A Milano i funerali di Stato per Berlusconi: in Duomo Mattarella e Meloni - Le foto

L’ULTIMO SALUTO. Il carro funebre accolto dagli applausi. In piazza Duomo due maxi schermi e diecimila persone. Il feretro accolto dal coro: «C’è solo un presidente». L’omelia: «È un uomo e ora incontra Dio». Tra i bergamaschi presenti il sindaco Giorgio Gori e il ministro Roberto Calderoli.

Si è conclusa oco dopo le 16 di mercoledì 14 giugno la liturgia funebre, nel Duomo di Milano, per Silvio Berlusconi. Nei primi banchi erano presenti i famigliari dell’ex premier, i figli, il fratello Paolo, nipoti, pronipoti, Marta Fascina e le più alte cariche dello Stato: il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, e i presidenti di Senato e Camera, La Russa e Fontana, la presidente della Corte Costituzionale Silvana Sciarra. Il feretro ha lasciato il Duomo tra gli applausi dei presenti.

Il carro funebre, che trasporta il feretro di Silvio Berlusconi, era arrivato davanti al Duomo di Milano accolto dagli applausi intorno alle 15. Partito dalla villa dell’ex premier ad Arcore, è arrivato dopo circa mezz’ora. Lungo il percorso di circa 30 km, la circolazione stradale è stata bloccata. Un picchetto d’onore interforze gli ha reso omaggio sul sagrato del Duomo. I funerali di Stato sono stati celebrati dall’arcivescovo della città Mario Delpini.

Quindicimila mila persone in Duomo

I più presenti, già dalla tarda mattinata, sono stati i tifosi del Milan, molti arrivati da lontano. E ci sono persone da tutto il Paese, dal Sud come dalle isole. Circa quindicimila persone hanno assistito alla celebrazione sul sagrato di piazza Duomo attraverso due maxi schermi. Imponente il dispositivo di sicurezza con l’impiego consistente di forze dell’ordine. Una quindicina di corone di fiori sono state lasciate sul sagrato.

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La salma sarà cremata

La salma di Silvio Berlusconi sarà cremata nel Tempio Crematorio valenziano Panta Rei, in provincia di Alessandria. Dopo i funerali di Stato in Duomo il feretro è stato riportato nella cappella di famiglia ad Arcore, dove sono stati celebrati i funerali di mamma Rosa e della sorella Maria Antonietta e dove martedì è stata celebrata una prima Messa. Nella cappella sono conservate le ceneri dei genitori e della sorella di Berlusconi.

I funerali di Berlusconi in Duomo

La cerimonia funebre, nel pomeriggio di mercoledì 14 giugno: tante le persone comuni che hanno reso omaggio all’ex premier, in piazza Duomo. All’interno della chiesa il mondo politico, sportivo, imprenditoriale e dello spettacolo.

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Da Mattarella a Orban al funerale

Ai funerali di Stato di Silvio Berlusconi a Milano tanti esponenti politici e volti noti della televisione, dello sport, dell’imprenditoria e dello spettacolo. Presenti il presidente della Repubblica Sergio Mattarella e la presidente del Consiglio Giorgia Meloni.

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Presente anche la delegazione del Pd: la segretaria Elly Schlein è accompagnata dei capigruppo Francesco Boccia e Chiara Braga. Presente l’ex premier Mario Draghi e con lui tutto il mondo politico italiano. Partecipa anche il presidente del Senato Ignazio La Russa. Anche il premier ungherese Viktor Orban è nel Duomo di Milano per i funerali. Molte i rappresentati della politica bergamasca - tra cui il sindaco Giorgio Gori - e delle istituzioni presenti a Milano tra cui il presidente dell’Atalanta, Antonio Percassi, e il direttore generale Umberto Marino. in Duomo anche il ministro bergamasco Roberto Calderoli.

Tantissimi anche i personaggi del mondo della televisione presenti alle esequie: da Maria De Filippi a Flavio Briatore, da Lorella Cuccarini a Massimo Boldi.

Monsignor Delpini: «Da politico, personaggio o uomo d’affari, ora Silvio Berlusconi è un uomo, davanti a Dio»

«Quando un uomo è un uomo d’affari, allora cerca di fare affari. Ha quindi clienti e concorrenti. Ha momenti di successo e momenti di insuccesso. Si arrischia in imprese spericolate. Guarda ai numeri a non ai criteri. Deve fare affari. Non può fidarsi troppo degli altri e sa che gli altri non si fidano troppo di lui. È un uomo d’affari e deve fare affari. Quando un uomo è un uomo politico, allora cerca di vincere. Ha sostenitori e oppositori. C’è chi lo esalta e chi non può sopportarlo. Un uomo politico è sempre un uomo di parte». Lo ha detto l’arcivescovo di Milano, monsignor Mario Delpini, nel corso della cerimonia funebre per Silvio Berlusconi.

«Quando un uomo è un personaggio, allora è sempre in scena. Ha ammiratori e detrattori. Ha chi lo applaude e chi lo detesta - ha aggiunto -. Silvio Berlusconi è stato certo un uomo politico, è stato certo un uomo d’affari, è stato certo un personaggio alla ribalta della notorietà. Ma in questo momento di congedo e di preghiera, che cosa possiamo dire di Silvio Berlusconi? È stato un uomo: un desiderio di vita, un desiderio di amore, un desiderio di gioia. E ora celebriamo il mistero del compimento. Ecco che cosa posso dire di Silvio Berlusconi. È un uomo e ora incontra Dio».

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