Addio alla colonia dei bimbi bergamaschi
A Varazze sorgeranno case di lusso e hotel

Realizzata a fine ’800. Negli anni Sessanta fu la casa di migliaia di ragazzi della nostra provincia. Ruspe al lavoro per demolire i padiglioni del complesso

Stavolta è vero. Dopo due anni di rinvii, e di ultime aperture (settembre 2018 e settembre 2019) organizzate dalla Delegazione Fai di Savona per dare l’ultimo saluto a una struttura che ha fatto la storia di tanti bergamaschi, i lavori che daranno nuova vita dell’ex Colonia bergamasca Celle Ligure – Varazze, situata sul promontorio tra Celle Ligure e Varazze, in Liguria, hanno preso il via con le prime demolizioni una decina di giorni fa.

«Finalmente è partito il progetto riguardante l’intera ex Colonia – dichiara Giorgio Sacchi, presidente dell’immobiliare Punta dell’Olmo, proprietaria dell’intera struttura e ideatrice del progetto –. I volumi dell’area verranno demoliti e ricostruiti per fare dei posti auto, delle case, un albergo e delle aree di servizi esclusivi». La struttura fu fondata nel 1895 dall’Opera Pia Bergamasca per la salute del fanciullo con l’obiettivo di «favorire i bambini nel loro sano e integro sviluppo». Nel 2009, poi, fu venduta dalla Fondazione Azzanelli Cedrelli Celati, proprietaria all’epoca del 61% dell’ex Colonia, e dall’Italcementi, che deteneva le restanti quote, alla immobiliare Punta dell’Olmo, di proprietà all’epoca del gruppo Spinelli di Genova e del clero savonese e oggi divenuta interamente del gruppo Spinelli che ha acquistato le quote del clero a febbraio 2020.

L’intera area, che comprende 6 padiglioni, il primo dei quali, il padiglione Frizzoni, con 300 posti letto, è datato 1895, e un parco enorme, si estende complessivamente su una superficie di 40 mila metri quadrati. Negli Anni ’60, poi, l’ex Colonia arrivò a ospitare fino a mille ragazzi, tutti bergamaschi. La colonia bergamasca terminò la sua attività con queste modalità nel 1998.

Un luogo ricco di ricordi, quindi, per tanti bambini della nostra provincia che hanno popolato le strutture durante quegli anni e che oggi sono divenuti adulti, ma anche di storia. Infatti, l’edificio, oltre che luogo di vacanza per i giovani bergamaschi, è stato anche un ospedale di guerra. Inoltre nel ’44-’45 fu un campo di transito per i deportati che venivano poi smistati nei vari campi di concentramento. Un luogo che oggi, però, verrà demolito per risorgere e nuova vita, diventando un complesso abitativo di lusso e di ultima generazione. «La demolizione – spiega ancora Giorgio Sacchi – è ormai partita. Sgomberata l’aria, tra qualche giorno, si darà il via alla demolizione vera e propria».

Non tutti i 6 padiglioni, però, verranno demoliti subito. «Inizieremo col padiglione Camozzi – continua –, che verrà trasformato in 48 appartamenti di differenti tagli e metrature. Finito col padiglione Camozzi, poi, sarà la volta del padiglione Frizzoni, che diventerà, invece, un albergo a 4 stelle superiore, sempre previa demolizione». Poi, via via vi saranno tutte le altre demolizioni e gli altri lotti che riguarderanno la lavanderia, la casa del custode, il volume vicino alla spiaggia e tutti gli altri padiglioni. Il parco, invece, sarà donato al Comune di Celle Ligure e diventerà un parco urbano accessibile a tutti i cittadini e, inoltre, verrà collegato alla passeggiata già esistente di Celle Ligure attraverso la galleria dell’ex ferrovia. Nel frattempo le vendite degli alloggi sono già iniziate e la proprietà pensa di consegnarli tra due anni.

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