Economia / Bergamo Città
Domenica 16 Novembre 2025
Bergamo, il 50% delle Pec «vagliate» dall’intelligenza artificiale
IN CITTÀ . Ogni anno all’Ufficio protocollo arrivano 450mila mail. L’assessore Angeloni: «Così semplifichiamo e liberiamo il personale».
L’appellativo di «smart city» associato a Bergamo lo si è ormai imparato a conoscere in questi anni. Ma che la Città dei Mille stia diventando all’avanguardia anche nell’applicazione dell’intelligenza artificiale, forse, non era ancora noto a tutti. A confermarlo però sono i primi dati sulla sperimentazione del software «Sicra Evo» in uso da pochi mesi all’Ufficio Protocollo del Comune, con il quale oggi l’IA legge, reindirizza e archivia istantaneamente circa 225mila di tutte le Pec inviate a Palafrizzoni. Sono il 50% del totale delle mail di posta certificata ricevute dall’Ufficio protocollo, che secondo le statistiche dell’assessorato all’Innovazione e alla semplificazione si aggirano ogni anno attorno alle 450mila unità.
Sono il 50% del totale delle mail di posta certificata ricevute dall’Ufficio protocollo, che secondo le statistiche dell’assessorato all’Innovazione e alla semplificazione si aggirano ogni anno attorno alle 450mila unità
Partito sei mesi fa e finanziato con il Pnrr, quello di protocollazione automatica delle Pec è il primo progetto di applicazione dell’intelligenza artificiale nella gestione amministrativa del Comune di Bergamo. «Il progetto sta dando ottimi risultati, e in prospettiva sarà una rivoluzione – commenta Giacomo Angeloni, assessore all’Innovazione, che venerdì ha presentato l’esperienza all’assemblea annuale di Anci a Bologna –. Questa innovazione ci permetterà di risparmiare tempo e risorse e di sgravare il lavoro del personale».
Per rendersi conto dell’efficacia dello strumento per Angeloni basta fare un rapido calcolo. «Oggi l’Ufficio protocollo conta cinque dipendenti. Considerando 450mila protocollazioni l’anno, significano 90mila a testa. Parliamo di circa 250 pratiche al giorno per ciascun dipendente». Numeri elevati, ma che ora grazie all’Ia si riducono sensibilmente.
L’intelligenza artificiale va usata e non va subita – conclude Angeloni –, e la pubblica amministrazione deve imparare a sfruttarla nel modo corretto»
La tecnologia del software - elaborato dal Gruppo Maggioli, principale software house per la Pubblica amministrazione e già fornitore di Palafrizzoni - nella metà dei casi infatti già ora non richiede l’intervento correttivo del dipendente. Il sistema è «addestrato» a riconoscere il contenuto della mail e a smistarla in tempo zero verso l’Ufficio o la persona interessata. E, a differenza della persona umana, può farlo 24 ore su 24. «In questa fase ci stiamo concentrando a “formare” l’intelligenza artificiale, dandole tutte le istruzioni affinché diventi sempre più autonoma nella protocollazione. La scorsa settimana inoltre è partito un corso di formazione interna per i dipendenti sull’utilizzo dell’Ia», aggiunge Angeloni. Il test durerà un anno e si concluderà verso giugno. «Per quella data – precisa – puntiamo ad applicare il software al 100% delle sue potenzialità». In sostanza, di qui a breve tutte le Pec del Comune potrebbero essere protocollate dall’IA. Con un vantaggio che non è solo per i cittadini - «significa avere servizi più veloci ed efficaci», afferma l’assessore - ma anche per lo stesso personale e tutta la macchina amministrativa: «In questo modo l’intelligenza artificiale ci permetterà di ricollocare il personale dove serve di più, negli uffici dove ci sono carenze o dove è necessario un potenziamento. L’intelligenza artificiale va usata e non va subita – conclude Angeloni –, e la pubblica amministrazione deve imparare a sfruttarla nel modo corretto».
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