Cambia la normativa sugli sconti, una rivoluzione per il commercio

IL NUOVO DECRETO. Un incontro per gli operatori in Ascom il 28 giugno per capire cosa cambia. Le regole diventano più rigide su pratiche sleali, false recensioni, saldi e vendite promozionali.

Se non è una rivoluzione poco ci manca. Il Decreto Lgs. n. 26 del 7 marzo 2023 (che ha recepito la direttiva UE 2019/2161 «Direttiva Omnibus» riguardo  il codice di tutela del consumatore) stravolge la normativa sugli sconti e impone regole molto più rigide riguardo le pratiche commerciali sleali, l’adeguamento dell’e-commerce, le sanzioni per i comportamenti ingannevoli che possono interessare la tutela di salute, sicurezza e minori.

A chi interessa

L’impatto sulle imprese avviene ad ogni livello, dal piccolo negozio o banco del mercato fino ai portali di vendita on line o di pubblicità e richiede l’adeguamento dei sistemi informatici gestionali, le schede prodotto, la documentazione contrattuale e informativa per l’e-commerce e l’operatività in store riguardo ai cartellini prezzi e alla gestione delle vendite straordinarie, promozionali, di fine stagione e di liquidazione.

Le novità per l’e-commerce

Sul commercio elettronico le novità sono rilevanti. La legge modernizza il codice del consumo alla luce della nascita, in questi vent’anni, dell e-commerce, la rende uniforme a livello europeo, rafforza l’azione di contrasto dell’autorità pubblica ed inasprisce le sanzioni che per le piattaforme potranno arrivare fino ai 10 milioni di euro e addirittura al 4% del fatturato.La normativa obbliga, inoltre, alla trasparenza nelle ricerche on line, interviene sulle recensioni false o acquistate, vieta il bagarinaggio digitale e obbliga alla chiarezza nel caso di prezzo dinamico deciso da un algoritmo. Non da ultimo si prefigge di dare ordine alla grande abbuffata del«Black Friday».    

Il decreto, nella parte che riguarda gli annunci di riduzione dei prezzi, si applica alla vendita di qualsiasi prodotto con le sole eccezioni dei prodotti agricoli, dei prodotti deperibili ed esclude i cosiddetti «prezzi di lancio» e le «vendite sottocosto».

Il mondo della moda

Su abbigliamento calzature, articoli sportivi, accessori della moda oltre ai prodotti di elettronica c’è una ricaduta di applicazione molto pesante. Se le poche righe del decreto indicano che il prezzo di riferimento nell’annuncio di sconto è quello più basso praticato dal venditore nei trenta giorni precedenti, l’impatto della norma porta a decine di applicazioni diverse e a centinaia di domande a cui rispondere. Insomma non è semplice. Il debutto della nuova norma, considerato che il nuovo decreto entra in vigore il 1° luglio, ha un immediato e pesante battesimo del fuoco con l’avvio dei saldi il 6 luglio prossimo.

Multe salatissime

I nuovi cartellini prezzi devono rispondere da subito agli obblighi previsti dalla legge, a pena di sanzioni (da euro 516,00 a euro 3.098,00). Per questo motivo Ascom Bergamo e Federmoda Italia hanno organizzato un incontro che vuole in modo pratico offrire le risposte che gli operatori si attendono per affrontare l’imminente avvio dei saldi. L’appuntamento è per mercoledì 28 giugno alle ore 13.30 nella sede di Ascom Confcommercio Bergamo in via Borgo Palazzo 137.

Per i negozi coinvolti - complessivamente 1.850 di abbigliamento e calzature e 270 di elettrodomestici in provincia di Bergamo – è un vero banco di prova. «Siamo sicuri che questa norma avrà un impatto molto importante sulla gestione dei punti vendita e dell’e-commerce-– spiega Massimo Torti segretario generale di Federmoda Italia che parteciperà all’evento del 28 giugno a Bergamo –, per questo come Federmoda abbiamo realizzato una presentazione che illustrerà tutte le casistiche e i potenziali rischi e risponderà a tutte le domande che in questi mesi sono giunte alla nostra Federazione. I nostri negozi saranno come sempre preparati alla novità legislativa. Come Federazione infine siamo soddisfatti della norma che regolamenta per la prima volta il commercio elettronico e pone forte attenzione sulle false recensioni, sulle pratiche sleali e sulle clausole a tutela non solo dei consumatori ma anche dei retailer tradizionali».

«Il decreto che recepisce una norma europea - spiega Oscar Fusini, direttore di Ascom Bergamo - interviene a tutelare i consumatori rispetto alle politiche di annuncio di sconto spesso ingannevoli, peraltro molto spesso in rete, Oggi c’è confusione e nei prossimi giorni cercheremo di alleviare le difficoltà degli operatori. Saremo a loro disposizione, e risponderemo a tutte le domande dei nostri imprenditori. Comunque regole certe avvantaggiano tutti e regolano la concorrenza sleale». Per accreditarsi è necessario contattare la segreteria di direzione di Ascom Confcommercio Bergamo al numero 035 4120203.

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