Posti segnati, tutti in fila e in sicurezza
Trenord detta le regole per lunedì

Per l’assetto del nuovo servizio è questione di ore: la proposta di Trenord è ancora al vaglio dei tecnici della Regione. Nell’attesa del via libera, Trenord ha messo nero su bianco tutte le misure per garantire un viaggio in sicurezza da lunedì.

Dalle simulazione fatte anche qui è atteso un 25% della normale utenza giornaliera, quindi 200mila pendolari, ma l’offerta messa sulle rotaie dovrebbe aggirarsi intorno al 60 di quella pre Covid-19. Treno più, treno meno.

Il servizio sarà rimodulato con particolare attenzione alle linee più frequentate, quindi quelle verso Milano. È previsto un potenziamento del numero delle carrozze di alcuni treni nell’ora di punta, con conseguente probabile ridimensionamento dell’offerta su qualche linea minore. Slitta invece di qualche settimana il tentativo di corse dirette non stop tra i capoluoghi e Milano: se poi vedrà davvero la luce è ancora in sospeso.

Gli interventi dei partner

Il viaggio comincia però in stazione, e qui entrano in causa anche le Ferrovie (tramite Rfi, Centostazioni e per Milano Centrale Grandistazioni) per la maggior parte dei casi e Ferrovie Nord per quelli restanti.

Dalle Ferrovie fanno sapere che «è in corso un piano nazionale che prevede nei prossimi giorni la posa di un’adeguata segnaletica bilingue, anche adesiva, così da gestire i flussi di entrata e uscita dalle stazioni, su treni e sulle banchine». L’intervento sui Bergamo «è previsto in questo fine settimana» si assicura.

Ferrovie Nord, dal canto suo, ha avviato un piano che si basa sul «principio del mantenimento della distanza tra le persone per evitare occasioni di aggregazione e dell’adozione delle misure di protezione e sicurezza» recita una nota. Tra i provvedimenti presi, cartelli di avviso e segnalazione, potenziamento degli annunci sonori e dei messaggi sui display, la distinzione delle banchine nel caso di arrivo in contemporanea di treni, separazione dei flussi dei viaggiatori, sanificazione e pulizia e posa di bolli a terra per l’indicazione della giusta distanza.

Flussi separati anche su scale, scale mobili e una sola persona per ascensore, laddove presenti. E questa indicazione rimanda alla situazione potenzialmente a rischio del sottopasso di Bergamo (chiuso verso via Gavazzeni dal 17 marzo) dove lo spazio per flussi ordinati è davvero minimo. Un problema in più per le Ferrovie.

Come ci si comporta in stazione

Torniamo a Trenord che tra le prime azioni mette proprio il coordinamento con i gestori delle stazioni, il potenziamento degli avvisi e la distribuzione di mascherine in collaborazione con la Protezione Civile. Mascherina che va sempre indossata, anche in attesa del treno.

Ai pendolari si chiede di evitare di sostare negli spazi chiusi in stazione, di scegliere le aree più libere della banchina mantenendo sempre un metro di distanza e disponendosi senza evitare assembramenti. All’arrivo del convoglio l’invito è evitare il classico assalto all’italiana, facendo prima scendere i passeggeri e disponendosi in fila vicino alla porta attendendo il proprio turno. Nel caso di carrozze già piene è il caso di desistere e attendere quello successivo: «Il treno non potrà partire se supererà i livelli di riempimento previsti».

Come ci si comporta a bordo

Una volta a bordo, ci si potrà sedere «solo sui sedili senza contrassegno. Nel dubbio mantieni sempre la distanza di sicurezza» si legge. E ancora, «evita il più possibile di sostare nei vestiboli che devono rimanere liberi per salita e discesa» ma anche «gli spostamenti a bordo del treno». Che avrà una capienza di circa il 50% del normale. Occhio all’app, inoltre sia per verificare l’andamento del treno che per informazioni su eventuali assembramenti nelle stazioni». Ovviamente obbligatoria la mascherina a bordo «e se possibile anche guanti monouso». Con l’avviso di «non abbandonarli mai a bordo del treno».

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