La cassa integrazione risale: a giugno sopra il milione di ore

I DATI INPS. A Bergamo numeri in aumento, mentre in Italia sono in calo. Il settore più toccato è la chimica. Amboni (Cgil): pesa il calo degli ordini.

Il rialzo (forse) non è del tutto inatteso, ma è comunque significativo. A giugno, nella nostra provincia, la cassa integrazione rialza la testa, superando il milione di ore richieste dalle aziende (1.346.250). E il dato è in controtendenza rispetto ai numeri nazionali: le ore autorizzate dall’Inps il mese scorso nel Belpaese, infatti, sono state 29,4 milioni, il 15% in meno rispetto a maggio (34,5 milioni) e il 41% in meno a confronto con giugno 2022 (49,7 milioni).

Nel nostro territtorio

A Bergamo le ore di Cig autorizzate a maggio (non necessariamente utilizzate dalle imprese) erano state 394.974, mentre a giugno dell’anno scorso ne erano state autorizzate 193.445. Il dato di giugno 2023, quindi, fa registrare un aumento di ore rispettivamente del 241% (se confrontato con maggio 2023) e del 596% (se confrontato con giugno 2022). Complessivamente, poi, nei primi sei mesi dell’anno la cassa integrazione raggiunge oltre 4,3 milioni di ore, contro i 4 milioni circa dello stesso periodo dell’anno scorso, segnando quindi una crescita che sfiora il 6%.

Focalizzando l’attenzione sul mese scorso, la richiesta maggiore di ammortizzatori sociali si concentra sulla cassa ordinaria, che si attesta a 980.410 ore e che riguarda principalmente chi lavora in produzione (735.524 ore per gli operai e 244.886 per gli impiegati). La straordinaria, invece, si ferma a 365.840 ore.

Meccanica non ancora coinvolta

Il dato di giugno «non può non preoccupare - spiega Orazio Amboni della Cgil di Bergamo - anche perché, da una ricognizione effettuata presso i delegati sindacali dei vari settori, per tutte le aziende coinvolte si tratta di un consistente calo degli ordini dopo un periodo eccezionalmente positivo». Unica eccezione, prosegue Amboni, «è la cassa straordinaria del settore stampa-editoria che prosegue la situazione di crisi con le medesime aziende coinvolte». Il settore più interessato dalla cassa è la chimica con 588.435 ore, che «fornisce materia prima alle altre aziende manifatturiere», mentre il comparto con più addetti - la metalmeccanica - «non risulta ancora coinvolta nelle difficoltà» (163.340 le ore richieste). Siamo comunque molto lontani dai livelli di Cig raggiunti durante la pandemìa: oltre 54 milioni le ore di cassa chieste nei primi sei mesi del 2020 e 31,3 milioni nel primo semestre 2021.

© RIPRODUZIONE RISERVATA