Contratto dei bancari, bergamaschi soddisfatti. Adesso tocca alle Bcc

IL RINNOVO. Ripristinata la piena base di calcolo del Tfr. Non passano le 35 ore, ma da luglio si scenderà a 37. I sindacati: «Uno dei migliori Ccnl degli ultimi decenni».

Tanto hanno chiesto, tanto hanno ottenuto. Nella storia della contrattazione sindacale dei vari settori, mai era successo che ad una precisa rivendicazione economica la controparte accettasse di corrispondere la cifra richiesta. Ci sono riusciti i sindacati dei bancari - Fabi, First Cisl, Fisac-Cgil, Uilca e Unisin - all’interno di una delegazione trattante sicuramente singolare, dove, a fianco dell’Abi, l’Associazione bancaria italiana, per la prima volta sedeva Intesa Sanpaolo, che non a caso esprime «piena soddisfazione» per la firma. L’istituto di Ca’ de Sass, infatti, a fine febbraio aveva comunicato la revoca del mandato per la rappresentanza sindacale all’Abi per gestire in autonomia la propria partecipazione alla contrattazione. E le aperture del ceo di Intesa, Carlo Messina, sugli aumenti hanno sicuramente giocato un ruolo chiave.

Accordo sul rinnovo

Le parti giovedì hanno raggiunto un accordo sul rinnovo del contratto nazionale del settore Creditizio e finanziario (Ccnl Abi), che a livello nazionale interessa 264mila bancari e nella nostra provincia circa 3.500. Ora tocca al sistema delle Bcc rinnovare il contratto, scaduto a dicembre 2022: la piattaforma sindacale sarebbe pronta.

Per quanto riguarda il Ccnl Abi, in vigore fino al 31 marzo 2026, l’aumento medio mensile ammonta a 435 euro lordi ed è suddiviso in quattro tranche: la prima, di 250 euro, retroattiva dal 1o luglio 2023; la seconda, di 100 euro, dal 1o settembre 2024; la terza, di 50 euro, dal 1o giugno 2025, e l’ultima, di 35 euro, dal 1o marzo 2026. Per un aumento complessivo del 15%. A dicembre la busta paga dei bancari sarà particolarmente ricca, dato che verranno erogati arretrati medi - che coprono il periodo luglio-novembre 2023 - per 1.250 euro. A regime, da marzo 2026, il nuovo contratto, in un anno, porterà un aumento medio superiore ai 5 mila e 500 euro lordi, considerando 13 mensilità.

Aumenti di questo tipo hanno una spiegazione ben precisa. «Sono giustificati da due ragioni in particolare - afferma Cristian Manzoni, segretario coordinatore della Fabi di Bergamo -: dall’ampio recupero inflattivo e da un riconoscimento di produttività del settore favorito dai profitti rilevanti degli ultimi due anni, agevolati, nell’ultimo anno, dall’aumento dei tassi».

Sempre a livello economico, a partire da luglio di quest’anno riprende il computo del Tfr in misura piena, superando quanto previsto nel Ccnl del 2012, che vincolava il calcolo alle sole voci tabellari stipendio, scatti di anzianità e importo ex ristrutturazione tabellare. Sul fronte della riduzione dell’orario di lavoro, la richiesta sindacale di 35 ore settimanali non è stata accolta, ma, dal 1o luglio 2024 l’orario passerà da 37 ore e 30 minuti a 37 ore.

Manzoni rileva come «ci sia stata una maestria nel condurre la trattativa, che poteva prendere pieghe diverse, da parte del segretario generale della Fabi, Lando Maria Sileoni». Un apprezzamento che arriva anche dalla stessa Abi, che riconosce a Sileoni, sindacalista di lungo corso (classe 1958), un «ruolo di sintesi e lungimiranza politico-strategica».

Tornando ai punti del contratto, «l’incremento della retribuzione riconosce la perdita di potere d’acquisto dei salari e opera una redistribuzione della maggiore produttività delle aziende», dice Giovanni Salvoldi, segretario generale della First Cisl di Bergamo. Del resto «le banche continuano a registrare una forte redditività e per il 2023 le previsioni sono di oltre 40 miliardi». Pierangelo Casanova, segretario generale della Fisac-Cgil orobica, sottolinea come si tratti di «un buon rinnovo che apre la strada anche in altri settori a rinnovi contrattuali di qualità». «Siamo riusciti ad evitare che si tornasse indietro sulla parte normativa - evidenzia Casanova - ma forse siamo riusciti un po’ meno a guardare avanti rispetto al capitolo delle nuove tecnologie (ad esempio per la banca digitale) per ferma opposizione della controparte che non ci ha seguito su questa strada».

Dal canto suo Marilla Serina, segretaria generale della Uilca bergamasca, si dice «molto soddisfatta», mettendo l’accento in particolare «sul bel recupero salariale, gli arretrati e l’ampliamento delle voci per la base imponibile del Tfr». «Molti Ccnl sono scaduti - aggiunge - e avere il nostro contratto rinnovato con questi aumenti è importante». Luca Ravaglia, segretario di Unisin per Intesa, parla di «uno dei migliori Ccnl sottoscritti negli ultimi decenni: rappresenta una svolta, riafferma il grande valore della nostra categoria e si pone come esempio positivo per tutta la contrattazione collettiva nel nostro Paese».

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