Maier Cromoplastica, annunciata la chiusura a Verdellino. Coinvolti 92 lavoratori

Lavoro Era nell’aria e la notizia è arrivata nella mattinata di giovedì 7 luglio: i sindacati hanno annunciato la decisione dell’azienda di chiudere l’attività della Maier Cromoplastica di Verdellino, specializzata in stampaggio e cromature di materie plastiche per l’automotive.

La direzione della Maier Cromoplastica di Verdellino ha comunicato questa mattina, in un incontro con i rappresentanti sindacali, l’intenzione di mettere in liquidazione l’azienda e cessare l’attività produttiva. «Non sono stati forniti ulteriori dettagli su tempi e modalità – si legge in una nota della Cgil di Bergamo – in quanto i rappresentanti dell’Azienda hanno demandato queste decisioni ai liquidatori che si insedieranno nei prossimi giorni. Questa situazione di ulteriore incertezza non fa che peggiorare il clima di preoccupazione tra i lavoratori. L’esito dell’incontro è stato riferito poco dopo all’assemblea dei lavoratori e delle lavoratrici, che hanno deciso di proseguire con lo sciopero ad oltranza e il presidio permanente fino a domenica. Da settimana prossima si procederà invece con scioperi articolati, mentre il presidio sarà mantenuto nelle ore notturne e nei giorni di chiusura dell’azienda.

«Riteniamo quella della proprietà una scelta inaccettabile - commenta la Fiom Cgil che se portata fino in fondo avrà ricadute sociali molto pesanti. Il nostro obiettivo resta il mantenimento dell’occupazione, anche con l’eventuale subentro di altre società interessate a rilevare l’attività produttiva oppure a reindustrializzare il sito. Questo è l’ennesimo esempio di una multinazionale che si disimpegna nel nostro territorio, non curandosi delle conseguenze. Alle istituzioni e alla politica tutta chiediamo un impegno concreto per una soluzione positiva di questa vertenza, che vada oltre le attestazioni di solidarietà già arrivate in questi giorni».

Cisl: serve un ripensamento

«Purtroppo la società non ha dato informazioni rimandando il tutto a quando i liquidatori si saranno insediati», commenta Mirco Locati, di Fim Cisl Bergamo. Presso i cancelli dell’azienda si è tenuta un’assemblea sindacale nella quale i lavoratori hanno espresso tutta l’amarezza della situazione e la rabbia per il mancato riconoscimento alla disponibilità, che i dipendenti hanno sempre dimostrato alla proprietà in tutti questi anni. «Si aspettavano un atteggiamento differente e una maggiore disponibilità al dialogo» ha detto e per questo l’assemblea ha deciso di proseguire fino a domenica con il presidio «h24» e poi da lunedì saranno messi in atto scioperi articolati e sarà mantenuto il presidio con l’intento di impedire alla proprietà di svuotare il sito produttivo.

«Fim Cisl ritiene la scelta aziendale un errore e chiede un ripensamento per salvaguardare la piena occupazione e il mantenimento del sito produttivo, pensando alle 92 famiglie che oltre ad un danno economico avranno anche un contraccolpo morale e familiare – continua Locati. Inoltre la chiusura di questa realtà produttiva avrà delle ricadute sul tessuto sociale del territorio. Alla politica chiediamo di aiutare i lavoratori in questa vertenza e di trovare soluzioni atte a non avere perdite occupazionali. Al tavolo provinciale di crisi – conclude l’operatore Fim Cisl - tutti si sono spesi in un accorato sostegno morale. Oggi chiediamo un impegno fattivo per dare delle risposte concrete alle famiglie coinvolte».

La Provincia: siamo a disposizione

La Provincia di Bergamo «ha appreso questa mattina dagli organi di stampa la decisione da parte della Maier Cromoplastica di Verdellino di chiudere l’attività, decisione annunciata a seguito dell’assemblea dei soci tenutasi ieri – si legge in una nota di Via Tasso –. Circa la drammatica situazione che vede i 92 dipendenti dell’azienda, specializzata in stampaggio e cromature di materie plastiche per l’automotive, protestare da circa due settimane con un presidio permanente fuori dai cancelli di Zingonia, l’ente di via Tasso ha tenuto una riunione lunedì scorso con i rappresentanti sindacali, il sindaco di Verdellino e alcuni parlamentari e consiglieri regionali con l’obiettivo di monitorare quanto stava accadendo e mobilitare tutte le istituzioni a sostegno dei dipendenti».

«Oggi la Provincia non può che ribadire solidarietà alle lavoratrici e ai lavoratori e confermare l’intenzione di seguire da vicino l’evolversi della vicenda, riconvocando a breve il tavolo di crisi» come già annunciato lunedì dal presidente Pasquale Gandolfi: «Ora che abbiamo potuto apprendere le intenzioni dell’azienda siamo a disposizione sia come ufficio Presidenza che come area Mercato del lavoro per garantire la realizzazione di tutte le iniziative possibili a sostegno dei dipendenti. Siamo in contatto costante con i rappresentanti sindacali e con la Regione Lombardia e ci adopereremo per dare il massimo aiuto ai lavoratori, alle lavoratrici e alle famiglie coinvolte».

© RIPRODUZIONE RISERVATA