(Foto di Sergio Agazzi)
L’ASSEMBLEA. Confindustria si riunisce a ChorusLife. Ricuperati indica anche l’aerospazio tra le filiere del futuro. «Al Km Rosso altri laboratori di Ingegneria». E sull’ente camerale: «Continuiamo a progettare con sguardo d’insieme».
È la sua ultima assemblea generale pubblica da presidente di Confindustria Bergamo, ma Giovanna Ricuperati non pensa al passato. Lo sguardo è puntato avanti, «verso ciò che ancora non c’è». Il titolo «Chissà, chissà domani. Orizzonti e sfide per l’impresa futura» non è casuale: «Ho dato la mia relazione in pasto all’Intelligenza Artificiale - racconta la presidente - chiedendo: se fosse una canzone, quale sarebbe? L’IA ha risposto “Futura”. Un brano generativo, femminile, fatto di desiderio e progetto. Come la nostra idea di impresa».
La convention nell’arena di ChorusLife gremita (circa 1.500 i presenti) si apre con i saluti della sindaca Elena Carnevali e di Fabio Bosatelli, presidente di Gewiss e Polifin, padrone di casa nel complesso ideato dal padre Domenico. «È un’emozione accogliervi qui - dice Bosatelli - in questo spazio simbolo di rigenerazione urbana inaugurato un anno fa. Oggi penso al senso di incertezza e alla solitudine dell’imprenditore, chiamato a mettersi in discussione e a trovare soluzioni, ma credo che alla fine di questa assemblea ci sentiremo tutti un po’ meno soli».
La sindaca Carnevali intreccia la visione civica e quella produttiva: «Voi siete donne e uomini che, in un tempo di turbolenza, continuano a investire e a creare valore. Bergamo ha un tessuto produttivo solido, ma un territorio deve essere competitivo non solo sul fronte economico. Servono qualità urbana e ambientale, sistemi di welfare e politiche migratorie mirate all’integrazione».
Giovanna Ricuperati chiama a raccolta sul palco la sua squadra (il direttore Paolo Piantoni e i vicepresidenti Giovanni Fassi, Marco Manzoni, Oscar Panseri, Claudia Persico, Paolo Rota, Monica Santini, Bernardo Sestini e Matteo Vavassori), poi la voce potente di Rosalba Piccini intona «Futura» di Lucio Dalla.
«Lo scenario è totalmente cambiato: se un tempo la produzione era il motore, oggi la filiera è guidata da distribuzione e logistica», dice Ricuperati, sottolineando che l’Europa, «nata per sostenere la crescita, impone scelte che finiscono per essere ponti d’oro per chi compete ad armi impari. Non mettiamo in discussione la Ue, ma questa politica europea, che non sta ascoltando chi crea valore e tradisce il patto con il proprio futuro».
Anche sull’Italia, Ricuperati è netta: «La crescita si è fermata. Siamo ai decimali, anche per il prossimo anno. Vorremmo vedere una strategia politica di medio periodo con al centro la competitività delle imprese e più supporto agli investimenti. Misure semplici con poche regole di accesso e valutazione dei risultati».
Poi snocciola i numeri dell’associazione: circa 1.400 imprese iscritte, in aumento, con «il grande rientro di Sdf-Same e la forte crescita del terziario avanzato». E sottolinea con orgoglio le «autostrade progettuali costruite in questi anni», richiamando in particolare il lavoro sulle filiere, da quelle esistenti (meccatronica, componentistica elettrica, tessile, edilizia, valvole) alle nuove filiere strategiche: «Stiamo accompagnando le aziende della subfornitura, in particolare quelle dell’automotive, nella riconversione verso i settori dell’aerospazio e della difesa, e guardiamo con convinzione al nucleare, che rappresenta un’area di investimento cruciale per l’Europa».
Non c’è futuro senza giovani, eppure l’Italia ne perde migliaia ogni anno: «Nel solo 2024 – ricorda Ricuperati – sono stati 3.640 gli espatri da Bergamo, dieci volte in più rispetto a inizio millennio, mentre nei prossimi 25 anni si prevede un calo di 91mila persone in età lavorativa. Dobbiamo agire». Sul palco sale un gruppo dei 73 ragazzi che hanno concluso il primo anno del corso Its biennale «Nuove tecnologie per la vita», provenienti da Etiopia ed Egitto, oggi residenti tra Bergamo, Treviolo, Brembate e Clusone. «Da gennaio – spiega Ricuperati – entreranno nelle nostre aziende per sei mesi di stage, preceduti da un percorso di placement per individuare la collocazione migliore». Un’iniziativa diventata modello per il bando nazionale del governo sull’internazionalizzazione degli Its nei Paesi del Piano Mattei. Ricuperati ricorda anche «Live in Bergamo»: «Stiamo creando un fondo immobiliare a cui sarà possibile partecipare conferendo immobili di prossimità alle aziende, da ristrutturare e destinare ai lavoratori delle imprese». «L’abitare – evidenzia – è parte integrante della competitività, al pari della formazione e delle infrastrutture».
Il futuro si costruisce anche sulla governance. «Ogni passaggio generazionale ben gestito rafforza non solo l’impresa, ma l’intero territorio», sostiene Ricuperati, e racconta del progetto M&Atching, che ha già accompagnato in processi di crescita, aggregazione o cessione una sessantina di imprese, accomunate dall’obiettivo di «mantenere il valore sul territorio». L’altro grande capitolo è l’innovazione: «Non è un addio alla fabbrica, ma un invito a far parte del futuro dell’industria, dove digitale e ricerca diventano regola. L’Intelligenza Artificiale è la linea di confine tra chi cresce e chi resta indietro».
Ricuperati annuncia che al Kilometro Rosso nascerà una sede del competence center Made 4.0 (polo di trasferimento tecnologico) e lì «potrebbero trovare sede nuovi laboratori dei dipartimenti di Ingegneria dell’Università di Bergamo, per alimentare ulteriori opportunità di progettualità congiunta tra ateneo e mondo produttivo». Non solo. Bergamo è pronta a candidarsi per una delle Zis lombarde, le Zone di innovazione e sviluppo dove formazione, ricerca e industria lavorano insieme: «I semiconduttori a Pavia, la farmaceutica a Milano, l’aerospace a Varese, la cosmetica a Crema, da noi la meccatronica».
Prima di chiudere, Ricuperati si toglie un sassolino dalla scarpa: «La perdita della governance della Camera di Commercio, che non intacca la nostra volontà di progettare il futuro con uno sguardo d’insieme». Un messaggio all’attuale presidente camerale Giovanni Zambonelli, presente in platea, mentre del past president di largo Belotti, Carlo Mazzoleni, ricorda l’impegno per il progetto E-Brt, «asse strategico per connettere università, imprese e centri di ricerca in un unico ecosistema competitivo».
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