L’ultimo saluto a Papa Francesco: 200mila persone ai funerali. Dall’alba il fiume dei pellegrini - Foto e video

Un fiume silenzioso e continuo quello dei fedeli a piazza San Pietro dove alle 10 del 26 aprile inizieranno i funerali di Papa Francesco. Migliaia di fedeli hanno già raggiunto l’area dall’alba e si attendono 200mila persone oltre a capi di Stato e teste coronate.

Roma

I varchi sono stati aperti poco dopo le sei e in pochi minuti è stata riempita la parte centrale della piazza. Dal Centro per la gestione dell’evento nella sala operativa della Questura si sta gestendo l’imponente dispositivo di sicurezza. In campo quattromila uomini e donne delle forze dell’ordine, di cui più di mille per le scorte alle delegazioni straniere, e quattromila volontari.

Previste delegazioni di 166 Paesi diversi, con in testa l’Argentina, paese d’origine di Papa Bergoglio, e l’Italia.
Più di 500 i pullman attesi e che hanno già prenotato gli stalli di sosta. Potenziati anche i treni con 260mila posti per raggiungere la capitale. Al momento il Gruppo Ferrovie ha favorito il viaggio a prezzi scontati di quasi 26mila passeggeri. Da mercoledì sono inoltre 65mile i biglietti regionali venduti con destinazione Roma Termini/Tiburtina/S.Pietro, circa ventimila al giorno.Incrementato anche il servizio di emergenza sanitaria con 55 squadre sanitarie, 11 postazioni mediche avanzate e 52 ambulanze in più. L’ospedale Santo Spirito, a pochi metri dal Vaticano, in pieno assetto, è pronto per qualsiasi evenienza. È stata inoltre individuata un’altra struttura in caso di necessità per i capi di Stato.

L’ultimo saluto

La giornata di venerdì 25 aprile si è conclusa con la chiusura della bara: un rito antico, solenne e pieno di significati, con l’apposizione del bianco velo di seta sul viso e l’inserimento della borsa con le monete del pontificato e il tubo con il rogito, il documento che ne riporta la vita e le opere, che si conclude con queste parole: «Francesco ha lasciato a tutti una testimonianza mirabile di umanità, di vita santa e di paternità universale». Tra le ultime persone a salutare Francesco ci sono le figure più diverse, dalle amate cugine arrivate da Asti al Premio Nobel Mohamed Yunus, che ha condiviso con Francesco tante battaglie per una economia più giusta. A fine serata è arrivato il presidente francese Emmanuel Macron ma accanto c’è anche la signora Carmela, quella che portò un mazzo di fiori gialli al Gemelli e che il Papa salutò dal balconcino.

Dopo il funerale

Massima attenzione ai sei chilometri di corteo funebre diretto a Santa Maria Maggiore dove avverrà la tumulazione. Il feretro procederà a passo d’uomo, viaggiando tra i 5 e i 10 chilometri orari, e impiegherà circa un’ora per attraversare le strade del centro e arrivare a destinazione. Sarà seguito da un piccolo corteo di auto di cardinali e parenti mentre i fedeli potranno vedere il passaggio al di là di transenne disposte lungo il tragitto. «Confidiamo nella collaborazione e compostezza dei cittadini, comeavvenuto in questi giorni» ha sottolineato il prefetto Giannini. Mentre il questore Roberto Massucci ha spiegato che «quando terminerà l’afflusso delle delegazioni a San Pietro, si inizierà a lavorare sulle bonifiche del percorso in cui transiterà il feretro».

La tumulazione

Una lastra in marmo, con una sola, quasi impercettibile, incisione, composta esclusivamente dalle dieci lettere che compongono il suo nome da Pontefice, «Franciscvs». Niente fronzoli, orpelli e, men che meno, oro. La lapide sulla tomba di Jorge Mario Bergoglio, 266° Papa della Chiesa cattolica, rappresenterà ciò che lui ha professato nei suoi 12 anni di Pontificato, sobrietà e umiltà, come le sue origini. Uno stile talmente minimale che si starebbe addirittura pensando di eseguire un intervento dell’ultim’ora per rendere più leggibile l’iscrizione.

Bergoglio riposerà nella navata laterale tra la Cappella Paolina e la Cappella Sforza

A differenza dei suoi predecessori, infatti, l’incisione in ricordo di Francesco non è rimarcata dal colore nero, ma semplicemente incisa naturalmente sul marmo, tanto da essere quasi difficile da vedere. La lapide, inoltre, è stata ricavata da una pietra di Finale Chiara, composta da calcare miocenico da sedimentazione marina. Si tratta di un tipo di marmo estratto dalla cava di Arma dell’Aquila ed è impiegato da secoli come materiale da costruzione. Ponti realizzati all’epoca dei romani con questo materiale sono ancora agibili, spiegano esperti della materia. La lapide, che sarà ufficialmente scoperta durante la tumulazione a Santa Maria Maggiore, è inserita nella tomba. Bergoglio riposerà nella navata laterale tra la Cappella Paolina e la Cappella Sforza. Il sepolcro è stato realizzato con l’ardesia di Lavagna, «la pietra ligure che è la terra dei suoi nonni» e che nasce dalle cave che sormontano il golfo del Tigullio, nel Levante ligure, tra Sestri Levante e la Val Fontanabuona. La pietra nera, è stato spiegato, non è stata mai considerata nobile ma «del popolo» perché essenziale e resistente, come il Papa che fino all’ultimo è voluto stare tra la gente. Sulla tomba, oltre all’iscrizione, comparirà la riproduzione della sua croce pettorale d’argento che ha portato al collo durante il suo Pontificato.

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