Coronavirus, il Consiglio dei ministri
dichiara lo stato di emergenza in Italia

I contenuti della delibera saranno stilati dalla Protezione civile e dal ministero della Salute.

Il Consiglio dei ministri, riunitosi nella mattinata di venerdì 31 gennaio, ha dichiarato lo stato di emergenza della durata di 6 mesi in conseguenza del rischio sanitario connesso al coronavirus. I contenuti della delibera saranno stilati dalla Protezione civile e dal Ministero della Salute e sono stati stanziati 5 milioni di euro.

«Le misure assunte – ha detto il ministro della Salute, Roberto Speranza – sono di carattere precauzionale e collocano l’Italia al più alto livello di cautela sul piano internazionale». Intanto è stata decontaminata la stanza dell’albergo di Roma dove soggiornavano i due turisti cinesi risultati positivi al virus che era stata sigillata due sere fa quando la coppia è stata soccorsa in ambulanza e ricoverata allo Spallanzani. I due sono atterrati a Milano il 23 gennaio prima di arrivare 4 giorni dopo nella capitale. Tra le tappe intermedie del loro viaggio anche Parma. In giornata si cercherà di definire meglio l’itinerario dei due, marito e moglie di 67 e 66 anni, anche per adottare eventuali precauzioni. Il bus con i 18 turisti cinesi, poi sottoposti a sorveglianza sanitaria perché entrati in contatto con la coppia, era stato a Sorrento.

«Siamo quasi del tutto tranquilli che non ci siano stati altri contagi», ha detto in ogni caso Giuseppe Ippolito, direttore scientifico dello Spallanzani. «I cittadini devono stare tranquilli - spiega - perché il rischio reale di trasmissione si verifica con persone sintomatiche. Appena i due turisti hanno avuto i sintomi sono state seguite tutte le procedure. Siamo quasi del tutto tranquilli che non ci siano stati altri contagi».

Lo stato d’emergenza è uno strumento che consente di velocizzare l’organizzazione degli strumenti per affrontare gli eventuali casi di diffusione del coronavirus, spiegano dal Ministero della Salute. I contenuti della delibera saranno stilati sia dalla Protezione civile che dal Ministero. La somma messa a disposizione dal Consiglio dei ministri consente anche di affrontare possibili spese: dal reclutamento di un numero maggiore di medici, all’affitto di un edificio per la sorveglianza sanitaria, ai mezzi per il trasporto di casi sospetti di virus polmonare. Intanto, spiegano da Lungotevere Ripa, gli albergatori devono continuare a comportarsi come hanno fatto finora: accogliere e segnalare al 118 solo se vi è necessità.

L’aereo che dovrà rimpatriare i cittadini italiani bloccati dall’epidemia di coronavirus a Wuhan è atteso invece per domenica mattina 2 febbraio. Lo prevede l’ultima bozza del piano concordato con le autorità cinesi, secondo cui la ripartenza avverrà dopo due ore, in base a varie fonti sentite dall’Ansa.

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