Reazione chimica nel locale delle piscine
Paura al Grand Hotel di Castione

Uno degli addetti alla manutenzione è svenuto a causa delle esalazioni ed è rimasto intossicato. Problemi di respirazione per almeno altre due persone.

Una reazione chimica che si è sviluppata nel locale tecnico delle piscine del Grand Hotel Presolana a Castione, in via Santuario 35, ha causato il panico tra gli ospiti e il personale della struttura alberghiera. Uno degli addetti alla manutenzione è svenuto a causa delle esalazioni ed è rimasto intossicato, problemi di respirazione per almeno altre due persone. La situazione di allarme è rientrata nel giro di un’oretta, ma al momento dello sversamento chimico la paura è stata davvero parecchia.

È successo intorno alle 13,30 di domenica 26 maggio: stando alle prime ricostruzioni effettuate dai carabinieri di Clusone, in quel momento alcuni addetti alla manutenzione stavano effettuando normali manovre di controllo della disinfezione del locale piscine, quando, per cause non ancora chiarite, in una vasca di decantazione è stata immessa una sostanza chimica, un acido che serve per evitare che si formino alghe all’intero delle piscine.

Una sostanza che però proprio in quella vasca non andava inserita: il fusto, infatti, conteneva infatti ipoclorito di sodio e miscelato con l’acido ha fatto innescare una potente reazione. Densissimi effluvi maleodoranti e altamente irritanti per l’uomo si sono diffusi nell’aria e l’addetto alla manutenzione che in quel momento era vicino alla vasca ha respirato i vapori tossici. Le nubi maleodoranti si sono diffuse rapidamente nell’albergo: il Grand Hotel in questo weekend era in apertura straordinaria per ospitare un meeting di Comunione e liberazione, a cui partecipavano 120 persone; in quel momento nell’hotel erano presenti una trentina di ospiti, impegnati nei preparativi per il ritorno a casa. La direzione dell’hotel ha dato l’allarme, è stata fatta scattare la procedura di sicurezza: gli ospiti presenti sono stati fatti uscire, insieme a tutti i dipendenti, mentre altro personale era già accorso nel locale tecnico delle piscine per prestare soccorso all’addetto di manutenzione.

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