Le esportazioni bergamasche nel primo semestre mettono il turbo: superati i livelli del pre-crisi

Il valore delle esportazioni di Bergamo nel trimestre totalizza 4.609 milioni di euro (+50,9% su base annua, contro variazioni del 46,7% in Lombardia e del 49,1% in Italia).

Le importazioni sono state pari a 2.791 milioni (+54,3% tendenziale, contro +45,8% in Lombardia e +47,6% in Italia). Il saldo trimestrale della bilancia commerciale di Bergamo è positivo per 1.818 milioni, superiore al saldo del trimestre corrispondente dell’anno scorso (1.245 milioni).

Per quanto riguarda le prestazioni dei settori trainanti dell’export provinciale, la situazione è la seguente : macchinari (1.174 milioni, 56,3%), prodotti chimici (701 milioni, +48,3%), metalli di base (590 milioni, +38%), mezzi di trasporto (453 milioni, +82,3%), articoli in gomma (441 milioni, +46,5%), apparecchi elettrici (284 milioni, +49,8%), tessile e abbigliamento (261 milioni, +84,5%) e alimentari (248 milioni, +23,5%).

Nel trimestre in esame, per area geografica di destinazione, positivo il tasso di variazione tendenziale verso l’area UE 27 post Brexit (50,6%) e verso l’Eurozona (51,7%). Recuperano anche i mercati extra UE (51,3%) con variazioni positive per tutte le aree (Paesi europei extra UE, Africa settentrionale, Altri paesi africani, America settentrionale, America centro-meridionale, Medio Oriente, Asia centrale, Asia orientale, Oceania e altri territori).

Variazioni positive nel confronto con il corrispondente trimestre del 2020 anche le esportazioni verso i primi 10 paesi per interscambio commerciale con Bergamo: Germania (45,6%), Francia (55,8%), Stati Uniti (47,8%), Spagna (76,8%), Regno Unito (62,8%), Polonia (70,2%), Cina (108,7%), Svizzera (28,4%), Paesi Bassi (35,7%), Austria (57,8%).

In un confronto con i valori pre crisi del secondo trimestre 2019 il valore complessivo delle esportazioni è salito dell’8,4%, con variazioni negative soltanto per legno (-5%) e altre attività manifatturiere (-1,3%). Rispetto alle aree geografiche di destinazione le uniche variazioni negative del trimestre confrontato con il pre crisi si registrano su Medio Oriente e Asia centrale. Tutti i primi 10 paesi di destinazione delle esportazioni bergamasche hanno variazioni positive nel confronto con il secondo trimestre 2019. «Il commercio con l’estero bergamasco ha ripreso quota superando i livelli del periodo precedente la crisi, tanto che i valori delle esportazioni del primo semestre sono più alti del 4,6% rispetto al 2019. Anche se una parte di questa crescita potrebbe essere dovuta all’incremento di alcuni prezzi, specialmente per alcune categorie di merce, la parentesi dell’anno scorso può dirsi ormai chiusa» commenta il segretario generale M. Paola Esposito.

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