A Martinengo 4 mila mascherine al giorno
Gli operai rientrano al lavoro a La Rocca

La produzione è stata avviata lunedì mattina con un gruppo di 12 operaie e operai: «Li abbiamo chiamati su base volontaria, nessuno è obbligato a rientrare se non se la sente o ha bisogno di stare a casa per assistere i familiari».

Dal mondo della moda ha riorganizzato la produzione e la filiera e si è messo in gioco insieme a numerose altre aziende tessili del territorio. Anche La Rocca di Martinengo, che produce abbigliamento tecnico e sportivo di alta gamma per marchi di fama internazionale e del mondo del lusso, da ieri ha avviato la produzione di mascherine, un bene richiestissimo per mettere in sicurezza i cittadini e gli operatori della sanità.

«Abbiamo contattato l’Ats di Bergamo e Assolombarda – spiega il titolare Flavio Forlani -. Usiamo poliestere laminato e TNT (tessuto-non-tessuto, ndr) con lamina in ePTFE . Abbiamo chiesto la consulenza dell’Ats di Bergamo che ci ha fornito tutte le indicazioni del caso e siamo in contatto con il Politecnico di Milano che sta validando i materiali».

La produzione è stata avviata lunedì mattina con un gruppo di 12 operaie e operai: «Li abbiamo chiamati su base volontaria, nessuno è obbligato a rientrare se non se la sente o ha bisogno di stare a casa per assistere i familiari – continua Forlani -. Abbiamo garantito in azienda tutte le misure di sicurezza necessarie per il lavoro. In filiera c’è anche la nostra famiglia: siamo tutti coinvolti e tutti vogliamo dare una mano».

La Rocca prevede di produrre intorno alle 4 mila mascherine al giorno: «Con il supporto dei mezzi della Protezione Civile e del Comune di Martinengo che ci danno una mano nel recapitarci i materiali necessari per completarle: le consegneremo loro giorno per giorno, affinchè possano subito essere distribuite alla popolazione».

Con la speranza di avviare anche una seconda produzione: «In settimana inizieremo a ricevere altro tessuto e stiamo verificando la possibilità di realizzare anche i camici e le tute per i sanitari». Saranno prodotte in TNT e l’azienda prevede di poterne realizzare un migliaio al giorno.

«La tuta ipertecnica che abbiamo creato di Nirmal Purja, l’alpinista nepalese che ha portato a termine l’impresa di scalare le 14 vette più alte del mondo in soli sette mesi, sembra ora un progetto così lontano – commenta ancora Forlani -. Il territorio bergamasco adesso ha bisogno di tutte le sue eccellenze per continuare a lottare. La moda continuerà con tutta la sua bellezza, ma prima c’è bisogno di fare squadra e mettersi in rete per sostenere il mondo della sanità e per contribuire in questa lotta contro il coronavirus».

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