Adda, tuffi vietati. C’è l’ ordinanza

Trovato morto il bagnante disperso

Pronto il provvedimento dei vigili di Cassano e Fara d’Adda contro gli annegamenti nel fiume e nel canale. A Cassano invece, nel canale Muzza, è morto annegato Rachid Harkati, marocchino di 34 anni di Milano (ma residente per anni a Treviglio) il cui corpo,dopo tre giorni di ricerche andate a vuoto, è stato ritrovato.

La contravvenzione ammonterà a 50 euro e saranno multati tutti coloro, senza eccezioni, che faranno il bagno nei corsi d’acqua che attraversano i loro territori.

Questi i contenuti dell’ordinanza anti annegamenti messa a punto dai comandi della polizia locale di Fara d’Adda e Cassano d’Adda che entrerà in vigore dal prossimo fine settimana.

Sono anche stati stabiliti quanti saranno gli agenti della polizia locale in campo che si dovranno occupare di multare i bagnanti che trasgrediranno i vigenti divieti di balneazione; la domenica, giorno in cui a Fara e Cassano si prevede il maggior afflusso di persone sulle sponde del fiume Adda o del canale Muzza, la polizia locale di Cassano ne metterà in campo due per tutto il giorno; quella di Fara, invece, garantirà la reperibilità di un suo agente.

Definita anche la nuova cartellonistica dei divieti che verrà installata sia sulle sponde dell’Adda di Fara che di Canonica con la scritta: «Vietato fare il bagno! Grande pericolo di annegamento. Correnti d’acqua forti e acqua fredda». Il messaggio è scritto nelle nove lingue maggiormente utilizzate al mondo a dimostrazione che si è voluto raggiungere il maggior numero di stranieri che frequentano il territorio.

A Cassano invece, nel canale Muzza, è morto annegato Rachid Harkati, marocchino di 34 anni di Milano (ma residente per anni a Treviglio) il cui corpo,dopo tre giorni di ricerche andate a vuoto, è stato ritrovato domenica sera, a Pandino (Cremona), nel canale Vacchelli. La sua identificazione, avvenuta lunedì 16 giugno, è stata resa difficile dal fatto che aveva il volto sfigurato.

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