Insulti e minacce, condanna bipartisan
Gori: infime minoranze. Stucchi: schifato

Nella notte tra martedì 23 e mercoledì 24 imbrattata la vetrina del quartier generale del candidato del centrodestra alla Malpensata, sul marciapiede la scritta «Salvini muori». A Campagnola pesanti insulti contro Gori.

Vandali in azione nella notte tra martedì 23 e mercoledì 24 in città contro i candidati alla corsa per Palazzo Frizzoni: il sindaco uscente Giorgio Gori (centrosinistra) e lo sfidante Giacomo Stucchi (lega, per il centrodestra). I due sfidanti sono stati fatti oggetto di minacce e insulti, con scritte in due diverse parti della città.

In via Zanica, alla Malpensata, è stata imbrattata con della vernice rossa la vetrina del quartiere generale di Stucchi. Sul marciapiede antistante la scritta: «Salvini muori». «Sono schifato – commenta Stucchi – ma non mi lascio intimorire». a lui la solidarietà del sindaco uscente Gori, che ha bollato l’atto vandalico come «il gesto di infime minoranze, di pochi singoli, sono atti incivili da stigmatizzare». A breve la conferenza stampa di Stucchi.

Ma anche Gori è finito nel mirino, con insulti pesanti. Nel quartiere di Campagnola, vicino alla chiesa, su un muro è comparsa la scritta: «Se hai le corna vota Gori, il mafioso colluso radical chic». Anche Stucchi non ha fatto mancare la sua solidarietà all’avversario e definendosi, anche in questo caso, «schifato»: «Siamo di fronte a vere e proprie ingiurie, è un modo di diffamare l’avversario, tutto ciò non può essere condivisibile, è solo da condannare».

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