Rc Auto famigliare in vigore da febbraio
In Bergamasca sconti per 34 mila

Manca ancora poco più di un mese dalla sua entrata in vigore, ma l’Rc auto familiare fa già discutere.

Di per sé la novità approvata dalla legge di Bilancio, e pronta a fare il suo esordio dal 16 febbraio, sembra garantire grossi vantaggi alle tasche di tanti automobilisti, introducendo una classe di merito che consentirà a tutti i componenti della stessa famiglia di beneficiare della fascia assicurativa più bassa.

Ma la legge del mercato non fa sconti, e l’altra faccia della medaglia del notevole risparmio (si parla addirittura del 50%) per chi potrà usufruire delle nuove tariffe formato famiglia è rappresentata dagli aumenti in arrivo per le altre categorie. Con l’introduzione della nuova norma, quanti proprietari di auto e moto otterranno un reale beneficio? Per ora le certezze sono poche (al punto che il debutto dell’Rc auto familiare, inizialmente previsto a Natale, è slittato di quasi due mesi), ma si può già azzardare qualche ipotesi.

Secondo le stime dell’Osservatorio Facile.it, a livello nazionale sarebbero circa 2 milioni le polizze interessate dall’agevolazione, a fronte di un rincaro medio del 2,6% per i restanti 40 milioni di veicoli. Dati che, se confermati, nella nostra provincia (dove circolano 682 mila auto) significherebbero sconti per circa 34 mila polizze e aumenti per tutti gli altri che, tenuto conto del prezzo medio rilevato a dicembre (400,51 euro), si tradurrebbero in poco più di 10 euro a testa.

Un rialzo che sembrerebbe tutto sommato sostenibile, dunque, a fronte di benefici sostanziosi per chi potrà usufruire dell’Rc familiare, accedendo alle nuove tariffe a partire del prossimo rinnovo della polizza in corso, e che con ogni probabilità non potrà invertire il trend dei costi assicurativi, nel 2019 a Bergamo in discesa del 9,25% rispetto all’anno precedente. A sorridere di più potrebbero essere i motociclisti, visto che la polizza famiglia estenderà le agevolazioni della Legge Bersani (che già attribuisce la classe di merito migliore presente nel nucleo familiare a mezzi dello stesso tipo) pure a veicoli diversi come auto e moto, a patto che non abbiano causato incidenti negli ultimi cinque anni.

In attesa di saperne di più, sul tema le associazioni a tutela dei consumatori (che hanno già fatto presente come di fatto la nuova norma vada a premiare le famiglie che possono permettersi più veicoli, penalizzando quindi i meno abbienti) mantengono alta l’attenzione: «A livello nazionale abbiamo già chiesto un incontro per chiarire i diversi aspetti della nuova Rc familiare – spiega Mina Busi, presidente di Adiconsum Bergamo -. La nuova norma sembra positiva, promettendo di abbattere i costi delle famiglie: penso ad esempio al caso dei neopatentati, per i quali in precedenza erano previste polizze molto elevate. La speranza è che il risparmio per le famiglie non si traduca in aumenti sostanziosi per le altre categorie».

Qualche dubbio anche in casa Federconsumatori, pure in chiave sicurezza: «I benefici in termini economici sono evidenti, ma che chi ha una polizza con un rischio più elevato meriti una classe di merito bassa è tutto da dimostrare – dice il presidente Umberto Dolci -. Esistono poi molte situazioni da chiarire: ad esempio quanto pagheranno quelle famiglie dove tutte le polizze sono nella fascia assicurativa più bassa?».

Non sarà invece possibile ricorrere alla nuova Rc familiare per il 4,35% di automobilisti bergamaschi che, a causa di un sinistro con colpa dichiarato nel 2019, dovranno fare i conti con un peggioramento della propria classe di merito e, di conseguenza, con un premio Rc auto più caro. Una percentuale, questa, più alta di quella nazionale (pari al 3,76%) ma di poco inferiore al dato regionale (4,46%): in Lombardia gli automobilisti più virtuosi si trovano a Lodi (3,44% di incidentati con colpa), mentre la maglia nera va alla provincia di Monza e Brianza (5,29%).

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