Donizetti, monumento e laghetto
Intervento di riqualificazione in inverno

I lavori si inseriscono nel piano di riqualificazione del centro piacentiniano. Spesa prevista: 90 mila euro

Il maestro Donizetti e la musa Melopea si fanno belli, pronti a sottoporsi all’intervento di maquillage in corso di progettazione. Il restauro del monumento di gusto romantico dedicato al compositore bergamasco, posto a fianco del teatro a lui dedicato, rientra nei lavori di riqualificazione del centro piacentiniano avviati dal Comune di Bergamo. Un intervento inizialmente non previsto, «ma attraverso il lavoro di approfondimento svolto con la Sovrintendenza si è valutata quanto mai necessaria una ripulitura e il restauro dell’intero sistema monumentale» illustra l’assessore alla Riqualificazione urbana Francesco Valesini.

Che annuncia un’accelerata sull’intero lotto due per la riqualificazione dell’area attorno al teatro, verso via Tasso e verso Porta nuova, secondo il progetto di Flanerie, il gruppo di architetti che ha vinto il concorso indetto da Palafrizzoni per rinnovare la città bassa disegnata dal Piacentini. Un cantiere da 2,5 milioni di euro: «Il decreto Semplificazioni ha ridotto i tempi per le procedure, riusciremo a risparmiare un po’ di tempo – spiega l’assessore –. Il progetto esecutivo è stato consegnato, entro la fine anno gli uffici procederanno con la gara per affidare i lavori. Il cantiere previsto per marzo dovrebbe iniziare tra gennaio e febbraio». Qui si inserisce l’intervento (da 90 mila euro) sul monumento dedicato al Donizetti.

Oltre al restauro, è prevista la sistemazione del laghetto e della sua parte impiantistica, compresa l’illuminazione. Soddisfatto l’assessore alla Cultura Nadia Ghisalberti che rimarca come «il monumento dedicato a Gaetano Donizetti non poteva non essere oggetto di un restauro. Insieme al teatro cittadino e alla riqualificazione del centro piacentiniano, era giusto riservare un intervento anche al monumento». Ciò che vediamo oggi sul Sentierone è l’esito di un concorso a cui parteciparono 52 scultori italiani, vinto, sul finire del 1895 dal calabrese Francesco Jerace. Inaugurato il 26 settembre 1897, in occasione del centenario della nascita di Gaetano Donizetti, l’apparato in marmo è collocato su un basamento di granito costituito da gradoni che agli angoli ospitano aree fregiate con festoni e bucrani.

Illustra le modalità d’intervento Elena Franchioni, responsabile del restauro conservativo e membro del gruppo Flanerie (insieme ai professionisti Luigino Pirola, Mariola Peretti, Gianluca Gelmini, Simone Zenoni, Carlo Peretti): «Il monumento viene visto come la sintesi di tre elementi ben definititi: quello scultoreo di Jerace, quello architettonico individuabile nelle linee del laghetto e quello paesaggistico rappresentato dalla collinetta che fa da sfondo all’opera. Gli interventi che coinvolgono il manufatto lapideo e il circostante laghetto delimitato da roccaglie consisteranno in operazioni di pulitura, consolidamento, stuccatura e integrazione, secondo i principi del restauro conservativo. Verrà inoltre realizzato un impianto idraulico di ricircolo che consentirà di mantenere più pulita l’acqua del laghetto evitando gli attuali sprechi, con una particolare attenzione volta a preservare il sistema ambientale e faunistico con cui l’opera dialoga da decenni»

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