Disparità salariale tra i generi: media del 7%, ma in alcuni settori si arriva al 20%

Bergamo I dati elaborati da Anna Lisa Cristini, docente dell’Università degli Studi, in occasione del convegno della Provincia sulle pari opportunità.

Una media del 7%, ma con «picchi» che, in base ai settori, arrivano fino al 20%. Sono le differenze tra uomini e donne nella retribuzione media oraria netta. A illustrare alcuni dati, tratti dalle rilevazioni Istat sulle forze di lavoro, è la professoressa Anna Lisa Cristini, dell’Università degli Studi di Bergamo, che ne ha parlato in occasione del convegno promosso dalla Provincia per l’8 marzo. I dati sono nazionali, ma riguardano settori dove le lavoratrici sono molto presenti anche nella nostra provincia. Così si scopre che nei servizi alla persona gli uomini guadagnano in media il 20,3% in più delle colleghe; nell’industria il 5,7%, nel mondo di sanità, istruzione e servizi pubblici il 4,4% .

Disparità salariale: intervista alla professoressa Anna Lisa Cristini, dell’Università degli Studi di Bergamo

La nuova legge 162/2021 sulle pari opportunità sul posto di lavoro punta a favorire un riequilibrio della situazione, prevedendo tra l’altro l’obbligo, per le aziende sopra i 50 dipendenti, di redigere un «rapporto di parità» in cui analizzare nel dettaglio anche l’aspetto delle retribuzioni. Il rapporto potrà essere stilato anche dalle imprese più piccole , che potranno contare per questo su appositi incentivi.

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