Bergamo e Brescia capitali della cultura 2023: firmato il protocollo con la Regione

Firmato martedì mattina 28 settembre il protocollo che disciplina i rapporti e la collaborazione tra le città di Bergamo e Brescia e Regione Lombardia: prosegue dunque con le firme di Giorgio Gori, Emilio Del Bono e Attilio Fontana il cammino di avvicinamento all’importante appuntamento del 2023 quando le due città lombarde saranno Capitale Italiana della Cultura.

Un protocollo d’intesa per il coordinamento, il potenziamento e la realizzazione del programma di interventi per la «Capitale italiana della cultura 2023» è stato firmato questa mattina - martedì 28 settembre - tra la Regione Lombardia e i comuni di Bergamo e Brescia . A entrambe le città, contemporaneamente, è stato assegnato il titolo di «Capitale italiana della cultura» e il protocollo è volto alla valorizzazione della rete istituzionale, economica, sociale e infrastrutturale delle province. A partire dalla realizzazione di una ciclovia che attraversi i territori coinvolti, a partire dal 2023.

«L’occasione della capitale italiana della cultura servirà a valorizzare le nostre eccellenze in campo culturale, turistico, dell’innovazione e della ricerca - ha detto il presidente della Regione Attilio Fontana - per far sì che vi sia una promozione complessiva di questi due territori che sono fondamentali della nostra regione».

Il sindaco di Brescia Emilio Del Bono ha affermato che la «queste due città e province così importanti non hanno mai dialogato molto nel tempo e questa è una grande occasione per costruire un’alleanza vera che si proietterà anche dopo il 2023».

Il primo cittadino bergamasco Giorgio Gori ha sottolineato che questo «protocollo serve a siglare alleanza molto concreta che coinvolgerà diversi assessorati e non solo quello della cultura, e che determinerà tanti progetti e iniziative di carattere infrastrutturale e non solo, il cui senso è di proiettare questi territori verso il futuro».

COSA PREVEDE IL PROTOCOLLO - L’intesa stabilisce che siano istituiti tavoli tematici settoriali dedicati alla cultura, all’agricoltura, al turismo, allo sport.

IL RUOLO DI REGIONE LOMBARDIA - Il Protocollo prevede inoltre che Regione Lombardia si impegni a considerare gli interventi riconducibili al riconoscimento di Capitale Italiana della Cultura 2023, anche in deroga alla programmazione triennale e annuale di settore e in riferimento alla realizzazione dei progetti individuati dal Consiglio regionale nella seduta del 27 luglio 2021.

GLI IMPEGNI DI BERGAMO E BRESCIA - I Comuni di Bergamo e di Brescia si impegnano ad attivarsi, per quanto di loro competenza, per reperire le fonti di finanziamento utili alla realizzazione degli obiettivi progettuali indicati nel Dossier che verrà sottoposto al Ministero dei Beni Artistici e Culturali entro il gennaio 2022, oltre a dare concreta attuazione agli accordi di collaborazione sottoscritti con le rispettive Province. L’intesa stabilisce che siano istituiti tavoli tematici settoriali dedicati alla cultura, all’agricoltura, al turismo, allo sport. Regione Lombardia si impegna a considerare e finanziare alcuni degli interventi in campo nell’ambito della Capitale Italiana della Cultura 2023, anche in deroga alla propria programmazione triennale e annuale.

Conferme sono arrivate, da questo punto di vista, circa l’intenzione di Regione Lombardia di finanziare l’ampliamento e il riallestimento dell’Accademia Carrara di Bergamo, per esempio, un intervento che consentirebbe di presentare il patrimonio della pinacoteca in veste completamente rinnovata in vista dell’appuntamento della Capitale. Regione Lombardia ha anche già promesso il finanziamento di 6 milioni di euro per il primo lotto della ciclovia che collegherà i due capoluoghi, oltre 70 km di percorso lungo 27 diversi Comuni e centinaia di punti di interesse sparsi nel territorio delle due province. Per quel che riguarda Brescia, Regione ha nei mesi scorsi già annunciato, in Consiglio regionale, il finanziamento dell’ascensore che il Comune vuole realizzare nel Castello cittadino.

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