UniBg nella sede dell’Accademia della Guardia di finanza, verso svolta positiva

Il polo giuridico nella sede dell’Accademia della Guardia di finanza che si trasferirà agli ex Riuniti. Ripreso il dialogo tra università e proprietà, con la mediazione del Comune. Venerdì la decisione del Cda dell’ateneo.

La svolta è vicina e potrebbe arrivare già venerdì, nel Cda presieduto dal rettore Remo Morzenti Pellegrini. L’Università, infatti, starebbe per concludere positivamente l’operazione per l’acquisizione del complesso di via Statuto, ora sede dell’Accademia della Guardia di finanza e futuro polo degli studi giuridici.

Stop & go

La trattativa tra ateneo e proprietà dell’immobile (il fondo Investire Sgr) si era incrinata nel maggio scorso, quando il Cda dell’Università aveva ritenuto «insostenibile, incongrua e inaccettabile» la proposta del fondo, pare lievitata del 40% rispetto alla cifra iniziale messa sul tavolo. La strada si era fatta in salita, tanto da far scendere in campo il sindaco Giorgio Gori e l’assessore alla Riqualificazione Francesco Valesini, per tentare una mediazione e scongiurare il crearsi di un «buco nero» nel cuore del quartiere di Santa Lucia. Previsto a fine anno, se non già a ottobre, infatti, il trasloco dell’Accademia della Gdf negli spazi recuperati degli ex Ospedali Riuniti: senza un «piano b» il rischio preoccupante per Palafrizzoni era che i 24 mila metri quadri ora occupati restassero vuoti. Oppure oggetto di un nuovo intervento di edilizia residenziale.

L’evoluzione

Le cose però sembrano essersi rimesse sulla carreggiata giusta. Il rettore Remo Morzenti Pellegrini ha sempre visto nell’immobile di via Statuto (che già ospita le lezioni e le attività degli allievi delle Fiamme Gialle) le caratteristiche adatte per far fare all’Università un ulteriore salto di qualità e non ha mai mollato il colpo. Il fondo, dal canto suo, sembra aver fatto dei passi avanti e quindi, grazie anche al ruolo del Comune per far riavvicinare le parti, ora l’accordo parrebbe dietro l’angolo. L’annuncio potrebbe appunto arrivare dal Cda di venerdì. Tutti abbottonati (soprattutto sui dettagli economici dell’operazione) ma tutti ottimisti sul fatto che ci sia in corso «un’evoluzione positiva».

Il piano

Via Statuto diventerebbe quindi strategica nel risiko delle sedi universitarie (l’ateneo è pronto a investire tra i 60 e i 70 milioni di euro per ampliare l’offerta di spazi ai suoi studenti, cresciuti di oltre il 50% negli ultimi sei anni). L’immobile non richiede interventi sostanziali e sarebbe disponibile in tempi relativamente brevi (già a fine anno). L’idea è trasferire qui i dipartimenti di Giurisprudenza, con una parte di uffici amministrativi; oltre a ricavare 300 posti letto e venti minialloggi per i visiting professor; 15 aule almeno, una mensa che è già in funzione e quel centro sportivo che alla Montelungo diventa difficoltoso realizzare. Già, perché dall’altra parte c’è l’operazione delle ex caserme (Montelungo e Colleoni) che cerca di uscire dallo stallo. Tramontata l’ipotesi di un nuovo Cus, grazie a un accordo integrativo con Comune, Cassa depositi e prestiti e Regione, e a un nuovo progetto definitivo, anche questa partita (che prevede alloggi e aule per le facoltà di Economia) sarebbe pronta a ripartire. Con l’Università pronta a giocare un ruolo di primo piano per la rinascita di due aree cruciali per la città.

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