«Grandissimo onore poter essere la portabandiera ai Giochi». Goggia: tante variabili ma darò il massimo

Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha consegnato il tricolore ai portabandiera dei Giochi olimpici e dei paralimpici invernali di Pechino 2022, Sofia Goggia e Giacomo Bertagnolli.La consegna è avvenuta durante una cerimonia al Quirinale.

«Le delegazioni e le squadre hanno lavorato molto bene e il Covid ha colpito duramente le discipline invernali. Tutto questo enorme lavoro è stato eccellente e ringrazio i presidenti Roda e Gios per questo». A dichiararlo, durante il suo discorso in Quirinale in occasione della consegna della bandiera agli atleti olimpici e paralimpici che andranno a Pechino, è Giovanni Malagò, numero uno del Coni. « La portabandiera a Pechino sarà Sofia Goggia - ha aggiunto Malagò -. Lo ha meritato vincendo la discesa libera in Corea nel 2018. È sempre stato un nostro desiderio riconoscere a chi ha vinto l’oro olimpico l’onore di essere portabandiera . La cerimonia di chiusura sarà importantissima: i sindaci di Milano e Cortina riceveranno la bandiera e da quel momento l’Italia avrà l’onore e l’onere di ospitare i Giochi del 2026. Sarà Michela Moioli a riceverla».

La bergamasca Sofia Goggia ha avuto modo anche di commentare Pechino prima di entrare al Quirinale per la consegna del tricolore in vista delle Olimpiadi di Pechino 2022: «Aspettative? Non saprei, lo sci è uno sport di mille variabili, ma prometto che darò il mio meglio per provare a essere la migliore Sofia, poi vedremo. Di sicuro oggi è una giornata molto importane e significativa per me - ha ammesso la sciatrice azzurra -. Credo sia un grandissimo onore poter essere la portabandiera ai Giochi Olimpici, non capita a tutti gli atleti e io ne sono grata».

«Mi spiace molto per questa situazione del Covid-19, noi continuiamo a fare tamponi durante la stagione e il pensiero di risultare positivi ci assilla in continuazione - ha poi detto -. Mi auguro che gli italiani trovino ancora una volta la forza per riuscire a resistere a questo virus e mi auguro abbiano le accortezze per far di tutto per evitarlo».

Emozionata Sofia Goggia davanti al Capo dello Stato: «Presidente, ripenso speso alla chiamata che ricevetti quando mi infotunai alla viglia dei Mondiali di Cortina. Lei mi esortò a guardare oltre, verso traguardi lontani e oltre gli ostacoli. E io porto ancora quelle parole nel cuore. Essere portabandiera - ha aggiunto Goggia - non vuol dire solo sventolare il tricolore alla sfilata d’apertura, ma essere garanti di valori etici da rappresentare quando si è in tuta da sport, e soprattutto in abiti civili» .

Il valore e il ruolo dello sport in questo periodo di pandemia è stato ben espresso dal presidente della Repubblica: «Si dice spesso, ed è vero, che durante l’emergenza pandemia, il nostro Paese ha sofferto molto e nell’anno che sta per concludersi e in quello che sta per aprirsi lo sport è stato una risposta di speranza e di ottimismo, offerta al Paese dal mondo sportivo olimpico e paralimpico» ha detto Sergio Mattarella alla Cerimonia di consegna del Tricolore agli atleti in partenza per le Olimpiadi Invernali.

«Avete grandi aspettative - sostiene il Capo dello Stato rivolto agli atleti italiani - ma la più importante è la passione sportiva, il desiderio di misurarsi sempre su nuovi orizzonti e limiti da raggiungere e superare. Complimenti per tutto quello che c’è alle spalle di questo obiettivo, e grazie per questa testimonianza». Mattarella ha aggiunto quindi che «lo sport di eccellenza rappresenta il Paese ma è anche importante perché suscita nei giovani il desiderio di avvicinarsi alla pratica sportiva alimentando un giacimento di possibili nuovi campioni. Questo scopo è affidato anche a voi», ha concluso

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