Il Vinitaly parte forte: boom di presenze
e voglia di ripartire

La kermesse I produttori bergamaschi già soddisfatti per affluenza e contatti: «Nonostante il periodo critico la scommessa è vinta e c’è in tutti desiderio di rinascita».

Debutto decisamente sopra le aspettative per Vinitaly. La kermesse veronese, da sempre punto di riferimento per il mondo dell’enologia, sta suscitando grande interesse sia da parte del pubblico che degli operatori qualificati. Massima affluenza e pienone per l’edizione 2022, che punta alla vera ripartenza del comparto, nonostante le incognite legate al conflitto in Ucraina e al caro materie prime.

La truppa bergamasca, quest’anno in versione ridotta, che ha deciso di confermare la propria presenza, giudica positivamente i primi due giorni della manifestazione. «Il Vinitaly 2022 ha sicuramente rappresentato un atto di coraggio, dettato da una grande voglia di rinascita – commenta il presidente del Consorzio di Tutela Valcalepio, Emanuele Medolago Albani -. Oggi possiamo affermare che la scommessa è vinta. Le presenze registrate nei primi giorni dell’evento sono molto positive e abbiamo incontrato numerosi operatori qualificati. A conclusione della quattro giorni tracceremo un bilancio anche per quanto riguarda la presenza di buyer italiani e stranieri. Veniamo da due anni molto impegnativi e questa rappresenta un’occasione di ripartenza».

Il Consorzio di Tutela Valcalepio: le presenze registrate nei primi giorni dell’evento sono molto positive e abbiamo incontrato numerosi operatori qualificati

Nel PalaExpo, dove è stato allestito il padiglione Lombardia, sorge anche la piazza Valcalepio. Lo spazio espositivo è stato allestito con materiali innovativi e sostenibili, in collaborazione con l’azienda bergamasca Grifal. A fianco del consorzio sono presenti l’azienda vitivinicola Medolago Albani di Trescore, Il Calepino di Castelli Calepio e la società agricola Celinate di Scanzorosciate. Quest’ultima, al debutto con la nuova gestione all’interno dello spazio dedicato ai bergamaschi, sottolinea come «ancora una volta tocchiamo con mano come il vino riesca ad attirare tanti appassionati – commenta Alex Pezzoli -: tracceremo un bilancio a fine edizione, ma le prime impressioni sono molto positive».

Il Calepino di Castelli Calepio

Il Calepino di Castelli Calepio è invece un’azienda affezionata al Vinitaly. «Dopo 40 anni di presenza fedele abbiamo deciso di confermare la nostra partecipazione – fa presente Franco Plebani -. Abbiamo scommesso sulla manifestazione, nonostante le premesse non fossero buonissime, fra guerra e crisi economica, ma devo dire che i riscontri sono ottimi, stiamo incontrando i nostri clienti e anche qualche buyer».

Primi eventi made in Bergamo

Già nella giornata inaugurale di domenica il vino made in Bergamo è stato protagonista di due appuntamenti molto partecipati. L’azienda vitivinicola Tenuta degli Angeli ha infatti ritirato i due premi assegnati dal concorso «5StarWines» organizzato da Vinitaly per le etichette Brut ed Extra Brut Metodo Classico 2016, mentre il Consorzio del Moscato di Scanzo ha organizzato una masterclass molto partecipata, negli spazi di Ascovilo e di Regione Lombardia, alla presenza della presidente Francesca Pagnoncelli Folcieri, insieme al Cda del consorzio.

Soddisfazione per il buon andamento della kermesse è stata espressa anche dall’assessore regionale all’agricoltura Fabio Rolfi, che ha affermato come «l’obiettivo consiste nel promuovere il vino lombardo, consolidare i rapporti con i buyer e conquistarne di nuovi. Il riscontro è positivo con molta gente che ci permette di guardare al futuro con ottimismo per attrarre molto più turismo enogastronomico sul nostro territorio». I padiglioni della manifestazione hanno accolto anche l’azienda agricola Colletto di Adrara San Martino, oltre al Seminario Permanente Luigi Veronelli, che ha lanciato la nuova campagna associativa, dal titolo «C’è un sogno nuovo nel mondo del vino», che riprende il messaggio positivo e lungimirante dell’indimenticato giornalista.

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