Si spalanca il palcoscenico della vita di Bergamo e scorrono 320.000 nomi con il loro carico di ricordi

Ci sono il Vigile scelto, il titolare del negozio di Cristallerie-bigiotterie nella Galleria Santa Marta, il droghiere di Nembro, il mugnaio di Credaro. Il Mutilato di guerra, il S.T. Pilota da caccia e le Nobil Donne, Contesse, Marchese e le case principesche. Storie che chiedono di essere raccolte e raccontate insieme (da voi e da noi) che partono dal 1950 per arrivare ad oggi. Con il Memoriale del Covid abbiamo sperimentato la capacità curativa della memoria collettiva. Dopo quattro anni il nostro dono per non dimenticare chi siamo.

Si è aperto uno scrigno di memorie della nostra provincia. Oltre 70 anni di necrologi apparsi su L’Eco di Bergamo ricercabili per nome, paese, data di morte. Per gli appassionati di storia locale sarà possibile andare a cercare le connessioni tra famiglie, date e amicizie che le righe delle necrologie tengono celate per i soli bergamaschi.
Ma il vero intento è quello di provare a riabbracciare tutti insieme, come comunità, la storia fatta di persone che ci hanno preceduto. Nonni, parenti, amici, persone che hanno animato le città e i paesi con la loro professione, il loro mestiere o semplicemente il loro modo d’essere.

Ognivitaunracconto.it aveva preso avvio durante la pandemia quando abbiamo sentito il bisogno di abbracciare chi non potevamo, di salutare chi se ne andava senza una parola, di provare a trattenere chi ci veniva strappato. E avevamo dato vita al Memoriale de L’Eco di Bergamo: un sito che ha raccolto seimila volti con il carico di vissuto, di gioie e dolori e per qualche mese anche un maxischermo che, nella solitudine delle strade attorno al giornale, scorreva i nomi con un sottofondo musicale.

I sistemi di intelligenza artificiale incontrano la memoria

È costato anche a noi spegnere il Memoriale, ma era necessario farlo, per ripartire con la vita. Eppure non abbiamo smesso di sentirci in debito di memoria e per questo dall’idea iniziale del Memoriale, con i colleghi che lavorano quotidianamente alle necrologie de L’Eco di Bergamo, i tecnici e i grafici, insieme a Marco Sangalli consigliere Sesaab con delega all’innovazione e co-fondatore di Socialbeat, startup che sviluppa sistemi di AI per i creatori di contenuti, ha preso vita a un nuovo portale che raccoglie tutti i necrologi pubblicati sulle pagine del quotidiano fin dagli anni ’50.

Per farlo, sono stati addestrati diversi algoritmi di intelligenza artificiale che hanno riletto oltre 1 milione di pagine, costruendo un archivio fatto di nomi, fotografie, date e descrizioni. «Credo sia il primo lavoro al mondo di recupero dell’archivio giornalistico di questo tipo ed è stato particolarmente sfidante» spiega Sangalli, che con il suo team ha raccolto tutto questo materiale in un nuovo portale digitale, facilmente consultabile, in soli 4 mesi, lavorando da ottobre a gennaio. «Il primo algoritmo doveva capire quali fossero le pagine con gli annunci funebri, i successivi dovevano estrarre le informazioni legate alla persona, riconoscere la presenza o meno di una fotografia e scartare anniversari e partecipazioni al lutto» conclude Sangalli.

I sistemi informatici hanno elaborato qualcosa come 320.000 annunci di morte. Ogni decade ha il suo linguaggio per annunciare la morte, per consacrare la vita e per congedarsi da essa. Come un fiume in piena le storie passate tornano a noi. In un momento preciso della vita si apre una finestra sull’eterno tra le faccende quotidiane e ci avvolge la sensazione di appartenere ad una comunità ancora più grande di quella che frequentiamo.

La cappella dei Mortini di Sant’Antonio in Valtesse

L’ultima volta che avevo provato questa emozione ero sulla Greenway di Valtesse, in zona Sant’Antonio. Ho deviato dalla corsa verso la cappella dei Mortini dove trovano da sempre spazio due libri con le foto e i nomi scritti a mano dei defunti di Valtesse e Valverde. Ogni giorno la mano devota di Mario Quarti gira una pagina e si esibiscono allo sguardo dei passanti i defunti delle diverse famiglie della zona. Inaspettatamente mi è venuta incontro la foto di mio papà. «Ciao papà! Come stai? Che bello trovarti». Liberati gli occhi dalle lacrime di emozione poi si sono fatti vivi, attorno alla sua foto, i nonni e gli zii. Ho sentito il desiderio di andare a recuperare il telefono per dare ai miei fratelli appuntamento ai Mortini. Alla spicciolata ci sono passati tutti in quei giorni. È stato bellissimo.

Con il portale Ognivitaunracconto vogliamo restituire alla comunità dei bergamaschi lo spessore e la serenità che la memoria condivisa portano con sé. Per interrogare un popolo di oltre 320.000 nomi, abbiamo chiesto loro di presentarsi decennio per decennio. I primi nomi recuperati risalgono agli anni Cinquanta e in un decennio sono 10.000. Li abbiamo divisi in categorie per poterli interrogare più a fondo.

Ci sono i nomi accompagnati dal mestiere che il defunto svolgeva in vita, c’è l’esercito delle maestre e delle professoresse e dei professori di scuola. Ci sono i titoli nobiliari che ancora venivano sfoggiati come oggi il profumo. A seguire la comunità dei religiosi e delle religiose e i numerosi soprannomi che hanno accompagnato generazioni di bergamaschi. E infine i numerosi soldati, legionari, ufficiali e invalidi che hanno partecipato alla prima e alla seconda guerra mondiale.

CONTESSA ANDREINA SUARDI VED. SANJUST DE TEULADA TERZIARIA FRANCESCANA
Roma-Bergamo, 27 aprile 1956

Con un gruppo di storici appassionati abbiamo guardato le storie che stanno dietro a questi nomi e poco a poco proviamo a raccontarli anche a voi. Nel frattempo siete liberi di andare alla ricerca dei nonni, bisnonni, delle persone che hanno lasciato una traccia significativa nelle vostre vite o in quelle dei vostri genitori.

Memorie del passato, voci del presente

Le storie sono quelle di ieri, è vero, ma noi invitiamo la gente di oggi ad arricchirle, a completarle. E così facendo diamo voce oggi al ricordo di ieri. Accanto a ogni nome sul portale ognivitaunracconto.it possiamo mettere un ricordo, un po’ di biografia, un’immagine, una storia. Il nostro contributo vero e autentico per dire che il ricordo non è sparito, ma ci costituisce.

Gli utenti registrati alla community de L’Eco possono accedere al sito ognivitaunracconto.it e ricercare il proprio caro aggiungendo la loro storia, un ricordo su di loro, un pensiero o segnalando una correzione, contribuendo direttamente alla celebrazione di una memoria collettiva, dedicata alle persone che hanno vissuto questo territorio, lasciando la propria traccia di storia e ricordi.

Buon viaggio insieme!

OGNI VITA UN RACCONTO

© RIPRODUZIONE RISERVATA