Economia
Sabato 06 Dicembre 2025
Il Censis: gli italiani disillusi sono affascinati dagli autocrati
IL RAPPORTO. Il 72% non crede più ai partiti, ai leader politici o al Parlamento. Il 62% non ha fiducia nell’Ue. Angoscia anche l’enorme debito pubblico.
Italia
Nell’Italia che diserta le urne e che si mostra insofferente alla politica, sono le autocrazie in mano a chi esercita un potere assoluto, per il 30% dei nostri connazionali, ad incarnare meglio lo spirito del tempo. Così gli italiani hanno fiducia in Putin (12,8%), in Orban (12,4%) in Erdogan (11%), Trump (16,3%) persino in Xi Jiping (13,9%). In quella che il Censis chiama «l’Italia nell’età selvaggia, del ferro e del fuoco» il 72% degli italiani non crede più ai partiti, né ai leader politici o al Parlamento, mentre il 63% è convinto che si sia spento ogni sogno collettivo in cui riconoscersi. A suscitare entusiasmo invece, che ottiene la fiducia della maggioranza degli italiani (60,7%), è Leone XIV. Dopo di lui, molto distanziati, si piazzano Sánchez (44,9%), Merz (33,5%), von der Leyen (32,8%), Macron (30,9%), Starmer (29%) e Lula (23%).
Chi ha perso più ricchezza è il ceto medio
E anche l’Europa non è un appiglio valido, il 62%, non vi ha fiducia: ritiene infatti che l’Unione europea non abbia un ruolo decisivo nelle partite globali, mentre il 53% crede che sia destinata alla marginalità, in un mondo in cui vincono la forza e l’aggressività, anziché il diritto e l’autorità degli organismi internazionali. Questo e molto altro emerge dal 59° Rapporto del Censis che mostra un paese stanco, impoverito, invecchiato, con nascite al minimo. Del resto, tra il primo trimestre del 2011 e il primo trimestre del 2025, quindi in 15 anni, la ricchezza delle famiglie italiane è diminuita in termini reali dell’8,5%. E chi ha perso più ricchezza è il ceto medio. I nonni continuano ad avere un ruolo economico importante per le famiglie se è vero che il 43,2% dei pensionati garantisce regolarmente aiuti economici a figli, nipoti o parenti e il 61,8% ha versato (o ha intenzione di farlo in futuro) un contributo economico a figli o nipoti per sostenere spese importanti, come l’anticipo per l’acquisto della casa. Ad angosciare gli italiani è anche l’enorme debito pubblico che ha toccato la cifra record di 3.081 miliardi di euro (+38,2% rispetto a settembre 2001). In mezzo a tante difficoltà il sesso sembra essere un antidoto ai pensieri ed alle angosce che li attanagliano: i rapporti sessuali tra le persone di 18-60 anni sono molto frequenti.
Ad angosciare gli italiani è anche l’enorme debito pubblico che ha toccato la cifra record di 3.081 miliardi di euro (+38,2% rispetto a settembre 2001)
L’identità nazionale
Dal report emerge anche che gli italiani sono inclini a guardare con favore gli stranieri quando svolgono lavori faticosi e poco qualificati, o quando accudiscono gli anziani e i bambini, ma non sono propensi a concedere loro gli stessi diritti di cittadinanza degli autoctoni. Il 63% dei nostri connazionali pensa che i flussi in ingresso degli immigrati vadano limitati, il 59% è convinto che un quartiere si degrada quando sono presenti tanti immigrati, il 54% percepisce gli stranieri come un pericolo per l’identità e la cultura nazionali, solo il 37% consentirebbe l’accesso ai concorsi pubblici a chi non possiede la cittadinanza italiana e appena il 38% è favorevole a concedere agli stranieri il voto alle elezioni amministrative.
Il rapporto con la cultura
Infine si assiste ad una forte riduzione dei consumi culturali che dipende dalla contrazione della spesa per giornali (-48,3% in vent’anni) e libri (-24,6%). Ma contemporaneamente gli altri consumi di beni (+14,2%) e servizi culturali (+28,9%) non sono affatto diminuiti: nell’ultimo anno il 45,5% degli italiani è andato al cinema, il 24,7% ha assistito a eventi musicali, il 22% a spettacoli teatrali, il 10,8% a concerti di musica classica e all’opera. Musei e mostre sono stati visitati dal 33,6% degli italiani, siti archeologici e monumenti dal 30,9%. L’offerta culturale, insomma, conclude il Censis, è diventata sempre più un «dispositivo esperienziale».
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