure straordinarie contro la diffusione del Coronavirus. Massima precauzione per proteggere i cittadini. È la linea del Governo sin dall’inizio per tutelare il bene che ci sta più a cuore: la salute degli italiani. Fra poco sarò nuovamente alla sede della Protezione civile per un’ulteriore riunione di coordinamento. Vi terrò aggiornati come sempre». Lo scrive su Facebook il premier Giuseppe Conte.

Ore 11.43
Sono saliti a 25 (compreso l’uomo deceduto) i casi di persone contagiate dal coronavirus in Veneto. Tra i nuovi malati anche due anziani di Venezia, ricoverati nell’ospedale cittadino. Lo ha reso noto poco fa il governatore Luca Zaia. Nel solo focolaio di Vò Euganeo si contano adesso complessivamente 19 contagi.

Ore 11
Il coronavirus è arrivato a Venezia: ci sono i primi due contagiati nella città veneta, in cui in questi giorni si tengono i festeggiamenti di Carnevale. C’è anche un terzo caso di contagio da coronavirus nel Pavese. Lo rende noto su Facebook Elia Grossi, sindaco di Santa Cristina e Bissone, poco meno di 2mila abitanti. «Il paziente è ricoverato nel reparto Infettivi del San Matteo di Pavia e le sue condizioni cliniche sono buone - scrive -. La notizia positiva è che la figlia, che vive a suo stretto contatto, è invece risultata negativa»”.

Ore 10.45
«Siamo in un limbo, siamo tutti chiusi in casa. Non possiamo allontanarci dai nostri comuni». Così un medico di Codogno
, uno dei centri isolati dalle nuove disposizioni del governo, contattato telefonicamente dall’Ansa. «A parte il fatto che qui non si sta spostando nessuno, e che oggi è domenica, non possiamo lavorare, non possiamo andare al bar né al ristorante - aggiunge - Ci attacchiamo a Netflix o a Sky, oppure ai buoni libri. Per fortuna sto ricevendo un sacco di telefonate di solidarietà da parte degli amici».

Ore 10.25
I tecnici della Regione precisano che le persone che temono di essere entrate in contatto con soggetti infetti, ma che non hanno alcun sintomo o che presentano sintomi lievi come febbre e/o tosse senza difficoltà respiratoria, non devono chiamare il 118 e non devono recarsi in ospedale; devono invece rivolgersi al numero verde che in base alle notizie riferite fornirà tutte le informazioni e le eventuali istruzioni sui comportamenti da adottare. Inoltre gli utenti possono chiedere informazioni ed istruzioni anche al proprio medico di medicina generale. I medici di medicina generale del Veneto potranno essere contattati telefonicamente dai loro assistiti che percepiscano sintomi, e che non dovranno quindi recarsi in ambulatorio. Il medico effettuerà un triage telefonico e deciderà se è necessario effettuare una visita domiciliare o attivare l’intervento del servizio di igiene pubblica o del sistema di emergenza-urgenza.

Ore 10.24
«Non possiamo né vogliamo chiudere la vita di Milano e della Lombardia»: lo ha detto il presidente della Lombardia Attilio Fontana a SkyTg24 spiegando che nella città ci saranno provvedimenti diversi da quelli di totale isolamento presi nei dieci comuni del lodigiano. Provvedimenti che vanno nella direzione di «ridurre grandi eventi e manifestazioni pubbliche».

Ore 10.22
«Al momento non possiamo dire se sia positivo o negativo, va confermato il test». Lo ribadisce ai microfoni di Sky Tg24 il viceministro alla Salute, Pierpaolo Sileri, in merito al caso del 78enne di Sesto San Giovanni ricoverato al San Raffaele di Milano.

Ore 10.21
«Con il Consiglio dei Ministri di ieri, alla Protezione Civile, il governo ha varato una serie di misure straordinarie per fronteggiare l’emergenza coronavirus», prosegue Di Maio che ricorda: «Come Farnesina abbiamo riportato in Italia tutti i connazionali bloccati all’estero che avevano chiesto di rientrare. Tutti ovviamente sono stati sottoposti a controlli prima della partenza e al rientro hanno seguito un rigido protocollo sanitario».

Ore 10.11
«Nella notte sono saliti a 89 i casi di cittadini lombardi risultati positivi ai controlli del coronavirus.È quindi quantomai necessario porre in essere misure ancora più stringenti e rigorose. I lombardi stanno dimostrando un grandissimo senso civico e senza isterismi si stanno adeguando a questa situazione». Così, in sintesi, il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, intervenendo in uno speciale a Radio Rai 1, ha fatto il punto della situazione. Regione Lombardia ha convocato una conferenza stampa, intorno alle ore 16, per ulteriori aggiornamenti. «Sommando quelli delle altre regioni si superano sicuramente i 100 in Italia» ha detto Fontana.

Ore 9.46
Il Ministero dell’Istruzione informa che, «in attesa dell’adozione formale dell’ordinanza prevista dal decreto approvato in Consiglio dei Ministri, per motivi precauzionali i viaggi di istruzione vanno comunque sospesi a partire già da oggi domenica 23 febbraio 2020». Lo stop alle uscite didattiche e ai viaggi di istruzione, sottolinea il Miur, riguarda sia le mete in Italia sia all’estero.

Ore 9.37
È risultato positivo al coronavirus un diciassettenne residente in un paese della Valtellina, che studia però all’Istituto agrario di Codogno. Venerdì, dopo esser tornato nel paese della provincia di Sondrio, ha iniziato ad avere la febbre e gli è stato fatto il tampone all’ospedale di Sondrio.

Ore 9.33
I numero aggiornati: 79 le persone contagiate dal coronavirus in Italia, di cui 76 positive, 1 persona dimessa, 2 persone decedute. Cinque le regioni in cui si trovano gli italiani contagiati: 54 un Lombardia, 17 in Veneto, 2 in Emilia Romagna, 2 nel Lazio e 1 in Piemonte. Sono 33 le persone ricoverate con sintomi, 18 in Terapia Intensiva, 11 positivi in isolamento domiciliare.

Ore 9.08
«Ricevute indicazioni all’esito del Consiglio dei Ministri di ieri sulla situazione relativa alla diffusione del Coronavirus nel nostro Paese e in raccordo con il Coni, la Federazione Italiana Giuoco Calcio ha disposto il rinvio dell’attività calcistica nelle regioni Lombardia e Veneto. Il Presidente Gabriele Gravina, inoltre, ha convocato per lunedì alle ore 10, presso la sede della FIGC, una task force di medici della Federazione per analizzare la situazione e dare indicazioni precise circa l’attività delle Squadre Nazionali». In attesa di ulteriori determinazioni, è stato comunque deciso di rinviare i raduni delle Nazionali Under 19 maschile e femminile.

Ore 9.02
In Veneto i casi di positività al Coronavirus sono saliti a 16. A Vò Euganeo (Padova) si contano 12 casi, tra cui la persona deceduta sabato mentre a Mirano si contano 4 casi, di cui tre sono operatori sanitari dell’ospedale. Secondo l’ordinanza emessa dal ministro Roberto Speranza, di concerto con il presidente del Veneto Luca Zaia, resta vietato l’accesso all’ospedale di Schiavonia (Padova), dove sono stati accertati i primi due casi di infezione in pazienti ricoverati, di cui uno deceduto. Tutta l’attività programmata è «tassativamente sospesa», e a tutto il personale in servizio si dovrà misurare la temperatura, valutare eventuali sintomi presenti, effettuare il tampone e attenderne l’esito (circa 3 ore). In presenza di sintomi e tampone positivo verrà attivato il ricovero in malattie infettive. Prosegue l’isolamento a Vò Euganeo, che domenica appare spettrale, mentre a Mira (4 casi) sono state prese misure cautelari: stop a tutte le manifestazioni sportive, compresa la partita Verona-Cagliari.

Ore 8.44
«Ci ha avvisato questa mattina la vicepreside, non si parte». Primi effetti delle disposizioni del governo per far fronte all’emergenza coronavirus: il pullman che doveva portare 30 studenti del Convitto Nazionale Umberto I di Torino a Madonna di Campiglio, meta scelta per la gita sulla neve delle vacanze di Natale, è stato fermato. «Avevamo appuntamento in piazza Arbarello, ma ci hanno avvisato prima che la gita non si fa più», spiega la mamma di una studentessa. La comitiva era composta in tutto da sessanta persone: con i trenta studenti, di tutte le classi, c’erano infatti anche trenta accompagnatori adulti.

Ore 8.36
«C’è il forte rischio che i focolai diventino un’epidemia. Lo sapremo tra due settimane». Lo dice al quotidiano La Stampa Walter Ricciardi, membro del Consiglio esecutivo dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, in merito ai contagi in Italia del coronavirus Covid-19. «In Italia ci sono alcuni focolai epidemici, bisogna lavorare affinchè non si trasformino in epidemia. Nel mondo c’è una serie di epidemie e occorre impedire che diventino una pandemia», spiega. In merito a quanto sta avvenendo in Italia, Ricciardi sottolinea: «È un caso da manuale, in cui una o più persone vengono contagiate da chi arriva da un luogo di epidemia, e poi ci sono dei contagiati secondari con lo stesso tempo di incubazione. Paghiamo il fatto di non aver messo in quarantena da subito gli sbarcati dalla Cina. Abbiamo chiuso i voli, una decisione che non ha base scientifica, e questo non ci ha permesso di tracciare gli arrivi, perché a quel punto si è potuto fare scalo e arrivare da altre località. Inoltre, quando vengono contagiati i medici significa che non si sono messe in campo le pratiche adatte, oltre al fatto che il virus è molto contagioso. Francia, Germania e Regno Unito seguendo l’Oms non hanno bloccato i voli diretti e hanno messo in quarantena i soggetti a rischio, inoltre hanno una catena di comando diretta, mentre da noi le realtà locali vanno in ordine sparso».

Ore 8.27
Anche il calcio dilettantistico si ferma in Lombardia e Veneto per l’emergenza Coronavirus. La Lega Nazionale Dilettanti, che aveva già rinviato a data da destinarsi una serie di gare nei territori interessati dall’emergenza, ha disposto lo stop totale degli incontri attraverso i comitati di Lombardia e Veneto per l’attività regionale, sia attraverso il Dipartimento Interregionale, in relazione al campionato di Serie D. Per il Dipartimento Calcio Femminile, infine, non verrà disputata la semifinale della Coppa Italia Serie C Brescia-Como.
In particolare, nel campionato di serie D è stata disposta la sospensione di Caronnese-Verbania nel girone A. Nel girone B la sospensione riguarderà tutte le gare. Nel girone C saranno invece escluse dal blocco Cjarlins Muzane-Legnago Salus, San Luigi-Chions e Tamai-Caldiero Terme. Nel girone D stop per Progresso-Vigor Carpaneto, Mantova-Fanfulla, Fiorenzuola-Lentigione, Crema-Forlì e Breno-Sporting Franciacorta.

Ore 8.13
«Siamo in attesa di ulteriori disposizioni da parte della Prefettura di Lodi che pubblicheremo appena possibile»: lo si legge sul sito del Comune di Codogno, uno dei principali centri del lodigiano per cui nella riunione del Consiglio dei Ministri di ieri notte è stato disposto il divieto di ingresso e uscita a causa dell’emergenza Coronavirus.

Ore 8.12
Sono cinque le gare di serie C rinviate in programma in Lombardia e Veneto in questo weekend. «Su indicazione del Consiglio dei Ministri, il CONI invita le FSN, DSA e EPS a sospendere per la giornata di domenica 23 febbraio tutte le attività sportive in programma nelle regioni di Lombardia e Veneto; le partite del campionato di Serie C, che si disputano in Lombardia e in Veneto sono sospese» si legge in una nota della Lega Pro. Si tratta di Piacenza-Sambenedettese (già rinviata venerdì); Giana-Como; Lecco-Pro Patria; Arzignano Valchiampo-Padova e Feralpisalò-Carpi.

Ore 8
Il presidente del Consiglio Giuseppe Conte non sarà a Bari per l’incontro «Mediterraneo frontiera di pace» organizzato dalla Cei. L’assenza di Conte è dovuta all’emergenza coronavirus, dopo l’escalation dei casi in Italia.

Ore 6
Il bilancio mondiale del coronavirus sale a 2.461 vittime, secondo la mappa on line della statunitense Johns Hopkins University. Stando ai dati pubblicati, i casi confermati di contagio sono 78.766, tra cui i 76 italiani. Sono, invece, 23.133 le persone guarite nella giornata di domenica.

© RIPRODUZIONE RISERVATA