Auto, ottobre positivo in Bergamasca: +31%. «Ritorno nei saloni»

IMMATRICOLAZIONI. La Panda resta il modello più venduto. L’usato e le Km Zero coprono il 12% del mercato totale. Epis (Ascom): ma ancora lontani dai numeri pre-Covid.

Prosegue il boom delle vendite auto: a Bergamo ottobre ha messo a segno un più 31% sullo stesso mese del 2022. A livello nazionale la crescita è inferiore (più 20%), ma comunque in territorio positivo. «Il dato è favorevole – dice Loreno Epis, presidente della categoria Autosalonisti di Ascom Bergamo e titolare dell’omonima rivendita di auto di Scanzorosciate – anche se occorre precisare che sul targato pesa ancora la presenza delle Km zero (le vetture immatricolate a proprio nome dalle concessionarie per rispettare i budget delle case costruttrici e poi immesse sul mercato dell’usato, ndr)».

A livello nazionale la quota sfiora il 12% del totale e nella nostra provincia «siamo attorno alla stessa percentuale – osserva Epis -. Inoltre, l’aumento c’è rispetto all’anno scorso, ma siamo ancora lontani dai risultati del 2019, anno pre-Covid. Per l’usato siamo a tre vetture vendute ogni nuova targata. E siamo in crescita anche rispetto al 2019». Dopo l’incremento di prezzo delle vetture di seconda mano che si era verificato dall’anno scorso in avanti - complice la carenza di auto nuove legata alla mancanza di microchip che aveva costretto la case automobilistiche a ridurre la produzione – ora «le valutazioni si stanno riallineando. Per arrivare a regime, con prezzi più stabilizzati ci vorrà ancora circa un anno». Il mercato dell’usato rimane un serbatoio di acquisto importante per gli automobilisti, visto l’incremento di prezzo del nuovo (dal 20 al 30% in media) che non consente a molti di acquistare una vettura nuova fiammante.

«L’incremento nelle immatricolazioni – commenta Paolo Ghinzani, presidente del gruppo Concessionari Ascom Bergamo e direttore di Ghinzani Group – è legato soprattutto all’esaurimento di vecchi ordini raccolti nei mesi scorsi. È sempre presente una quota di Km zero, adesso pure a trazione elettrica».

C’è comunque interesse, la gente è tornata a frequentare gli autosaloni e anche «alla recente Fiera Campionaria di Bergamo abbiamo assistito ad una buona affluenza di visitatori agli stand delle auto». Anche se Ghinzani esprime qualche preoccupazione per i mesi a venire, quando «arriveranno negli autosaloni le vetture made in China. Oltre a quelli già presenti, sono attesi altri marchi, con prezzi di listino più bassi rispetto a quelli delle auto europee. Il rischio è che facciano man bassa del mercato, distruggendo quello europeo. A meno che le case automobilistiche dell’Ue non decidano di ridimensionare i prezzi di vendita».

Panda in prima posizione

Intanto la Fiat Panda consolida la prima posizione tra le targate orobiche, seguita da Dacia Sandero e Toyota Yaris Cross. Stesso podio nei primi 10 mesi dell’anno.

A livello nazionale le immatricolazioni toccano le 139.052 unità: con un giorno lavorativo in più la crescita è del 20% rispetto a ottobre 2022, che a sua volta aveva segnato un più 14,2%. Rispetto allo stesso mese del 2019, invece, il conto è ancora in perdita: meno 11,6%. Il totale delle vetture immatricolate nei primi 10 mesi dell’anno arriva a 1.315.964 unità, più 20,5% e 224.000 auto in più rispetto alle 1.091.937 di gennaio-ottobre 2022, ma 310.000 in meno (meno 19%) dello stesso periodo 2019 (dati Unrae).

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