Processo Bossetti: tribunale assediato
Ultima udienza, sentenza attesa in serata

L’alba di oggi non era ancora spuntata, che già i più irriducibili fra gli aspiranti membri del pubblico erano in coda, in attesa dell’apertura dei cancelli, pronti a tutto per accaparrarsi un posto in aula.

Un vero e proprio assedio fuori dal Tribunale di via Borfuro, dove è in programma l’ultima udienza del processo a carico di Massimo Bossetti per l’omicidio di Yara Gambirasio. Sarà una giornata convulsa. Sono attesi giornalisti, fotografi e cameramen da tutta Italia. Gli agenti della questura, i carabinieri e la polizia locale, oltre alle guardie del Gsi Security Group che effettuano la vigilanza all’interno del Tribunale, si adopereranno per garantire l’ordine.

L’udienza finale, la 45ª del processo, inizierà alle 9. Prenderà la parola l’imputato, per dichiarazioni spontanee. Le ultime, prima del verdetto. Cercherà di convincere la Corte d’Assise presieduta da Antonella Bertoja (a latere Ilaria Sanesi e 6 giudici popolari, più un supplente) della sua innocenza, che va sostenendo dall’inizio del processo e, ancor prima, dalla data del suo fermo come presunto autore del delitto (era il 16 giugno 2014).

«Sono innocente e la verità deve venire a galla», ha ribadito Bossetti anche al suo avvocato difensore, Claudio Salvagni, durante la visita in carcere di mercoledì mattina da parte del legale, l’ultima prima della sentenza. «Massimo parlerà con il cuore», ha detto l’avvocato Salvagni, specificando di non aver «in alcun modo influito sulle sue dichiarazioni, che ha messo per iscritto in questi giorni e leggerà alla Corte, per non rischiare di farsi prendere dall’emozione e perdere il filo del discorso».

Dopodiché la Corte si ritirerà per deliberare e non uscirà dalla camera di consiglio se non a verdetto raggiunto (probabilmente entro la serata).

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