Draghi: «La cosa peggiore è non vaccinarsi o farlo con una dose sola». Niente mascherina all’aperto? «Chiederò al Cts»

«Vaccinarsi è fondamentale. La confusione è su quale tipo vaccino fare a seconda delle condizioni». Lo dice il premier Mario Draghi in conferenza stampa venerdì 18 giugno.

«La cosa peggiore che si può fare è non vaccinarsi o vaccinarsi con una dose sola» ha detto il premier Mario Draghi, con il ministro della Salute Speranza che ha aggiunto:.«Ho firmato un’ordinanza che porta il 99% del Paese in area bianca, il merito è di una campagna molto forte di vaccinazione che stiamo portando avanti: quindi il messaggio è di vaccinarsi. La risposta del Cts che si è riunito è per una raccomandazione molto forte per la vaccinazione eterologa sotto i 60 anni ma resta aperta la possibilità di utilizzare AstraZeneca per chi lo richiede sotto consenso medico».

LA MASCHERINA
E sulla data per togliere la mascherina all’aperto, Draghi ha annunciato: «Domani (sabato, ndr) inoltrerò la richiesta al Cts perché ci dica se possiamo toglierla mascherina o no» ha detto il premier aggiungendo: «Ma non ci sono date».

Il premier ha ribadito l’importanza di fare il vaccino e di fare l’eterologa: «Io stesso sono prenotato per fare l’eterologa. Ho più di 70 anni, e la prima dose con Astrazeneca ha dato risposta bassa e mi si consiglia di fare l’eterologa. Quindi funziona per me e ancor più vero funziona per chi ha meno di 70 anni e meno di 60 anni». Poi specifica: «Se uno ha meno di 60 anni e gli è stato proposto di fare l’eterologa ma non vuole, questa persona è libera di fare la seconda dose di Astrazeneca purchè abbia il parere del medico e il consenso informato».

SULLO STATO DI EMERGENZA
«Non mi sono mai espresso, non si può decidere un mese e mezzo prima della scadenza. Lo decideremo quando saremo vicini alla data di scadenza» così il premier Mario Draghi in conferenza stampa ha risposto a una domanda sullo stato di emergenza.

VACCINO OBBLIGATORIO?
«Nel nostro Paese è stato disposto l’obbligo per il vaccino anti-Covid per gli operatori sanitari e ciò è giusto ma in questo momento non c’è la previsione di altri tipi di obbligatorietà. Vediamo una risposta positiva dei nostri cittadini e la campagna continuerà» ha spiegato Speranza.

GLI OVER 50 LA PRIORITA’
«Ora la sfida principale non è vaccinare i 12enni o 13enni, bisogna farlo per carità ma bisogna andare a cercare tutti coloro che hanno più di 50 anni e non si sono ancora vaccinati. Questa è la sfida che abbiamo noi da vincere. Sono 2 milioni o poco più, il commissario Figliuolo lo sa meglio di me, ma questi sono quelli che si ammalano e devono essere vaccinati».

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