In arrivo le pensiline «smart»: panchine, installazioni artistiche e casette dei libri

In città La novità grazie a un ordine del giorno approvato in Consiglio comunale. Zenoni: «Ci prendiamo questo impegno. Ne abbiamo già parlato con Atb».

Una panchina, o almeno una seduta, per accomodarsi mentre si aspetta il bus. E dove possibile, una pensilina con nuovi «comfort» e novità creative, come installazioni artistiche a cura delle istituzioni culturali della città e la «casetta dei libri» da cui pescare una buona lettura quando l’attesa si fa lunga. La proposta (che prevede anche l’abbattimento delle barriere architettoniche nei pressi delle fermate dei bus Atb) è stata discussa lunedì in Consiglio comunale a Bergamo , un ordine del giorno proposto dalla maggioranza e passato all’unanimità, con il benestare dell’assessore alla Mobilità Stefano Zenoni che si è già confrontato con Atb. Non sarà possibile allestire tutte le fermate con una pensilina o una panchina, lo si farà «dove c’è spazio per predisporla, così da rendere l’attesa confortevole, soprattutto per le persone anziane, sempre di più in città e per i soggetti fragili» chiede la stessa consigliera Oriana Ruzzini (Pd), prima firmataria . E il piano di implementazione delle pensiline, «idea che condivido – ci tiene a dire l’assessore Zenoni -, sarà graduale. L’obiettivo è un progressivo miglioramento».

Solo un terzo delle fermate con pensilina

Dall’analisi effettuata dalla consigliera Ruzzini emerge che «in città solo circa un terzo delle fermate è dotato di pensilina, ovvero di una seduta e di una copertura per ripararsi dal sole e dal maltempo. Negli altri casi la fermata si riduce ad un cartello descrittivo delle fermate e degli orari. Anche per quanto riguarda la presenza di cestini per la raccolta del rifiuti risulta che la maggior parte delle fermate non ne è dotata». Ecco allora la richiesta: «Invitiamo l’amministrazione ad avviare questo progetto – continua Ruzzini -, aprendo collaborazioni con altri soggetti come l’Accademia Carrara e Gamec, trasformando le pensiline in spazio espositivo diffuso, se non delle vere e proprie installazioni, un modo per proiettarci sulla Capitale della Cultura 2023 . Proponiamo di interloquire anche con il sistema bibliotecario urbano e le Reti di quartiere dotando le pensiline di “casette dei libri” e magari anche altri servizi, posizionando dei cestini con messaggi di educazione civica e ambientale. Chiediamo di partire dai quartieri periferici che risultano carenti di pensiline».

Le minoranze fanno i conti

Dai banchi delle minoranze, Luca Nosari (Bergamo Ideale) si dice «favorevole all’idea, ma dal punto di vista economico, ne vale la pena?». La risposta arriva dall’assessore Zenoni: «Questo ordine del giorno vede nella fermata del pullman un presidio sparso sul territorio, forzando un po’ i termini, secondo la logica del decentramento dei servizi che l’amministrazione sta portando avanti – premette -. Dal punto di vista economico si dovrà ponderare il posizionamento delle pensiline smart , molto belle ma costose, circa 15mila euro l’una. Le panchine sono il requisito minimo, l’investimento non credo sia troppo oneroso. Mentre si potrà riprendere il discorso delle pensiline coperte da realizzare grazie alle sponsorizzazioni private, ne sono già state posizionate diverse, anche in periferia. L’ordine del giorno ci chiede di dotare quante più fermate di pensilina, graduando le diverse possibilità: ci prendiamo questo impegno, c’è già stato un incontro con il presidente Atb Enrico Felli che si è detto favorevole, sicuramente anche il direttore Gianni Scarfone e la nuova direttrice, da giugno, Liliana Donato , prenderanno questo impegno».

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