Economia / Bergamo Città
Venerdì 21 Novembre 2025
In un anno 6mila persone in più in cassa
RENDICONTO INPS. L’anno scorso i lavoratori coinvolti saliti a 24.598. E la disoccupazione ne ha interessati 44.703. Dimezzati i tempi tra domanda e autorizzazione di Cigo. Nella maggior parte dei casi la Naspi erogata entro 15 giorni.
Si fa presto a dire cassa integrazione, ma quali sono i tempi d’attesa per l’erogazione del trattamento? È uno dei tanti temi affrontati nel corposo report «Rendiconto sociale provinciale 2024» dell’Inps di Bergamo. Se si guarda alla cassa ordinaria, i giorni che trascorrono dalla domanda all’autorizzazione si sono quasi dimezzati: la media orobica si attestava a 13 giorni nel 2023, mentre l’anno scorso si è ridotta a sette, ben al di sotto dei numeri regionali e nazionali, entrambi a doppia cifra (rispettivamente 19 e 21). Per la Cigo il problema non si pone, anche perché il pagamento è - nella stragrande maggioranza dei casi - anticipato dall’azienda, a meno di «serie e documentate difficoltà finanziarie dell’impresa, su espressa richiesta di questa», come recita l’articolo 7 del Jobs Act.
L’assegno di Cigs si fa attendere
La questione è più delicata sul fronte della cassa straordinaria (il rapporto non contiene dati a riguardo), perché viene richiesta in caso di riorganizzazione o crisi aziendale e, non di rado, subentra il pagamento diretto da parte dell’Inps. Con tempi che, stando a quanto riferiscono i sindacati, toccano fino a più mesi. Ma è con il Fis-Fondo d’integrazione salariale - misura per settori, come il commercio, non coperti dall’ordinaria o dai Fondi di solidarietà bilaterali - che si raggiungono tempistiche importanti. Una media 2024 di 59 giorni (sostanzialmente due mesi) tra domanda e autorizzazione, contro i ben 85 del 2023.
Beneficiari in aumento
I numeri di chi è coinvolto da cassa (ordinaria e straordinaria) e contratti di solidarietà non accennano a diminuire, anzi. Aumenta il ricorso alla cassa integrazione - dagli oltre 2,1 milioni di ore del 2023 ai quasi 3,2 milioni del 2024 - e i beneficiari di ammortizzatori sociali per sospensione di rapporto di lavoro sono passati dai 18.582 del 2023 ai 24.598 del 2024. Oltre 6mila persone in più in un anno.
Nel 2022 le domande accolte riguardavano 14.924 femmine e 11.696 maschi, per un totale di 26.620 persone. L’anno scorso la platea di lavoratrici interessate ha raggiunto le 16.642 unità, a fronte di 14.380 lavoratori, per un totale di oltre 31mila unità
L’indennità di disoccupazione (Naspi) viene invece erogata entro 15 giorni per il 94,2% delle domande accolte, percentuale superiore rispetto al dato regionale, pari a circa il 92,6%. Anche in questo caso la platea dei beneficiari si è ampliata nel confronto tra 2023 e 2024. Nella nostra provincia si contavano 40.937 lavoratori interessati dalla Naspi nel 2023 e in un anno sono aumentati di 1.920 unità, a quota 42.857. Considerando anche la disoccupazione agricola e la Dis-Coll (rivolta agli iscritti alla gestione separata Inps) la cifra sale a complessive 44.703 persone (circa 1.900 in più) beneficiarie di ammortizzatori sociali per cessazione di rapporto di lavoro. Nella classifica regionale, la nostra provincia si colloca dietro Milano, che primeggia con oltre 121mila beneficiari nel 2024, e Brescia, che ne conta più di 56mila.
Naspi declinata al femminile
Si usa spesso il genere maschile per identificare un disoccupato, ma in realtà, in Bergamasca come in Italia, la maggior parte di chi riceve l’indennità di disoccupazione è donna. Nel 2022 le domande accolte riguardavano 14.924 femmine e 11.696 maschi, per un totale di 26.620 persone. L’anno scorso la platea di lavoratrici interessate ha raggiunto le 16.642 unità, a fronte di 14.380 lavoratori, per un totale di oltre 31mila unità.
In questo contesto «l’Inps si conferma l’asse portante del welfare per la nostra provincia e per l’intero Paese - ricorda il presidente del Comitato provinciale Inps Bergamo, Danilo Mazzola - con migliaia di cittadini che si avvicinano alle diverse possibilità che l’Istituto mette a disposizione».
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