Patenti in stallo, l’allarme delle autoscuole
«Diecimila persone in attesa dell’esame»

Flaccadori (consorzio Abc): «Situazione drammatica: servono 2.500 sessioni al mese e aperture ad agosto». Il direttore della Motorizzazione: «Disposti ad accogliere le richieste ma aspettiamo le linee guida dal ministero».

«La situazione è catastrofica e adesso con la ripresa sarà anche peggio. Possiamo stimare che ci siano 10 mila persone in Bergamasca in attesa di fare la patente, ma a oggi non sappiamo quando, come e con quali costi noi autoscuole potremo ripartire in futuro».

Se il telefono avesse occhi alla parola futuro avrebbe visto Massimo Flaccadori declinare il sorriso in una smorfia, la voce in un sospiro. Flaccadori è presidente del consorzio delle autoscuole Abc, vicepresidente provinciale dell’Unione nazionale autoscuole e studi consulenza automobilistica (Unasca). È stato in prima linea nell’omerica battaglia per gli esami di guida nel periodo di maggior crisi, giudiziaria e organizzativa, della Motorizzazione di Bergamo. «Il paradosso di questa situazione è che a febbraio, prima dell’esplosione della pandemia, avevamo intravisto la ripresa.

Col direttore dell’ufficio di Bergamo e con la direzione generale dell’area Nord ovest della Motorizzazione avevamo fissato come obiettivo 2 mila esami al mese e c’era già la programmazione per marzo e aprile. Poi c’è stata l’esplosione del Covid ed è saltato tutto per aria», spiega Flaccadori e snocciola numeri da profondo rosso. «La stima degli esami in arretrato a gennaio era attorno a 4.500-5.000 pratiche. Se facciamo una proiezione su aprile arriviamo a 9.000-10.000 persone in attesa di fare la patente. Di norma in questo periodo la Motorizzazione ci garantisce 1.200-1.300 esami, contro un fabbisogno di 2 mila. Ora per andare in pari ne servirebbero 2.500 da giugno a dicembre, agosto compreso, che di norma è un mese quasi perso.

La situazione è critica e c’è molta confusione ancora sulla ripresa. A gennaio abbiamo fatto sessioni con esaminatori arrivati da fuori regione, ma ora chi verrebbe a fare esami nella provincia più colpita d’Italia? E ad agosto? Se anche le autoscuole potessero anticipare, posticipare o dilazionare le ferie, la Motorizzazione sarebbe disponibile a fare altrettanto con i propri funzionari? Per ora sono tutti interrogativi senza risposta».

Le autoscuole e le associazioni di categoria attendono le linee guida del ministero da condividere poi con la Motorizzazione che a sua volta, spiega il direttore dell’ufficio di Bergamo Giancarlo Casarini, è in attesa di capire quando, come e con quali margini di manovra entrerà in vigore anche per gli esami di guida la Fase 2. «Capisco l’ansia e i timori delle autoscuole, anche noi siamo in attesa di avere indicazioni sulla ripresa degli esami in sicurezza per tutti, candidati, esaminatori, istruttori. Alcune autoscuole vorrebbero ripartire con le lezioni dal 18 maggio, per poter fare gli esami a giugno, ma è chiaro che le modalità con cui venivano fatti gli esami dovranno essere profondamente modificate e serve tempo per mettere a punto un protocollo nuovo», ammette Casarini.

«Diecimila patenti bloccate? Non abbiamo dati ufficiali, ma a febbraio ci risultavano 6.000-6.500 fogli rosa non attivi. Prima dell’esplosione del Covid abbiamo avuto la collaborazione di colleghi da fuori regione, per esempio 4-5 funzionari da Genova per gli esami al venerdì e sabato, e tra dicembre e febbraio sono stati abilitati come esaminatori tre ingegneri arrivati a Bergamo dopo l’ultimo concorso. Ora sfruttando la finestra in smart-working hanno seguito il corso per l’abilitazione a tecnici e a fine mese faranno l’esame, così avremo possibilità di far ruotare i colleghi in più ruoli. Ma per capire se e quanto personale in più è necessario dobbiamo prima capire, per esempio, come verrà modificata dal tavolo tecnico a Roma la modalità di esecuzione degli esami per la patente», sottolinea il direttore.

Occhi puntati sul tavolo tecnico. Ma sulla richiesta di apertura all’ipotesi di esami ad agosto, ventilata da alcune autoscuole? «La nostra disponibilità verso le autoscuole c’è sempre stata. Non possiamo obbligare le persone a fare le ferie in certe date, ma nel limite del possibile siamo ben disposti a venire incontro alle esigenze delle scuole guida sugli esami. La prossima settimana sono attese le linee guida sulla modalità di revisione dei veicoli. Confidiamo che presto ci siano criteri chiari anche per la modalità di esame della patente. Sapere come dovremo svolgere gli esami è fondamentale per ricominciare a programmare il resto dell’anno».

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