In 20 anni raddoppiati accessi ai Serd
Droga e dipendenze, boom di ultra 40enni

Sono 4.816 contro i 2.246 del 1998 gli accessi al servizio per le dipendenze patologiche. In aumento l’uso di cocaina e cannabis, ma il 43% assume più di una sostanza.

Droga: sempre più persone coinvolte e sempre più giovani. Con un consumo diversificato. A fotografare il cambiamento sono i dati forniti dall’Osservatorio delle Dipendenze, che fa capo all’Unità Servizio epidemiologico dell’Ats di Bergamo, incardinato nello staff della Direzione generale.

Dal 1998 (quando sul territorio di tutta la Bergamasca erano presenti 7 Sert, Servizi pubblici per le tossicodipendenze) al 2018 (con i Sert trasformati in Serd, ovvero Servizi per le dipendenze, che sono 6 e che fanno capo alle Asst competenti per territorio, e non si occupano solo di droga ma anche di alcol, gioco d’azzardo e altro, a cui si aggiungono anche 2 Smi, Servizi multidisciplinari integrati privati accreditati), le persone che hanno ricevuto prestazioni per problemi di droga sono raddoppiate: oggi sono 4.816, e sono il 62% dell’utenza in carico, nel 1998 erano 2.246. Se nel 1998 l’84% degli utenti era in cura per uso di eroina, il 4,4% di cocaina, il 9,2% di cannabis, oggi la situazione è molto cambiata: la dipendenza da oppiacei interessa il 42% degli utenti, seguita dalla cocaina al 33,4% e dalla cannabis al 19,2%. Cresce anche il policonsumo, ovvero l’utilizzo di più droghe, o droghe e alcol, o droghe e psicofarmaci: un comportamento che nel 2018 ha riguardato il 43% delle persone in carico ai Servizi.

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