Volo dall’India, «liberati» 66 passeggeri, 34 in isolamento perchè ancora positivi

Ecco i risultati dei test molecolari sui passeggeri atterrati all’aeroporto di Orio al Serio lo scorso 3 maggio.

I test molecolari sui passeggeri del volo atterrato dall’India il 3 maggio scorso a Orio al Serio e attualmente ospitati presso due Covid hotel – effettuati lunedì a fine quarantena da Ats Bergamo in collaborazione con il Policlinico San Pietro/Gruppo San Donato – hanno dato i seguenti risultati:

66 passeggeri sono risultati negativi e pertanto sono stati “liberati”

34 passeggeri sono risultati debolmente positivi (16) e positivi (18); si ricorda che le disposizioni per l’isolamento si applicano in modo identico sia per i positivi sia per i debolmente positivi.

Tra i positivi rientrano anche 5 dei 6 passeggeri risultati positivi allo sbarco (che quindi non si sono negativizzati durante il periodo di isolamento obbligatorio) e dovranno ripetere il tampone a distanza di sette giorni e, nel frattempo, proseguire con l’isolamento obbligatorio.

La donna precedentemente ricoverata in un ospedale della Bergamasca è stata trasferita in un ospedale milanese dove si trova in condizioni stabili.

Questi passeggeri individuati per la prima volta positivi dovranno rispettare l’isolamento obbligatorio per altri dieci giorni, al termine dei quali verrà ripetuto il tampone per verificarne la guarigione.

15 passeggeri negativi non sono stati “liberati” in quanto individuati come contatti stretti di soggetti positivi (esempio condivisione di camera) e avranno quattordici giorni di quarantena da fare (al termine della quale verranno nuovamente sottoposti a tampone).

I 49 passeggeri, i 34 positivi e i 15 contatti stretti, sono tutti ospitati presso l’hotel La Muratella, liberando quindi il Mercure di Bergamo.

I test positivi verranno inviati all’ospedale Sacco per il sequenziamento e l’individuazione della variante.

Le operazioni odierne, coordinate dall’Agenzia di Tutela della Salute di Bergamo, si sono svolte al meglio grazie alla collaborazione della Protezione civile, della CRI e delle Forze dell’Ordine.

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