Uccisa da uno squalo in Sudafrica, il compagno è bergamasco

Città del Capo. Una tragedia che arriva fino alla Bergamasca quella della donna uccisa da uno squalo bianco in Sudafrica, domenica mattina. La donna è Kimon Bisogno, 39 anni, «Kiki» per gli amici, e il suo compagno è bergamasco: Diego Milesi, originario di San Pellegrino.

Insieme sono i genitori di Luna, 5 anni, e titolari della pizzeria Ferdinando a Observatory, un sobborgo di Città del Capo. Della donna, detta “Kiki”, il Comites delle Province del Capo evidenzia «l’incredibile attività di sostegno agli homeless», i senzatetto, «con il progetto Obs Pasta Kitchen», che serve pasta fatta in casa ai senzatetto una volta alla settimana, e la «sua personalità radiosa».

Il sito sudafricano racconta che la coppia, con la figlia, era in vacanza Plettenberg Bay per tre giorni e che la donna alle 8 era andata a mare per una nuotata mattutina. Lo squalo bianco era «mimetizzato in una grande onda» scrivono i giornali locali. L’ attacco è stato brutale e non si è potuto fare nulla per aiutare la giovane mamma. Secondo gli esperti lo squalo era lungo circa 4 metri, terribile lo shock per la famiglia e in aprticolare per il compagno Diego Milesi e la figlioletta.

La tragedia è avvenuta domenica mattina quando la 39enne è andata in spiaggia molto presto con la figlia e la sorella. Successivamente ha deciso di andare a nuotare, allontanandosi per una 15ina di metri dalla riva. Improvvisamente uno squalo bianco, lungo circa quattro metri, l’ha attaccata, dilaniandola. A lanciare l’allarme la sorella che, non vendendola tornare a riva, ha chiesto aiuto. Sul posto è intervenuta una pattuglia della guardia costiera che ha ritrovato il cadavere della donna: sul corpo i segni inconfondibili dell’attacco di uno squalo.

Il corpo di Kimon Bisogno è stato sottoposto ad autopsia. Quello di domenica è stato il secondo attacco di uno squalo in pochi mesi in quella zona, dopo che a fine giugno un uomo era stato trovato morto al largo della stessa località marittima. Numerose le persone che hanno voluto ricordare fuori dal locale della coppia la giovane donna: «Kiki» era molto amata dalla comunità, per il suo fare solare, i corsi di yoga che teneva e le sue attività di volontariato.

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