Tragico schianto al rientro dal lavoro, Terno d’Isola piange Emanuela Rubini

L’incidente Aveva 54 anni, nel pomeriggio di martedì 8 marzo il frontale a Pozzo d’Adda: una Seat guidata da un 28enne del paese ha invaso la corsia opposta ed è finita contro la Lancia Y della donna. Lui è in fin di vita in ospedale, lei lascia la figlia di 19 anni.

Uno scontro fra due auto violentissimo, che non ha lasciato scampo a una mamma che stava tornando a casa dal lavoro. Vittima dell’incidente, avvenuto ieri pomeriggio nel Milanese, Emanuela Rubini, 54 anni di Terno d’Isola. Lo schianto poco dopo le 17,30 a Pozzo d’Adda, in via Leonardo da Vinci, la strada che collega il paese alla frazione di Bettola, una sorta di circonvallazione che lambisce la zona industriale. Ferito in modo molto grave il conducente della seconda auto, un giovane di 28 anni di Pozzo d’Adda, che è stato trasportato in codice rosso con l’elicottero del 118 all’ospedale Niguarda, mentre una donna di 40 anni di Pozzo d’Adda su una terza auto che non è stata direttamente coinvolta nello scontro è stata trasportata in codice verde all’ospedale di Melzo solo per controlli, essendo in stato di gravidanza. La dinamica è ancora da accertare da parte dei carabinieri della stazione di Vaprio d’Adda, che si sono occupati dei rilievi. Pare che all’origine dello scontro frontale ci sia stata l’invasione della corsia opposta da parte della Seat Ibiza su cui viaggiava il giovane, forse nel tentativo di sorpassare la terza auto su cui c’era la quarantenne.

Scontro frontale

Emanuela Rubini, che era al volante della sua Lancia Y nuovissima, ritirata appena il 5 marzo dalla concessionaria, si è trovata di fronte la Seat e non ha potuto fare nulla per evitare l’impatto: praticamente distrutte le due auto coinvolte, con la Lancia Y che è finita nel campo a lato della carreggiata e la Seat che si è fermata sulla strada. I detriti delle due auto hanno colpito la vettura su cui viaggiava la quarantenne, che è rimasta sotto choc. Subito gli automobilisti di passaggio hanno chiamato il Nue 112. La centrale dell’Areu (Agenzia Regionale Emergenza Urgenza) ha inviato sul posto due ambulanze della Croce Azzurra e della Croce Bianca e l’elicottero del 118 di Milano. Sul posto sono intervenuti anche i Vigili del fuoco di Dalmine, che hanno estratto dalle lamiere i feriti e messo in sicurezza i veicoli, e i carabinieri della stazione di Vaprio d’Adda e della Compagnia di Pioltello per i rilievi dell’incidente.

Disposta l’autopsia

Per Emanuela Rubini non c’è stato nulla da fare: la donna è morta sul colpo per le ferite riportate e il medico rianimatore ha solo potuto constatarne il decesso. La salma è stata composta all’istituto di medicina legale di Milano dove nei prossimi giorni sarà eseguita l’autopsia, già disposta dal magistrato di turno alla Procura di Milano. Il 28enne di Pozzo d’Adda, gravissimo, è stato trasportato in elicottero all’ospedale Niguarda dove è ricoverato in prognosi riservata e rischia la vita. Sotto choc invece la donna di 40 anni, trasportata in ambulanza a Melzo in codice verde.

Emanuela Rubini, che gli amici chiamavano Manu, era conosciuta in paese e abitava con la figlia Giulia di 19 anni in via Torre. Lascia la mamma Ida e le sorelle Elisabetta e Silvia. «Mi dispiace tantissimo per quanto accaduto a Manuela, che conoscevo benissimo perché sin dalle medie sua figlia Giulia è compagna di scuola di mia figlia e anche noi genitori siamo diventati amici – afferma il sindaco Gianluca Sala –. Manu era una donna brava, gentile con tutti, una persona stimata, seguiva la mamma Ida che è ammalata e so che lavorava nello studio di un commercialista proprio di Pozzo d’Adda. Da qualche giorno aveva comperato l’auto nuova, lei mi aveva confidato che l’aveva acquistata anche per la figlia diciannovenne che deve aver fatto la patente. A nome d tutta la comunità ternese rimasta attonita e sbigottita per quanto accaduto ad Emanuela, esprimo sincere condoglianze ai famigliari per l’improvvisa e tragica morte della nostra concittadina». Ieri sera un gruppo di amiche è andato a porgere le condoglianze alla figlia, raggiunta dal padre Alberto Guerciotti da cui Emanuela era separata: «Manu era una donna solare, sempre disponibile e sorridente, una persona speciale».

© RIPRODUZIONE RISERVATA