#GiovanniXXIII: il primo atterraggio
di elicottero in Vaticano

Papa Giovanni fu il primo pontefice a benedire l’esplorazione dello spazio. Più volte si pronunciò in modo diretto sul ‘rapporto con i cieli’. Sotto il suo pontificato ci fu il primo atterraggio di un elicottero sul suolo della Santa Sede.

Atterrare con un grande elicottero in un piazzale dalle dimensioni ridotte e circondato da palazzi, come il Cortile di San Damaso. Senza dubbio una grande abilità da parte del pilota che nel 1959 condusse questa manovra testimoniata da diverse foto dell’archivio di Vatican Media. L’episodio è al centro della puntata odierna di #GiovanniXXIII, in compagnia con il Generale Danilo Errico.

Le dimensioni
Anche grazie alla sua passione per i voli, Errico ricorda alcuni dettagli della vicenda. A partire dalle enormi dimensioni del velivolo: un birotore Vertol 44B, il più grande in circolazione in quel momento, che nei minuti precedenti provò ad atterrare sul sagrato della Basilica di San Pietro. Fu il primo atterraggio all’interno del Vaticano, ma non il primo in assoluto sul suolo della Santa Sede. Si ha notizia di almeno altri due casi: uno nel 1958 e l’altro nel 1950, entrambi in Piazza San Pietro.

I cieli
Per Errico l’episodio in questione deve essere necessariamente inquadrato nello spirito dell’epoca segnato dalla corsa alle nuove tecnologie da parte delle super potenze mondiali. Dal canto suo, Papa Roncalli fu il primo Pontefice a benedire l’esplorazione dello spazio nonché i cosmonauti impegnati in tali programmi. E più volte, nell’ambito di interventi poco noti, si pronunciò in modo diretto sul ‘rapporto con i cieli’. “Questi storici avvenimenti – afferma dopo la recita dell’Angelus a Castel Gandolfo il 12 agosto 1962 - come saranno segnati negli annali della conoscenza scientifica del cosmo, così possano divenire espressione di vero e pacifico progresso, a solido fondamento della umana fraternità”.

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