Despar, chiusi tutti i supermercati. Quattro negozi e 60 addetti a casa nella Bergamasca

Mercoledì sera 31 marzo hanno abbassato le saracinesche gli ultimi tre punti vendita Despar ancora aperti nella Bergamasca.

È arrivato così l’ultimo giorno di attività per i supermercati del gruppo bresciano Alco Spa, che conta 60 dipendenti nella nostra provincia, suddivisi su quattro negozi, situati a Chiuduno, Lovere e Bergamo, con due punti vendita in via Furietti e via Suardi (quest’ultimo aveva già chiuso lo scorso 13 marzo).

I lavoratori devono ancora ricevere lo stipendio di dicembre e con marzo gli arretrati salgono a quattro mensilità, oltre alla tredicesima. «Esprimiamo forte preoccupazione per la chiusura di tutti i punti vendita e per la perdita di reddito dei lavoratori – commenta Luca Riva, di Fisascat Cisl Bergamo -. Dal primo aprile si prospetta l’intervento degli ammortizzatori sociali con la cassa Covid e successivamente chiederemo la cassa straordinaria al ministero del Lavoro. Nel frattempo vediamo come evolverà la situazione e se le trattative con altri gruppi della grande distribuzione, in corso già da diversi mesi, porteranno ad una conclusione positiva della vicenda. Continueremo ad incalzare l’azienda e investiremo risorse in progetti di politiche attive per la riqualificazione professionale dei lavoratori, in collaborazione con gli enti di formazione sindacale».

Bocche cucite sui nomi degli operatori della gdo che sarebbero interessati a subentrare nella gestione di tutti o di una parte dei supermercati. Nel frattempo hanno intrapreso la via del concordato preventivo, oltre ad Alco spa, anche le due holding controllate, «Gestione centri commerciali» e «Alco grandi magazzini». Rimane ora da capire se l’azienda, tramite i commissari nominati, accetterà le eventuali offerte per la cessione. In caso contrario, si potrebbe passare da una procedura concorsuale o addirittura da un fallimento, con tempistiche evidentemente più dilatate.

Gli scaffali del supermercato Despar di via Furietti rimangono desolatamente vuoti e la speranza è quella di poter riaprire presto. Il personale dipendente accoglie con il sorriso e la cortesia di sempre gli ultimi clienti, che ne approfittano per un saluto e un acquisto sugli ultimi prodotti scontati. Il punto vendita alla Malpensata, così come quello in via Suardi, rappresentava anche un presidio per i numerosi anziani che da oggi dovranno necessariamente trovare un’altra soluzione per fare la spesa.

«Lavoro in questo supermercato da 17 anni e fino a dicembre abbiamo ricevuto regolarmente gli stipendi – commenta Daniela Fiocca, dipendente e delegata sindacale della Cisl -. Siamo in attesa di avere novità sulle trattative, fiduciosi di ripartire il prima possibile. In questi giorni abbiamo ricevuto numerosi attestati di vicinanza da parte della nostra clientela, anche perché rappresentiamo un punto di riferimento per gli anziani e le famiglie del quartiere».

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