Covid, l’Oms dichiara la fine dell’emergenza globale. «In tre anni 20 milioni di morti» - I dati

L’ANNUNCIO. L’Organizzazione Mondiale della Sanità ha dichiarato venerdì 5 maggio la fine dell’emergenza sanitaria internazionale per il Covid-19. Un incubo iniziato quasi tre anni e mezzo fa.

L’Organizzazione Mondiale della Sanità ha dichiarato conclusa l’emergenza sanitaria globale per il Covid-19. Lo ha annunciato il direttore generale dell’Oms, Tedros Adhanom Ghebreyesus, in una conferenza stampa a Ginevra, all’indomani della riunione del Comitato di emergenza che ha analizzato l’attuale situazione epidemiologica.

Si chiude così un’emergenza durata oltre 3 anni.

Le tappe che hanno segnato il lungo cammino della pandemia

- 31 dicembre 2019: le autorità cinesi diffondono la comunicazione di un focolaio di polmonite di origini sconosciute a Wuhan.

- 29 gennaio 2020: vengono ricoverati all’ospedale Spallanzani due turisti cinesi positivi al Sars-CoV-2 e già in gravi condizioni.

- 30 gennaio 2020: Oms dichiara l’emergenza sanitaria internazionale per il Covid-19.

- 31 gennaio 2020: in Italia è dichiarato lo stato di emergenza e il ministro Speranza firma l’ordinanza che chiude i voli da e per la Cina, ma il virus già circola, silente, al nord.

- 18 febbraio 2020: il primo caso a Codogno e la zona Rossa in Lombardia. I contagi, pur se limitati al nord Italia, galoppano.

- 5 marzo 2020: vengono chiuse scuole e università.

- 9 marzo 2020: con il dpcm annunciato in tv dal premier Giuseppe Conte, l’Italia entra in lockdown. #Tuttiacasa fino al 3 maggio.

- 11 marzo 2020: con 100mila casi nel mondo e oltre 100 Paesi colpiti, l’Oms parla per la prima volta di pandemia.

- 18 marzo 2020: nelle strade deserte di Bergamo sfilano mezzi militari carichi di bare e l’immagine diventa il simbolo della tragedia.

- 4 maggio 2020: inizia la prima fase di allentamento delle misure.

- 18 maggio 2020: gli italiani tornano, distanziati, ai loro riti.

- 3 giugno 2020: è permessa la circolazione tra regioni.

- 6 novembre 2020: la nuova ondata di contagi Covid-19 porta a nuove restrizioni, tra cui il coprifuoco nazionale, e vengono introdotti i colori delle regioni in base al rischio.

- 21 dicembre 2020: per evitare l’allargamento dei contagi durante le festività, tutta l’Italia entra in Zona Rossa con il divieto di spostarsi fra regioni nel periodo di Natale.

- 27 dicembre 2020: l’anno si chiude con l’approvazione del primo vaccino a mRna, quello di Pfizer/BioNtech, seguito da Moderna.

- 11 gennaio 2021: riprende la scuola in presenza alle superiori mentre viene messo a punto il Green pass.

- 6 febbraio 2021: l’Aifa dà il via libera agli anticorpi monoclonali, primi farmaci specifici.

- 21 giugno 2021: la campagna vaccinale prosegue spedita il coprifuoco è abolito.

- 28 giugno 2021: decade l’obbligo di mascherina all’aperto e cambiano i parametri per i colori delle Regioni.

- 1 settembre 2021: la certificazione verde diventa obbligatoria per i mezzi di trasporto di medio-lunga percorrenza. La capienza di teatri e cinema torna al 100%, riaprono discoteche.

- 7 gennaio 2022: scatta l’obbligo di vaccinazione per gli over50.

- 1 aprile 2022: cessa lo stato d’emergenza in Italia, niente più quarantena per i contatti stretti di positivi.

- 1 maggio 2022: via l’obbligo di indossare le mascherine al chiuso, ma non alcune eccezioni come i mezzi di trasporto, dove resterà in vigore fino a ottobre 2022.

- 15 giugno: finisce l’obbligo vaccinale per insegnanti, forze dell’ordine e i cittadini dai 50 anni in su, mentre per gli operatori sanitari cesserà il primo novembre 2022.

- 1 maggio 2023: arriva lo stop all’obbligo di mascherine negli ospedali mentre resteranno in vigore fino al 31 dicembre 2023 nelle Rsa e reparti con pazienti fragili

.«Da oggi possiamo dire che l’emergenza sanitaria Covid19 è alle nostre spalle. Il mio pensiero va innanzitutto ai medici e agli operatori sanitari e sociosanitari che non hanno risparmiato energie per combattere questo incubo globale e alle persone che non ce l’hanno fatta. In loro memoria non dobbiamo dimenticare questa terribile esperienza e dobbiamo rafforzare la ricerca, le strutture sanitarie e l’assistenza territoriale perché non accada mai più niente di simile» ha detto il ministro della Salute, Orazio Schillaci.

I dati attuali in Lombardia

In Lombardia attualmente sono tre i ricoverati in terapia intensiva positivi al Covid, mentre i ricoverati con sintomi non in terapia intensiva sono 167. I dati sono del bollettino settimanale reso noto da Regione Lombardia. Dall’inizio della pandemia i decessi sono 45.898; i dimessi guariti 4.106.068; i tamponi totali 45.586.968; i casi totali positivi 4.154.840.

Di seguito l’incremento dei casi positivi per provincia tra giovedì 4 maggio e mercoledì 3 maggio:

Milano: 188 di cui 77 a Milano città;
Bergamo: 57
Brescia: 100
Como: 42
Cremona: 27
Lecco: 15
Lodi: 16
Mantova: 24
Monza e Brianza: 54
Pavia: 26
Sondrio: 8
Varese: 56.

«All’inizio della pandemia, fuori dalla Cina c’erano circa 100 casi di Covid-19 e non vi erano morti dichiarati - ha detto in conferenza stampa il direttore generale dell’Oms Tedros Ghebreyesus -. I n tre anni da qual momento il mondo si è capovolto: circa 7 milioni di morti sono stati riportato dall’Oms, ma noi sappiano che la stima è di molte volte maggiore, pari almeno a 20 milioni di morti».

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