Case Italcementi, prime demolizioni: al via il cantiere per 15 nuovi appartamenti - Foto

Con la demolizione della palazzina che ospitava gli appartamenti in uso agli ex dipendenti dell’Italcementi, è entrato nel vivo il progetto di rigenerazione urbana di una parte dell’ex cementificio di via Rovelli.

I mezzi meccanici hanno utilizzato pinze idrauliche per frantumare e sbriciolare tetto, muri portanti e solette del vecchio edificio, mentre nei prossimi giorni si completeranno le operazioni con la totale rimozione delle macerie. Il cronoprogramma prevede l’inizio degli scavi entro metà novembre, per poi procedere alla costruzione del nuovo complesso, che si chiamerà «Rovelli 5», come la via e il numero civico dove sorgeva appunto uno degli ingressi ai magazzini dell’Italcementi.

La società di costruzioni Ferretticasa realizzerà i nuovi appartamenti entro la primavera del 2023. I lavori prevedono una riqualificazione urbana di 5 mila metri cubi, che daranno vita a una quindicina di unità abitative tra bilocali, trilocali, quadrilocali e attici, tutti dotati di moderne tecnologie, in classe energetica A4, con pannelli fotovoltaici, pompe di calore e fibra ottica per una smart home.

L’area, tra via Bono, via David e via Rovelli, sorge vicino a piazza Sant’Anna e non lontano dalla stazione ferroviaria di Bergamo e da Porta Sud. All’interno del più ampio perimetro dismesso dell’ex cementificio, sono state trasferite le volumetrie di 4.900 metri quadrati dal progetto del Parco Ovest al Villaggio degli Sposi. L’amministrazione comunale è impegnata per cercare di svincolare alcune aree che ricadono sotto Porta Sud, in modo da permettere il recupero agli operatori privati.

Ferretticasa partirà a breve anche con il nuovo progetto che riguarda il quartier generale di Italcementi in via Camozzi, che conta 12.300 metri quadri e un volume attuale di 82 mila metri cubi, dove sorgeranno 150 nuove abitazioni, spazi verdi, negozi e uffici. L’impresa di Dalmine ha concluso nei giorni scorsi la donazione degli arredi presenti nella sede centrale del gruppo agli istituti comprensivi della città, alle sedi comunali di via San Giovanni, in uso all’Associazione nazionale famiglie numerose, e di via Trento, gestita dalla sezione di Bergamo degli scout Cngei. In totale sono stati forniti una cinquantina tra scrivanie, armadi, tavoli riunioni e cento metri complessivi tra mobili bassi e armadiature in ottimo stato, a supporto di laboratori, uffici, segreterie, archivi e sale di uso collettivo.

«Siamo grati a Ferretticasa per l’opportunità offerta alle scuole della città di Bergamo – ha dichiarato Loredana Poli, assessore comunale all’Istruzione –. Mettere in circolo risorse che altrimenti sarebbero andate al macero ha richiesto qualche sforzo organizzativo da parte di tutti, ma possiamo dire che ne valeva la pena. Siamo riusciti a supportare le scuole comunali aiutandole nel trasloco e montaggio degli arredi».

Un lavoro partito diverse settimane fa e che «abbiamo gestito in prima persona, per individuare tutto ciò che poteva essere utile alla collettività – ha commentato Roberto Ferretti dell’impresa Ferretticasa Spa –. Crediamo che il nuovo progetto di via Camozzi appartenga al futuro della nostra città, connesso con le persone e il territorio. Dobbiamo partire dalle nuove generazioni per un futuro più green, attento ai bisogni del singolo e vicino alla collettività».

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