Rubano attrezzature edili a Corte Franca e fuggono in auto: presi a Mornico al Serio

Barricati nell’abitacolo dell’auto anch’essa rubata per sfuggire alle Forze dell’ordine: tre arresti dei Carabinieri di Treviglio.

Prima hanno rubato un’auto dalle potente, una Alfa Romeo Giulietta 1759 turbo, a Grumello del Monte, poi hanno fatto razzia di attrezzi e materiale edile custodito a bordo di un furgone in sosta a Corte Franca nel Bresciano . La notizia del furto però è stata tempestivamente comunicata dalla Centrale operativa ai Carabinieri della sezione Radiomobile di Treviglio che hanno individuato la direzione di fuga dei ladri e hanno avviato ricerche nella zona compresa tra i comuni di Palosco, Calcinate e Mornico al Serio . Nella notte tra lunedì 15 e martedì 16 novembre i Carabinieri di Treviglio hanno così tratto in arresto un pluri pregiudicato 33enne di Antegnate, un pluripregiudicato 54enne residente in provincia di Reggio Calabria e un 33enne pluri pregiudicato romanese domiciliato a Sorisole.

Intercettata l’Alfa Romeo - a cui era stata modificata la targa per celare la provenienza furtiva – i militari hanno seguito l’auto a distanza fino a quando la stessa si è fermata nel centro abitato di Mornico al Serio dove gli occupanti, accortisi della pattuglia che li stava bloccando, non hanno potuto fare altro che barricarsi dentro l’abitacolo , chiudendo portiere e finestrini, tanto da costringere i Carabinieri a forzare uno dei finestrini dell’Alfa per poterli arrestare. La successiva perquisizione ha consentito di recuperare sia la refurtiva precedentemente asportata nel furto di Corte Franca – i l cui valore ammonta a circa 5.500 euro – sia l’autovettura Alfa Romeo Giulietta 1750 Turbo che, per come accertato, era stata anch’essa rubata due giorni prima in Grumello del Monte.

I militari hanno trovato e sequestrato diversi arnesi da scasso, guanti, una presa da «16 poli» atta a ricodificare le chiavi e l’accensione delle vetture, centraline, una chiave d’accensione neutra Chrysler, alcuni attrezzi atti a forzare le serrature delle vetture e un disturbatore di frequenza utilizzato per inibire le comunicazioni radio. Dopo le formalità di rito, come disposto dall’Autorità giudiziaria di Bergamo, gli arrestati sono stati trattenuti presso le camere di sicurezza della Compagnia di Treviglio e messi a disposizione del magistrato per le valutazioni di competenza.

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