«La città illuminata» prende forma: nuove luci sul Sentierone e per i monumenti

Nell’ambito del restyling per lotti, valorizzazione «luminosa» dal Donizetti alla Torre dei Caduti in linea con il tema della Capitale della Cultura 2023. L’assessore Valesini: «Restauro dei pali anni Venti e nuovi interventi: pronti per lotti».

«La città illuminata» prende forma. Ispirandosi al titolo della Capitale italiana della cultura 2023 – «Ma guardando anche oltre», precisa l’assessore alla Riqualificazione urbana Francesco Valesini – il restyling in corso del centro piacentiniano sarà l’occasione per la «valorizzazione luminosa» di alcuni punti d’interesse. E in particolare dei monumenti e dei palazzi che punteggiano il Sentierone, dal sagrato della chiesa di San Bartolomeo alle colonne di San Leonardo. «La riqualificazione del centro – spiega l’assessore Valesini – prevede una revisione dell’illuminazione generale con un restauro dei pali originali degli anni Venti e, in più, un intervento di valorizzazione con una nuova illuminazione dei principali monumenti e palazzi lungo il Sentierone». Passeggiare di sera in centro sarà quindi un colpo d’occhio unico: niente effetto luna park, ma luci dedicate, in un’ottica anche di maggiore vivibilità al calare del sole. L’elenco dei luoghi su cui si accenderanno i riflettori è lungo (e ancora in fieri): dalla chiesa di San Bartolomeo, al monumento al Donizetti e il Teatro stesso, fino alla Torre dei Caduti e il monumento a Vittorio Emanuele. Senza trascurare i palazzi: dalla Procura fino a Palazzo Uffici e Palafrizzoni.

Tempi e costi

«Il valore della fornitura e dell’installazione con i corpi illuminanti è di circa 150 mila euro», Valesini rende noto il preventivo. Gli effetti saranno visibili poco alla volta, man mano che procederanno i lotti di riqualificazione del centro piacentiniano. La tabella di marcia è tracciata: «Il secondo lotto (piazza Cavour e area antistante al Donizetti) sarà pronto tra ottobre e novembre: quindi l’installazione delle luci è prevista entro fine anno. Poi si procederà con l’avanzare dei lavori: piazza Dante dovrebbe concludersi nella primavera del 2022 e quindi da lì si vedranno le nuove luci; infine il terzo lotto, che riguarda il lato a sinistra di viale Papa Giovanni, coinvolgendo Palazzo Ufficio e Palafrizzoni, a inizio 2023». In tempo, appunto, per l’appuntamento in tandem con Brescia della Capitale italiana della cultura. «Il riferimento all’appuntamento del 2023 c’è sicuramente in questa attenzione alle luci, voluta fortemente dal sindaco – commenta Valesini –, ma è un intervento che resta, e guarda anche oltre».

E luce restituirà anche l’ex Diurno, una volta recuperato. La stanza circolare ipogea infatti avrà una serie di oblò, «bocche di luce» che restituiranno l’illuminazione anche su piazza Dante. Il «cerchio magico», il livello più sotterraneo del centro piacentiniano, in dialogo con quello superiore delle terrazze e della Torre dei Caduti, e soprattutto col piano del Teatro Donizetti, in un dialogo che ora diventerà anche luminoso. «La città illuminata» inizia ad accendersi.

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