Palafrizzoni, la Lega sceglie Stucchi
Ma tra gli Azzurri c’è freddezza

C’è il nome. Il Carroccio punta su Giacomo Stucchi, più volte parlamentare, ex presidente del Copasir e numero uno della Lega Lombarda.

Il suo era stato anche il primo nome ad uscire, la scorsa estate, quando ancora il traguardo delle elezioni era lontano. E a domanda specifica sulla sua candidatura per Palafrizzoni, l’ex parlamentare rispondeva: «Se ci fosse una richiesta in tal senso, sarei a disposizione».

Ora a distanza di mesi la Lega avrebbe chiuso il cerchio sul suo nome, anche se martedì sera al vertice del centrodestra per discutere sul candidato da contrapporre al sindaco uscente Giorgio Gori, in realtà ha messo sul tavolo tre opzioni: oltre a Stucchi, il parlamentare e consigliere comunale Alberto Ribolla e Silvia Lanzani (compagna dello stesso Stucchi). Una decisione, quella di puntare su un candidato politico e di non schierare neppure un nome appartenente alla società civile (da Stefano Paleari ad Andrea Pezzotta, dai fratelli Agnelli ad Agostino da Polenza, fino a Privato Fenaroli e Luca Tiraboschi i potenziali candidati presi in considerazione dalla Lega), che ha spiazzato gli alleati di Forza Italia che hanno accolto l’ipotesi con freddezza e al momento restano fermi sulla candidatura dell’ex vicesindaco Gianfranco Ceci. Seppure più defilato resta il nome di Andrea Tremaglia di Fratelli d’Italia.

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