Argomm sbarca in Cina: investimento da 10 milioni

L’operazione. Joint-venture con la multinazionale svizzera Angst+Pfister. Lo stabilimento del Gruppo di Villongo a Changzhou operativo in autunno.

Argomm Group di Villongo sbarca in Cina. Entro l’autunno sarà avviata Arap Sealing International, nuova realtà produttiva localizzata a Changzhou, nella provincia dello Jiangsu, a 200 chilometri da Shanghai. L’impianto, che si estende su una superficie coperta di 5.000 mq, è infatti in fase di ultimazione. L’investimento a bilancio è di circa 10 milioni di euro. Arap Sealing International garantirà una forza occupazionale di poco meno di 150 addetti che andranno ad aggiungersi ai 1.200 in forza oggi al gruppo, per un business che si concentrerà nella produzione di componenti per mercati diversificati, facendo dello stabilimento asiatico un sito dedicato al mercato cinese. Andrà ad aggiungersi agli altri siti produttivi del gruppo operativi in Italia, India, Thailandia e nel Vecchio Continente, Spagna e Romania.

Il gruppo di Villongo, specializzato nella progettazione e produzioni di componenti custom in materiale elastomerico, plastico e bicomponente, ha pianificato l’investimento cinese attraverso una joint-venture con la storica multinazionale svizzera Angst+Pfister, attiva dal 1920 nello sviluppo, produzione e fornitura globale di componenti e soluzioni per settori industriali e che di conseguenza ben si integra con il business Argomm, focalizzato al contrario in soluzioni di tenuta per applicazioni critiche nel mercato automobilistico. «Per il nostro gruppo è strategico essere geograficamente vicini ai nostri clienti di riferimento con i quali si è creato un rapporto di collaborazione nello sviluppo prodotti» spiega il presidente e amministratore delegato Argomm, Ercole Galizzi che nella gestione dell’azienda è affiancato dai figli Chiara (risorse umane e responsabilità sociale) e Francesco (area innovation). Quest’ultimo ha curato direttamente lo sviluppo dello sbarco nel Celeste Impero. «Il plant in Cina - aggiunge Galizzi - sarà indipendente e in grado di garantire l’intero processo, dalla fase di engineering sino alla trasformazione e commercializzazione dei componenti. Anche la scelta di una partnership con Angst+Pfister non è causale, è una realtà globalizzata, capace di trasformarsi da piccola azienda famigliare di Zurigo ad impresa internazionale di successo».

Sul fronte delle performance economiche, Argomm Group ha chiuso il 2022 con vendite aggregate pari a 130 milioni di euro, marcando un + 4% sul 2021, con il 90% indirizzato al settore della subfornitura automobilistica. Un business principalmente europeo (il 71% degli sbocchi), a seguire, l’Asia (15%) e le Americhe (14%). «Abbiamo chiuso un anno complicato - prosegue Galizzi - con il margine operativo lordo eroso dall’incremento dei costi, dall’energia elettrica alle materie prime e da una domanda piuttosto debole, con una contrazione soprattutto nel terzo e quarto trimestre». Buone, comunque, le prospettive: nel corso del 2022 Argomm si è garantita nuovi progetti per 92 milioni di euro, il 76% rivolti al business delle applicazioni su veicoli ibridi ed elettrici.

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