La Rocca di Martinengo, nuova licenza con il marchio Premiata. Il lancio al Pitti - Foto

L’azienda della Bassa Bergamasca produrrà e commercializzerà la prossima linea sportswear del brand marchigiano, famoso nel mondo del lusso per le sue calzature.

Una nuova licenza per La Rocca di Martinengo e una nuova avventura all’insegna della moda. L’azienda, che produce sportswear per griffe di lusso, ha acquisito per tre anni la produzione e la licenza di commercializzazione mondiale della nuova linea di abbigliamento di Premiata, realtà marchigiana famosa per le sue sneakers di lusso. Il brand fondato da Graziano Mazza, noto in tutto il mondo per le sue calzature casual e di alta artigianalità, ha infatti scelto la Bergamasca per lanciare la sua prima collezione di abbigliamento, esclusivamente made in Italy e dall’animo unisex.

La presentazione ufficiale della collezione sarà durante la fiera per eccellenza per il comparto fashion, al Pitti Uomo di gennaio, in Fortezza da Basso: la nuova linea, al via con l’autunno-inverno 2022, sarà presentata nel nuovo «Futuro Maschile» al Padiglione Centrale. «I primi ordini stanno già arrivando – commenta Flavio Forlani, titolare de La Rocca -, il mercato italiano si è già mosso e prevediamo che la prossima settimana si attiverà anche quello internazionale. Premiata è una marca molto conosciuta e la sua alta qualità, abbinata alla produzione made in Italy, sono il miglior biglietto da visita».

Dalla Marche alla Bergamasca il contatto è stato molto semplice: «A Milano il nostro show-room è nello stesso stabile della sede degli uffici di Premiata: l’azienda ci conosceva per la produzione sportswear e per questo nuovo progetto la famiglia Mazza cercava una realtà che avesse il know-how interno e la competenza di una produzione di alta qualità con tecnologia avanzata e una rete commerciale interna che potesse distribuire il prodotto a livello internazionale».

La Rocca e Premiata sono molto simili nella struttura, entrambe aziende familiari, con una modalità d comunicazione e di lavoro molto snella e dinamica: «Il progetto nasce dalla volontà della quinta generazione di Premiata: Vincenzo e Carlotta Mazza hanno proposto di estendere il brand all’abbigliamento e servivano una produzione di qualità e tecnologia nelle lavorazioni. In questi mesi è stato fondamentale il continuo interfacciarsi tra il loro ufficio stile e la nostra struttura interna che fa modellistica». Un modo di lavorare noto a La Rocca che tra i suoi clienti ha brand del calibro di Fendi, Giorgio Armani, Dior e Louis Vuitton: «La prima collezione Premiata è composta da una quarantina di modelli, con numerosi capispalla, dal giaccone al parka, passando per la field jacket e ai piumini fino a una linea di pantaloni. Tutta la collezione è unisex, dall’animo genderless con una scelta mirata nel design e nei materiali, per una linea casual chic, dove il dettaglio fa la differenza».

Alla base ci sono lavorazioni performanti: «Termonastrature, abbinamenti di materiali differenti tra loro come la piuma d’oca e il nylon, ma anche il cotone organico trattato al dritto per renderlo water repellent - spiega Forlani -. La scelta della nostra azienda di non esternalizzare il lavoro ha portato i suoi frutti», tanto che La Rocca di Martinengo cresce nelle commesse e nel fatturato: «Bene le licenze già attive, come quella di Griffin che abbiamo dalla fine degli anni Novanta e Brendratti, brand americano d abbigliamento per il mondo dello sci e del golf, distribuito negli Usa e in Canada: lo produciamo e commercializziamo da tre anni».

Ora una nuova avventura con un guardaroba per «una persona che ha bisogno nella quotidianità di capi multifunzionali, strutturati e versatili, per un utilizzo spalmato su tutta la giornata» spiegano da Premiata che commenta: «Abbiamo scelto tra le migliori manifatture del nostro Paese: La Rocca da molti anni accompagna griffe e brand internazionali nel segmento dell’abbigliamento luxury».

«Gli obiettivi sono ambiziosi con questa nuova licenza - continua Forlani -, abbiamo incrementato il fatturato rispetto al 2019, prima del Covid: chiudiamo il 2021 con oltre 6 milioni». Una cinquantina i dipendenti, l’azienda ha fatto anche un investimento immobiliare, crescendo negli spazi e acquisendo un nuovo capannone, sempre a Martinengo, di 1.500 mq: «Proprio per far fronte alla nuova licenza: dopo il focus sull’Italia, la distribuzione guarda verso l’Europa, senza trascurare l’Oriente, nello specifico Corea e Giappone, Paesi dove il brand ha già una posizione di rilievo».

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