Emergenze e blackout, la Cisl: «Con più personale si sarebbero evitati tanti disagi»

LA DENUNCIA. Il bilancio del sindacato dopo l’emergenza del primo luglio: «Grande professionalità dei tecnici intervenuti, ma carenze di organico ormai insostenibili».

I blackout che hanno colpito diversi centri abitati della regione, tra cui Bergamo e Monza, non hanno messo in crisi soltanto la tenuta tecnica della rete elettrica, ma hanno esposto una fragilità organizzativa sempre più difficile da ignorare: la cronica carenza di personale qualificato nella gestione delle emergenze. «Se da un lato Enel ha attribuito il guasto a problemi sulla linea di media tensione aggravati dal caldo e dal sovraccarico della rete, dall’altro è evidente che anche le difficoltà operative del personale tecnico hanno rallentato le operazioni di ripristino. Le squadre intervenute hanno agito con professionalità, ma il loro numero insufficiente non ha permesso una risposta tempestiva ed efficace» spiega la Cisl in una nota stampa nella giornata di mercoledì 2 luglio.

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Bedolis

«Serve personale qualificato»

«In uno scenario in cui le ondate di calore e l’iperconsumo energetico diventano sempre più frequenti, non si può continuare a fare affidamento solo su turni straordinari e disponibilità volontaria» sottolinea la segreteria regionale Flaei Cisl, il sindacato dei lavoratori elettrici. «Le organizzazioni sindacali chiedono da tempo un piano di assunzioni adeguato alla tipologia di servizio e ai carichi di lavoro» aggiunge il Segretario generale regionale Jgor Manzo. «Serve un’attenzione maggiore da parte di Enel al personale» ribadisce Carlo Varinelli, Segretario Flaei Cisl Bergamo.

«Mix di cause tecniche e ambientali»

«Lo sciopero del 20 giugno scorso e la vertenza in corso in Enel Distribuzione testimoniano un clima di crescente tensione. L’introduzione di un orario spezzato su due semi turni si è rivelata una misura poco efficace. Infatti, affidare la gestione di una rete con oltre 300.000-400.000 utenze a una media di soli 10-15 tecnici operativi è chiaramente insostenibile. La riorganizzazione su doppio turno non ha portato alcun miglioramento concreto. I recenti blackout sono il frutto di un mix di cause tecniche e ambientali, ma il deficit strutturale di organico ha amplificato la portata dell’emergenza. In momenti critici, l’assenza di personale adeguato rende ogni intervento più lento e meno efficace, aumentando i disagi per cittadini e imprese» conclude la Cisl.

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