Avrebbe compiuto 11 anni tra pochi giorni
Il dolore del papà per il suo Gerfi

Avrebbe compiuto undici anni tra pochi giorni, ma la sua giovane esistenza è stata spezzata tragicamente lunedì pomeriggio in un incidente stradale a Treviglio.

Gerfi Mihai, di origine romena, che abitava nel Pavese, è morto in seguito a uno scontro sulla 42, tra Treviglio e Arcene. L’auto sulla quale viaggiava insieme alla mamma si è scontrata con una vettura che procedeva in senso opposto.

Il ragazzino è stato trovato dai soccorritori all’interno dell’abitacolo, con la schiena sulla gambe di mamma Mihaela, quasi a cercare con lei l’ultimo contatto. Un dramma del quale forse la donna trentenne non si è resa immediatamente conto, pur rimando sempre cosciente durante le operazioni di soccorso: che il suo Gerfi non c’era più, l’ha saputo solo in serata, all’ospedale Papa Giovanni di Bergamo, dove è stata ricoverata per diversi traumi.

Per il piccolo Gerfi, che il prossimo 26 ottobre avrebbe festeggiato l’undicesimo compleanno, a nulla sono valsi i ripetuti tentativi di rianimazione da parte del personale medico e infermieristico del 118: il ragazzo non ce l’ha fatta per le gravissime ferite riportate in seguito al tremendo impatto.

la dinamica

L’incidente stradale, nel quale è rimasta ferita a un polso anche la donna trevigliese di 49 anni alla guida della Bmw X2 coinvolta nello scontro, si è verificato intorno alle 13 in via Bergamo (ex statale 42), tra Treviglio e Arcene. Miahela Ilie e il figlio Gerfi erano partiti con la Punto un’ora prima da Gerenzago, in provincia di Pavia. Mamma e figlio, a quanto si è appreso, erano diretti in alcuni paesi della Bassa Bergamasca per fare visita a diversi parenti. La famiglia di Gerfi, che frequentava la quinta elementare e lascia due sorelle più piccole e un fratello che frequenta la terza media, è arrivata in Italia dalla Romania nel 2017.

Stando a quanto ricostruito dagli agenti di due volanti della Polstrada di Treviglio, alla presenza del comandante Fabio Barzocchini, la Fiat Punto lungo il rettilineo, poco prima del territorio di Arcene, dove era diretta, per cause in corso di accertamento avrebbe sbandato un paio di volte. Sempre in base alle testimonianze raccolte, l’auto sarebbe poi finita oltre la carreggiata, invadendo il ciglio erboso della strada. A questo punto la traiettoria della Punto avrebbe preso un andamento diagonale verso la corsia opposta, proprio mentre sopraggiungeva la Bmw diretta a Treviglio. Nonostante il disperato tentativo da parte della donna trevigliese di evitare lo scontro, con frenata e sterzata verso destra, la Bmw è andata a colpire in pieno la fiancata destra della Punto, dove sul sedile anteriore sedeva Gerfi. Dopo il devastante impatto, le due auto si sono fermate distrutte nel piccolo piazzale antistante la ditta Mauri Formaggi.

Ai primi automobilisti che si sono fermati sul posto, si è presentata la scena in tutta la sua drammaticità. Mentre la guidatrice della Bmw usciva dall’auto con le sue forze, per poi essere trasportata all’ospedale di Treviglio, all’interno della Punto si stava consumando la tragedia. Gerfi era immobile e non dava segni di vita, coricato sulle gambe della mamma, che invece era cosciente. I soccorritori poco dopo sono giunti sul posto con l’elicottero, un’automedica e tre ambulanze e i tentativi di rianimare il ragazzino sono iniziati subito nonostante la posizione del ferito.

Per liberare dall’abitacolo deformato i due occupanti si è reso necessario l’intervento di altrettante squadre dei Vigili del fuoco di Treviglio: i volontari hanno dovuto tagliare le due portiere, quindi una volta estratti mamma e figlio, sono proseguiti i tentativi di rianimazione di Gerfi, durati una mezz’ora circa, purtroppo senza esito. La Polstrada ha posto sotto sequestro i due veicoli, mentre il pm di turno ha messo a disposizione dei familiari il corpo senza vita del ragazzino, poi composto nella camera mortuaria del cimitero di Treviglio.

Lo strazio dei parenti

Qui circa quattro ore dopo l’accaduto sono arrivati per il riconoscimento il papà 34enne Claudiu, suo fratello e altre due zie del bambino. Momenti di disperazione hanno accompagnato la visita all’interno dell’obitorio, dove le urla di dolore e il nome ripetuto di Gerfi da parte dei parenti hanno squarciato il silenzio del camposanto e commosso i visitatori che transitavano in quel punto del cimitero. Dopo la struggente visita, lo zio ha fatto sapere che l’intenzione della famiglia è di seppellire Gerfi nel cimitero della cittadina romena d’origine della famiglia.

Gerfi Mihai frequentava la classe quinta alle scuole elementari di Gerenzago, paese di circa 1.400 anime in provincia di Pavia dove il bambino abitava in una palazzina di piazza Umberto I con la mamma e il papà, quest’ultimo commerciante di auto.

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