Regionali, a Bergamo l’affluenza domenica si è fermata al 33,98%. Oggi si vota fino alle 15

Le elezioni. Nella giornata del 12 febbraio meno della metà dei votanti del 2018 e del 2013. «Effetto Sanremo», tanti hanno fatto le ore piccole davanti alla tv. E con la bella giornata centro affollato e gite fuori porta. Oggi urne aperte fino alle 15, poi lo spoglio.

Effetto Sanremo. Pare una battuta, invece rischia di essere un pezzettino di verità: se ieri l’affluenza ha stentato a decollare, è stato forse anche per questo. Lo si coglieva chiacchierando dentro e fuori i seggi con scrutatori ed elettori: con lo show finito quasi alle 3 di notte e con milioni di spettatori ancora incollati alla tv a fare le ore piccole, era logico aspettarsi che in mattinata si vedessero poche persone ai seggi. Così è stato, visto che entro mezzogiorno aveva votato praticamente solo un elettore su dieci; non a caso è andata meglio nel pomeriggio, con numeri più consistenti (alle 19 si è saliti al 30%), e infine nel dopocena (33,98% il dato delle 23).

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«L’affluenza è oggettivamente bassa», commentava ieri a metà pomeriggio Giacomo Angeloni, assessore ai Servizi demografici del Comune di Bergamo, in cabina di regìa per gestire la macchina elettorale del capoluogo, con 103 sezioni sparse tra 26 seggi (più otto seggi speciali, per ospedali, Rsa e carcere) approntati per ricevere potenzialmente i 95.013 elettori della città. «Lavoro intenso, ma tutto sommato tranquillo», è la sintesi di Angeloni.

Lo scarso appeal della campagna elettorale, la bella giornata, San Valentino alle porte (e dunque magari il weekend fuori porta), pure le ore piccole per Sanremo. Il disinteresse per il voto è però uno dei fattori forse più rilevanti: l’immagine plastica affiora nel cuore della città, nei seggi allestiti a Palazzo Frizzoni, dove di elettori (lì vota parte dei residenti del centro) se ne vedono pochi, mentre a due passi via XX Settembre è un brulicare perpetuo di famiglie, coppiette e turisti cullati da un sole fuori stagione. Il silenzio elettorale, imposto per legge sin dal sabato per quel che riguarda la propaganda «fisica», non vale invece per social e dintorni. Specchio dei tempi: anche ieri di primo mattino si sono rincorsi i post e i messaggi WhatsApp di diversi candidati che rilanciavano un ultimo appello al voto e – soprattutto – all’indicare la preferenza sulla scheda.

La tranquilla giornata dei seggi ha avuto solo qualche minima increspatura. Al Lazzaretto, una dipendente del Comune è inciampata e si è reso necessario un consulto in ospedale per verificare le condizioni del ginocchio. Sempre in città, invece, si sono registrati alcuni screzi tra rappresentanti di lista, «controllati senza problemi dalla polizia locale» specifica Angeloni. In una sede c’è stato un diverbio con un elettore che voleva entrare col cane, mentre in alcuni seggi si sono dovuti risolvere dei problemi col riscaldamento. A proposito di seggi. La Bergamasca è una delle aree dove più si stanno spostando i seggi dalle scuole verso altri luoghi, così da garantire la continuità didattica, come rilevato da una statistica dell’associazione Cittadinanzattiva, e Bergamo è insieme a Lecco uno dei due soli capoluoghi lombardi che ha avviato questo percorso (circa il 65% degli elettori vota in sedi diverse delle scuole).

Un problema è stato segnalato ieri alla scuola «Diaz», in via Cadorna, rispetto all’accessibilità per i disabili: «Alla scuola Diaz di Bergamo, sede di seggio elettorale, la situazione è così da sempre, a prescindere dal colore politico dell’amministrazione comunale – è la segnalazione di un cittadino, via Facebook –. Chi, in autonomia e in sedia a rotelle, raggiunge il seggio ubicato alla scuola Diaz viene accolto da un avviso: «In caso di disabilità o mobilità ridotta, suonare il citofono per poter usufruire dell’ascensore». Peccato che l’unico campanello visibile si trovi sul portone d’ingresso dell’istituto, raggiungibile solo tramite scale». La sollecitazione è stata raccolta dal Comune: «Abbiamo provveduto a sollecitare il personale comunale presente al seggio di dare supporto alle persone con disabilità – è la risposta dell’assessore Angeloni –. Proveremo a spostare i seggi della Diaz in altra sede già per le prossime elezioni». La nuova sede – la «Diaz» è tra l’altro un edificio datato, e in parte vincolato – potrebbe essere nella «Social Domus» di via XXIV Maggio. Oggi, intanto, scatta l’ultima chiamata per chi ancora non ha votato.

Oggi urne aperte fino alle 15

Ci si riprova oggi, con l’ultimo appello: dalle 7 alle 15 si è ancora in tempo per esprimere la preferenza, tra i quattro candidati presidente (Attilio Fontana per il centrodestra, Pierfrancesco Majorino per il centrosinistra, Letizia Moratti sostenuta dal Terzo polo e Mara Ghidorzi per Unione popolare) e i 1.019 aspiranti consiglieri regionali (di cui 114 bergamaschi), per 80 posti disponibili (presidente compreso). Sulla scheda si possono indicare fino a due nomi, purché di genere diverso e appartenenti alla stessa lista.

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