Supermercati Despar chiusi, Conad interessata a rilevarne venti

Sindacati in campo anche per la riscossione degli stipendi arretrati.

«L’interessamento di Conad c’è. Ora bisogna capire soprattutto quali saranno i punti vendita prescelti, 20 in totale, tra quelli chiusi e, per quel che ci riguarda da vicino, i quattro Despar bergamaschi». Luca Riva, che per Fisascat Cisl Bergamo segue la vertenza del gruppo Alco, conferma i rumors che da qualche giorno aleggiano sul futuro del gruppo bresciano. Nella Bergamasca la crisi interessa circa 60 lavoratori, da fine marzo tutti a casa per la serrata dei punti vendita di Chiuduno Lovere e Bergamo (via Furietti, dopo che via Suardi aveva anticipato tutti gli altri, chiudendo qualche tempo prima).

La trattativa per il salvataggio dei supermercati del gruppo L’Alco è in pieno svolgimento. In un incontro dei gironi scorsi, la proprietà ha ufficializzato l’interesse da parte di Conad all’acquisto di 20 dei negozi a marchio Despar, Eurospar, Interspar posseduti da L’Alco spa, oltre che di un cash and carry Alta Sfera.

Sembra che anche altre insegne siano interessate a rilevare qualche negozio, ma ancora nessuna conferma. Intanto i sindacati sottolineano con forza «l’urgenza di procedere con l’avvio della cassa straordinaria, destinata ad avere efficacia retroattiva dalla chiusura dei punti vendita».

«I problemi per i lavoratori riguardano anche la riscossione degli stipendi arretrati – insiste Riva. Data la situazione dei ritardi nei pagamenti degli stipendi abbiamo chiesto che siano velocizzate le pratiche per la CIGS. Non riteniamo ammissibili, in una situazione in cui ci sono dipendenti che stanno ricevendo 400 euro al mese, ritardi di alcun genere».

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